di Salvina Pizzuoli
Siamo a Barga, delizioso borgo medievale arroccato, cinto da mura su cui si aprono antiche porte.
Risiede a mezzacosta dell’Appennino che scende dalla Valle del Serchio fra i torrenti Corsonna, ed Anio nel 28° 9’ longitudine 44° 4’ 6’’ latitudine 20 miglia toscane a settentrione di Lucca, 34 da Pisa, 64 a maestro di Firenze. È di figura sferoidale con un interrotto recinto di mura e tre porte, circondata da due burroni che fiancheggiano due opposti risalti del monte Romeccio, sul cui fianco settentrionale essa giace. Le sue strade sono per lo più scoscese, lastricate; è priva di grandi piazze, se si eccettui il Prato detto già l’Arringo, davanti alla chiesa maggiore.
Così il buon Repetti nel suo “Dizionario” la collocava e ne descriveva le caratteristiche.
Oggi è festa in paese per la tradizionale sagra delle castagne. I negozi sono aperti, la merciaia fornitissima, a Barga c’è ancora, l’elegante negozio di abbigliamento, lungo la Via di Borgo e la via di Mezzo, viuzze strette ed erte su cui procediamo a fatica, fino allo slargo delle piazzette, dove si concentrano i banchetti e i caldarrostai, già al lavoro. Ma non ci fermiamo, al momento abbiamo un’altra meta, lassù, in cima al cucuzzolo, come una gemma incastonata nell’anello, ci aspetta il Duomo che pare chiamarci festoso con uno scampanio che dura a lungo. … continua a leggere Il Duomo di Barga: storia simboli e misteri
Questo post mi ha affascinata!
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grazie, mi era totalmente sconosciuto e lo trovo molto interessante
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