di Giovanni Caselli

Dopo Figline ecco San Giovanni in Valdarno mentre oltrepassiamo il confine diocesano, oggi confine provinciale. Castel San Giovanni era il nome originario, oggi una attraente cittadina di oltre 16.000 abitanti, fu fondata nel 1296 su progetto di Arnolfo di Cambio, sul modello della colonia Greca con pianta a scacchiera, con il Cardo e il Decumano, come vie principali, con l’Agorà, o piazza del mercato dove era il centro del culto: la cattedrale, la “basilica” dell’amministrazione, o il palazzo comunale. Uno schema, insomma, valido tutt’ora, grazie ai greci. Questi centri urbani erano punti di riferimento di un retroterra agricolo e non potevano essere abitati da nobili, che  si insediavano nella città capitale dove edificavano case torri che richiamavano il castello di origine. San Giovanni fu capitale di un Vicariato dagli inzi del XV secolo. I vicari ebbero giurisdizione su Greve in Chianti, Pontassieve Incisa, Figline, Cascia di Reggello, Castelfranco, Terranuova, Montevarchi, Bucine e Laterina. … continua a leggere La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: dal Valdarno ad Arezzo

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