Ex Fabbrica esplosivi Nobel

Archeologia industriale in provincia di Firenze

Nel comune di Signa verso il confine con il territorio di Carmignano e a alcune centinaia di metri da Comeana, in un folto bosco situato alla confluenza dell’Ombrone pistoiese con l’Arno si possono scorgere fra la vegetazione un centinaio di edifici di varia grandezza ormai in gran parte diroccati. Alcuni ruderi somigliano a edifici industriali, altri sembrano appartenere all’architettura militare, e sono visibili le garitte per le sentinelle lungo l’Ombrone: è ciò che resta dell’imponente struttura industriale della vecchia fabbrica di esplosivi della Società Alfred Nobel.

La struttura sorse nel 1913 e il luogo fu scelto per la sua particolare ubicazione:  … Continua    Ex Fabbrica esplosivi Nobel

Ex Manifattura Tabacchi di Firenze

Archeologia industriale in Toscana

L’area della ex Manifattura Tabacchi

Ancora oggi in via delle Cascine, all’imbocco di piazza Puccini, su un’area di circa 8 ettari, fra il Mugnone e il fosso Macinante, sorge il complesso in stile razionalista progettato e costruito da Giovanni Bartoli e Pier Luigi Nervi.

Nel 1810 la Manifattura Tabacchi, che fino a quel momento aveva avuto sede nell’ex convento di Santa Caterina di via delle Ruote, venne trasferita nei locali ampi dell’ex monastero di Sant’Orsola in via Guelfa.

Durante le fasi del trasloco una notevole quantità di tabacco, lasciato allo scoperto, fu bagnato dalla pioggia e poi fatto essiccare troppo a lungo compromettendone la qualità.   … continua  Ex Manifattura Tabacchi di Firenze

 

La Bigattiera di villa Roncioni a San Giuliano Terme

Archeologia industriale in Toscana

Nel 1822 Francesco Roncioni decise di far costruire nel grande parco della sua villa di Pugnano, nei pressi di San Giuliano Terme, un edificio per l’allevamento dei “bigatti” o bachi da seta, la bigattiera appunto, e una filanda per iniziare la produzione di tessuti di seta. Il modello cui il Roncioni si era ispirato era quello realizzato da Raffaello Lambruschini nella sua fattoria di San Cerbone.

Affidò il progetto all’architetto pisano Alessandro Gherardesca che realizzò fra il 1826 e il 1831 un edificio di gusto neogotico, il primo esempio in Italia di applicazione di modelli architettonici neogotici, che si andava diffondendo in quegli anni negli edifici residenziali, applicandolo ad una tipologia manifatturiera.    … Continua a leggere   La Bigattiera di villa Roncioni a San Giuliano Terme

Il Cappello di paglia di Firenze: un’antica manifattura toscana

Calendimaggio
impazza per le strade.
[…]
E in queste circostanze    

la paglia di Firenze     
è proprio quello
che ci vuol.

Museo della paglia e dell’intreccio Signa.

Il cappello di paglia di Firenze
è proprio adatto per tutte le evenienze.
Per parlarsi, per amarsi,
per baciarsi impunemente
sotto il naso della gente.

Così cantava Odoardo Spadaro. Ma il cappello di paglia era già stato protagonista in altre opere: il maestro Nino Rota aveva messo in musica e rappresentato un libretto, proprio e della madre scritto nel 1945; “Un cappello di paglia di Firenze” si intitolava una commedia di Eugene Labiche del 1851con il titolo originale di “Un chapeau de paille d’Italie” da cui sarebbe stato tratto un film, muto, nel 1928 e diretto da René Clair.

