
di Salvina Pizzuoli
L’antica chiesa plebana di Pupiglio, da lunga mano distrutta, era dedicata a S. Giovanni Battista, ed è tradizione che alla medesima appartenesse il pulpito della pieve attuale[…] scolpito in macigno con bassorilievi rappresentanti la vita di G. Cristo […] un altro esiste sopra la porta d’ingresso della facciata la cui costruzione sembra rimanotare al secolo XVI.
Così si legge nel Dizionario di Emanuele Repetti, storico ottocentesco che, con incredibile precisione vi annovera paesi e città del territorio toscano, dai più grandi ai piccoli e piccolissimi, punto di riferimento per molti amanti della storia del territorio.
Tornando a Pupiglio o Popiglio, così come viene registrato in ordine alfabetico nel Dizionario, con tra parentesi il probabile etimo dal latino Popilium,



La pieve s’impone con la sua struttura tardo romanica e con la torre campanaria separata dal corpo dell’edificio, all’ingresso del centro abitato. Datata 1271 ha subito nel tempo molti rimaneggiamenti soprattutto all’interno. La facciata presenta un portale sormontato da un protiro su colonne pensili con all’interno della lunetta e sull’architrave bassorilievi deformati dal tempo. Sopra il portale una trifora con a destra e sinistra due bifore. A sinistra la torre campanaria: nella sua parte iniziale è databile al tempo della fondazione mentre dal marcapiano in poi è il risultato di un intervento successivo (1650 circa).



Interessante il bassorilievo, ancora ben conservato della porta laterale sinistra. Raffigura un guerriero armato di scudo, con fregi anche sull’architrave a motivi vegetali.
È al pievano Girolamo Mgni, da attribuire la trasformazione e l’arricchimento dell’interno con altari e tavole e statue, come ricorda lo stesso Repetti
una buona tavola […] opera di Sebastiano Veronese […] accertato anche dalle sue sigle in un canto del quadro. L’epoca poi è indicata nell’iscrizione […] al tempo di Girolamo Magni pievano l’anno 1577.
Magni infatti arricchì l’interno con pitture soprattutto di Sebastiano Vini, veronese, nato a Verona nel 1528circa, che si siglava B.V., ma anche “Bastiano Vini” o “Bastiano Veronese”) che realizzò l’ Annunciazione, l’Ultima Cena, l’Assunzione della Vergine.
Addossato alla parete a sinistra il pulpito con bassorilievi di epoca romanica



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