L’Alchermes, il liquore de’ Medici

Il suo è un nome che di fiorentino ha poco eppure la ricetta più famosa e diffusa di questo liquore, che ha conosciuto vari tentativi di imitazione, ha Firenze come città natale. 

L’origine di questo nome esotico è araba ed è legata al suo bel colore rosso ricavato dalla “Cocciniglia”, dall’ arabo al qirmiz, che indica e l’insetto e il colore. Le femmine della Cocciniglia secernono acido carminico per difendersi dai predatori ed è dalle femmine essiccate che si ricava una polvere colorante da cui si ottiene il colore rosso carminio che contraddistingue il liquore. Oggi, nella produzione industriale, la Cocciniglia è sostituita da coloranti alimentari.

… Continua    L’Alchermes, il liquore de’ Medici

E a Ferragosto tante leccornie toscane di buona festa!

Fa caldo, è vero, e pensare di mettersi ai fornelli, non è il massimo, ma una panzanella si può fare o una buona pappa al pomodoro con tanto e profumato basilico, da mangiare dopo, fredda, con un filo d’olio aggiuntivo, ci prende solo mezz’ora…
E la cucina toscana, si sa è semplice e generalmente veloce da realizzare.
E i petonciani, come trascurare questo felice ortaggio di stagione? Magari fritti.
E a proposito di frittura, possono mancare alcune sfiziosissime realizzazioni con la pasta di pane?
E i pici all’aglione o la carabaccia? Senza dimenticare la gustosa ciancifricola
Beh, non avete che l’imbarazzo della scelta e buon Ferragosto a tutti con la buona e veloce cucina toscana!

Di seguito i piatti e le ricette che riteniamo più adatti alla stagione oppure potete scegliere tra le tante ricette in piatti tipici:

pappa al pomodoro

pasta di pane fritta: Còccoli, sgabei, ficattole, zonzelle, donzelle, panzanelle, panzerotti

ciancinfricola

panzanella toscana

petonciani dell’Artusi

pici e aglione

carabaccia

caffè duro o in forchetta?

zuccotto, storia di un semifreddo

Cucinare con le erbe: frittata di vitalbe

Cucinare con le erbe era una tradizione delle nostre campagne, una cucina povera ma che sapeva utilizzare al meglio le erbe spontanee e soprattutto riconoscerle.

Già, riconoscerle, pare poco.

Oggi è proprio quello che ci manca, l’insegnamento diretto, quella pratica che nasceva da un uso comune e tramandato che a seconda delle stagioni sapeva indirizzare e dove e cosa cercare. Sapori semplici ma invitanti, come quello dell’asparagina o dei germogli di vitalba, per soffermarci su due delle erbe di più antica tradizione rurale toscana, arrivate fino a noi e ancora diffuse. Vitalba, l’etimo del nome suggerisce la struttura erbacea: il nome completo è Clematis Vitalba, dal greco klematís, diminutivo di klêma, tralcio di vite, e dal latino vitis alba vite bianca, per i suoi rami che si sviluppano come quelli della vite e per le sue infiorescenze biancastre. È una pianta rampicante il cui fusto legnoso è leggermente peloso. … continua a leggere La frittata di vitalbe

E a Ferragosto tante leccornie toscane di buona festa!

Fa caldo, è vero, e pensare di mettersi ai fornelli, non è il massimo, ma una panzanella si può fare o una buona pappa al pomodoro con tanto e profumato basilico, da mangiare dopo, fredda, con un filo d’olio aggiuntivo, ci prende solo mezz’ora…
E la cucina toscana, si sa è semplice e generalmente veloce da realizzare.
E i petonciani, come trascurare questo felice ortaggio di stagione? Magari fritti.
E a proposito di frittura, possono mancare alcune sfiziosissime realizzazioni con la pasta di pane?
E i pici all’aglione o la carabaccia? Senza dimenticare la gustosa ciancifricola
Beh, non avete che l’imbarazzo della scelta e buon Ferragosto a tutti con la buona e veloce cucina toscana!

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Di seguito i piatti e le ricette che riteniamo più adatti alla stagione oppure potete scegliere tra le tante ricette in piatti tipici:

pappa al pomodoro

pasta di pane fritta: Còccoli, sgabei, ficattole, zonzelle, donzelle, panzanelle, panzerotti

ciancinfricola

panzanella toscana

petonciani dell’Artusi

pici e aglione

carabaccia

caffè duro o in forchetta?

zuccotto, storia di un semifreddo

Dolci tipici di Carnevale

Ricetta e storia di tre dolci di origine toscana caratteristici del Carnevale

Berlingaccio in una stampa del XVIII secolo, dove si legge: “È questo il dì che gioia al cuor dispensa con urli, strida, balli e lauta mensa”

Un dolce Berlingozzo per il prossimo Berlingaccio

Carnevale: è tempo di Schiacciata alla fiorentina

I cenci dell’Artusi

Da: Dolci tipici toscani, la loro storia e le loro ricette

L’Alchermes, il liquore de’ Medici

Il suo è un nome che di fiorentino ha poco eppure la ricetta più famosa e diffusa di questo liquore, che ha conosciuto vari tentativi di imitazione, ha Firenze come città natale. L’origine di questo nome esotico è araba ed è legata al suo bel colore rosso ricavato dalla “Cocciniglia”, dall’ arabo al qirmiz, che indica e l’insetto e il colore. Le femmine della Cocciniglia secernono acido carminico per difendersi dai predatori ed è dalle femmine essiccate che si ricava una polvere colorante da cui si ottiene il colore rosso carminio che contraddistingue il liquore. Oggi, nella produzione industriale, la Cocciniglia è sostituita da coloranti alimentari.

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