Una breve cronistoria che racconta quanto il cappello di paglia fosse di moda e conosciuto e usato e diffuso non solo in Toscana.  …  continua a leggere    Il Cappello di paglia di Firenze: un’antica manifattura toscana

Gli stabilimenti della Società Metallurgica Italiana di Campotizzoro

Archeologia industriale in Toscana

Lo stabilimento in piena attività (foto d'epoca)
Lo stabilimento in piena attività (foto d’epoca)

L’abbondanza di corsi d’acqua con notevole pendenza, di legname e la produzione di carbone della Montagna Pistoiese avevano favorito la lavorazione del ferro e dei suoi derivati già a partire dalla seconda metà del XIX secolo, ma già dalla metà del Cinquecento ferriere, tendini e filiere si insediarono numerosi nella valle del Limestre ed ebbero un notevole sviluppo quando Cosimo I de’ Medici ottenne il monopolio dello sfruttamento minerale dell’isola d’Elba, fornendo materiale a basso costo alla Magona pistoiese. … continua a leggere    Società Metallurgica Italiana di Campotizzoro

La Fonderia del Pignone a Città del Messico

foto inviate da Fabrizio Laurenti*

L’ingegnere cui si deve la realizzazione a Città del Messico e del Palazzo delle Poste, in queste foto documentato, e di molte altre costruzioni, è il Ferrarese Adamo Boeri. Nato nel 1863, compiuti gli studi, partì per l’America latina che offriva ampie possibilità di lavoro. Partecipò al concorso internazionale per la realizzazione del Teatro nazionale, ora palazzo delle Belle Arti, in cui risultò vincitore (1904). Oltre a questa, che è la sua opera principale, tra i numerosi lavori, il palazzo delle Poste, in stile veneziano (1902-1907)

Colpisce trovare impressa la dicitura “Fonderia del Pignone. Firenze Italia” a così tanti chilometri di distanza e addirittura un oceano tra i due mondi…

*Ringraziamo Fabrizio Laurenti per averci inviato le foto a documento

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Visita al Parco archeominerario di Campiglia Marittima: la miniera del Temperino

Si parte oggi alla scoperta del mondo sotterraneo nel territorio di Campiglia Marittima che, sin da epoche antichissime, intorno al VII secolo a.C., è stato scavato alla ricerca di quei tesori che sono i minerali che, in questo territorio, erano abbondanti per i ricchi giacimenti di rame, piombo e argento. La ricerca, l’estrazione e la lavorazione del minerali si è protratta nel tempo: dal periodo più tardo, quello etrusco-romano, a quello medioevale, poi mediceo e quindi fino ai giorni nostri. Dalle tecniche di scavo affidate solo alla forza muscolare del minatore, all’utilizzo degli esplosivi.

Un mondo quello sotterraneo che immaginiamo ovviamente buio e pertanto senza attrattive è al contrario un paesaggio che si riempie di luce e di colori sapendo guardare e, illuminandolo artificialmente, diventa un mondo tutto da scoprire.     continua a leggere       Visita al Parco archeominerario di Campiglia Marittima: la miniera del Temperino

La fonderia del Pignone nel periodo di Firenze capitale

Antiche industrie e archeologia industriale in Toscana

Nel 1842 Pasquale Benini, un imprenditore di Lastra a Signa che fino ad allora produceva cappelli di paglia, percepì l’inizio di una crisi del settore, abbandonò la precedente attività e si dedicò a un genere ben diverso: la metallurgia. Fondò così in società con Tommaso Michelagnoli, un commerciante fiorentino, una nuova fabbrica nel rione del Pignone, poco fuori da porta San Frediano.

Nasceva la Società Anonima Fonderia di ferro di seconda fusione del Pignone … Continua   La fonderia del Pignone nel periodo di Firenze capitale

La Buitoni di Sansepolcro

Archeologia industriale in Toscana
La storia della famosa industria alimentare toscana inizia nel 1827 ad opera di Giovanni Battista Buitoni (1769-1841), che avvia con la moglie Giulia Boninsegni un piccolo negozio di pasta in via Firenzuola a Sansepolcro, nell’allora Granducato di Toscana.   … continua a leggere   La Buitoni di Sansepolcro