di Salvina Pizzuoli
La Pieve di San Giovanni meriterebbe da sola il viaggio da intraprendere alla scoperta dei borghi di quella che viene detta la Maremma livornese o pisana, la cui storia si respira trascorrendo nel paesaggio che li circonda.
Non possono le parole o le immagini da sole restituire il fascino dei luoghi e farci assaporare il potente respiro del passato. È qui che possiamo inebriarci, accanto a queste antiche pietre che ci raccontano la loro lunga vita. Sul sagrato e intorno lastre marmoree, con scolpiti i nomi di chi fu, ricordano ai vivi che le calpestano quanto sia sottile il passo che separa la vita dalla morte; intorno l’incanto del silenzio, siamo in un cimitero, la bellezza del paesaggio e delle architetture civili e religiose: … Continua La Pieve di San Giovanni fuori le mura di Campiglia Marittima
Salve, nell’articolo, riguardo il palindromo del Sator, viene indicata una datazione risalente al III sec.d.c. Vorrei sapere, cortesemente, da quale fonte è stata tratta tale notizia.
Grazie.
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Buongiorno Roberto, nell’accenno al Sator nel mio testo ho accolto la versione apotropaica e indicato la data più attendibile, desunta dai vari testi che ne riportavano i periodi di rinvenimento, della diffusione del palindromo nel mondo romanizzato, accennando solamente alla presenza di più letture e interpretazioni nonché datazioni attribuitegli. Tra i principali testi consultati: Giovanna Bianchi“Campiglia. Un castello e il suo territorio”; Roberto Giordano (il suo testo o di un suo omonimo?) “L’enigma perfetto. I luoghi del Sator in Italia. Grazie. Cordiali saluti Salvina Pizzuoli
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Ciao, sono Roberto Giordano autore del libro “Enigma Perfetto”, scusami per la domanda ma, mi chiedevo, cosa intendevi nella tua risposta con “il suo testo o di un suo omonimo”
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Intendevo quello che ora hai chiarito, di essere tu l’autore e non un omonimo. Grazie dei tuoi interventi a chiarimento e buon lavoro.
Cordiali saluti
Salvina Pizzuoli
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