
È l’antica Arretium, forse abitata in origine dagli Umbri. Dopo essere stata una delle piu cospicue lucumonie etrusche, divenne importante stazione romana sulla via Cassia tra Cortona e Firenze:
«A Perusia a Cortona et Arretio, quae ferme capita Etruriae populorum ea tempestate erant» (cfr. Livio IX, 37).
Menzionato da autori classici e in iscrizioni (ad esempio Strabone,Tibullo, Silio Italico, e poi nell’Itinerarium Antonini) con l’etnico Arretinus (come in Livio e in Plinio Nat. Hist.), il toponimo è stato discusso dal Devoto (1967) che vi individua una base *arra appartenente ad uno strato linguistico pre-etrusco, anteriore al sec. VIII, di significato assolutamente incerto ma non isolata, come non lo è il suffisso, avendo confronti con il prenome etrusco Arnth (da un più antico *aranth, *arunth) latinizzato in Arruns, e con la gens latina Arria, il gentilizio latino Arrenius, l’idronimo Arrone ed altri. Quanto ad Arezzo con mantenimento di A- rispetto alla tendenza di toponimi toscani di perdere A perché sentita come preposizione, Bianchi (1886) osserva che in tal caso ciò non è avvenuto perché non vi è stata confusione con ad (con conseguente ad *Retium) e si è mantenuta la lezione originaria Arrezzo.
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