Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare

Arezzo, una tra le dodici città originarie dell’antica Etruria […] Non molto lontana dalle colline deliziose che le fanno corona a Levante, e che per continuata catena si stendono ampiamente in giro fino alla foce di Ponente, sorge ella medesima placidamente all’incontro su di facile collinetta, donde a distanza di più miglia guarda il ridente prospetto di un’amena fertilissima pianura (in Giulio A. Angelucci “Memorie istoriche per servire di guida al forestiero in Arezzo” 1819)

Siamo ad Arezzo l’antica Arretium il cui etimo ha impegnato gli studiosi in ricerche che comunque non hanno documentate e certe origini. Fondata forse da popolazioni umbre poi divenuta Lucuminia importante, fu municipio romano quando, grazie alla Cassia Vetus, ebbe un ruolo chiave come stazione di mansiones e mutationes (stazione di posta) tra Cortona e l’area fiorentina, e lungo la Ariminensis in direzione di Rimini e Ravenna, porte dell’Adriatico verso l’importante scalo di Spina.

Arezzo Santa Maria della Pieve da Corso Italia
Arezzo Santa Maria della Pieve da Corso Italia

A cosa deve questo illustre e remoto passato?

Sicuramente alla sua posizione geografica così com’era e com’è allo sbocco di quattro vallate: Casentino, Valdarno Superiore, Valdichiana e alta Val Tiberina che da sempre le hanno conferito le caratteristiche di città commerciale. Divenuta libero Comune intorno al 1100 iniziò una politica espansionistica che l’avrebbe messa contro Firenze e, ritornata al precedente splendore sotto la signoria del vescovo Guido Tarlati nel XIV secolo.

Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata e il campanile
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata e il campanile
Arezzo Santa Maria della Pieve da Corso Italia
Arezzo Santa Maria della Pieve da Corso Italia

La bella pieve, oggi Santa Maria Assunta della Pieve, è una della più imponenti e antiche chiese aretine. Se percorriamo Corso Italia, superata via della Seteria, sulla destra si eleva quella che gli aretini chiamano comunemente la Pieve. Per ammirarla in tutta la sua struttura verticale bisogna tenere, dall’altro lato della strada, la testa ben all’insù ed è così che si potrà abbracciare il grande quadrilatero che contiene le varie colonnine e i capitelli e le basi delle lunette che ne abbelliscono e costituiscono l’originale facciata.

Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare delle lunette
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare delle lunette
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare delle lunette
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare delle lunette

Documentata come pieve già nel 1008, è definita un capolavoro del periodo tardo romanico essendosi protratti i lavori di rifacimento di un tempio edificato intorno all’anno Mille e sistemato fuori dal primitivo cerchio delle mura, fino al XIII secolo. L’impianto basilicale a tre navate fu impostato nel XII secolo e modificato nel secolo successivo, periodo a cui risalgono anche gli archetti ciechi e le loggette sovrapposte, una struttura che richiama modelli pisano lucchesi: la grandiosa facciata si eleva agile e armonica con le cinque grandi arcate su cui si susseguono tre ordini superiori di loggette su colonnine, tutte con grandi varietà nelle forme dei capitelli, dei fusti e delle basi e provenienti, probabilmente, da altre fabbriche.

Arezzo Santa Maria della Pieve, particolare dei mesi
Arezzo Santa Maria della Pieve, particolare dei mesi
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare della lunetta e dell'archivolto con i mesi
Arezzo Santa Maria della Pieve, la facciata particolare della lunetta e dell’archivolto con i mesi

Il portale maggiore (del 1216 come inciso sull’architrave insieme al nome dell’artista incisore: Marchionne, scultore e architetto aretino come lo definì il Vasari) presenta una lunetta scolpita a bassorilievo con una figura al centro e gli angeli ai lati mentre l’archivolto, restaurato, ha restituito i colori ai personaggi che raffigurano le allegorie dei mesi dovute ad un oscuro artista del ‘200.

Arezzo Santa Maria della Pieve, l'abside
Arezzo Santa Maria della Pieve, l’abside

 Accanto il maestoso campanile, ultimato nel 1330, animato e reso snello da una serie di doppie bifore. L’interno con caratteristiche gotiche ha il presbiterio sopraelevato sulla cripta. La grande abside, che si apre su Piazza grande o Piazza Vasari, presenta ancora caratteristiche lucchesi-pisane con arcate e due logge aperte.

Arezzo Santa Maria della Pieve, interno la cripta
Arezzo Santa Maria della Pieve, interno la cripta

All’interno si notano i rifacimenti legati al progetto vasariano e realizzati intorno al 1560 e ai vari interventi nell’Ottocento soprattutto nella cripta.

Arezzo Santa Maria della Pieve, interno dalla navata centrale
Arezzo Santa Maria della Pieve, interno dalla navata centrale
Arezzo Santa Maria della Pieve, interno dal presbiterio
Arezzo Santa Maria della Pieve, interno dal presbiterio