Piatti tipici toscani, la loro storia e le loro ricette

Stiamo parlando di un pesce, poco conosciuto con tutti e tre i nomi che lo indicano, l’ultimo decisamente caratteristico. 

Il Melù o Potassolo o Ficamaschia

Siamo a Porto Ercole, conosciuta e amata località turistica nel promontorio del Monte Argentario.

Il Melù/Potassolo appartiene alla famiglia dei merluzzi ed è uno dei pesci presenti nella baia e da sempre usato dai pescatori del luogo per il consumo personale. Un pesce che invece oggi vanta una saga a lui dedicata con il nome con cui i locali lo designano, ficamaschia, dal 18 al 27 di agosto proprio a Porto Ercole. Non pensiamo con questo che sia un esemplare tipico solo di questa zona perché il Melù/Potassolo è uno dei pesci più comuni lungo le coste italiane. Assomiglia al nasello, ma ha la bocca più piccola, l’occhio più grande e la presenza di pinne sul corpo sottile e allungato. È conosciuto anche con altri nomi, ad esempio in Sardegna è detto Stocco, come in Toscana ma anche Potassole o Ficamaschia, in Friuli Ocialone, in Spagna Bacaladilla il che indica, oltre alle sue caratteristiche fisiche e al tipo di carne, di essere diffuso e conosciuto in tutto il Mediterraneo. 

Il nome locale Ficamaschia ha sicuramente un’origine lontana perché i giovani ne hanno perso la memoria. Sul Touring, nel libro dedicato alla cucina regionale, si legge nella pagina intitolata al Baccalà e allo Stoccafisso:

Nel vernacolo il termine “ficamaschia” indicava il maschio effeminato, che nella considerazione dei tempi stava a quello virile come il melù secco al vero stoccafisso. Nei giorni di burrasca, quando non si usciva in mare, questo pesce si preparava “a stocchetto” in umido con patate, aglio e rosmarino”

Altrove abbiamo trovato una versione diversa in quanto le fichemaschie sarebbero invece come le donne mascoline, pertanto poco desiderabili, rispetto a quelle non maschie, come appunto le fichemaschie rispetto ad altri pesci più appetibili.

E allora?

Abbiamo provato a intervistare i proprietari delle pescherie locali che, tutti squisitamente gentili e disponibili, hanno indicato e l’una e l’altra versione, la seconda della quale si legge anche nel sito webalice che riportiamo:

“Col termine di ficamaschia si indica nel dialetto comune una donna mascolina, quindi poco attraente. Il termine applicato al pesce sta ad indicare appunto un pesce di scarsa attrattiva, e di conseguenza di poco valore. Ma è arrivato il momento del riscatto sull’onda di saporite ricette tradizionali. Una delle preparazioni di questo pesce è la tradizionale essiccazione ad opera dei pescatori. Secondo la tradizione, quando i pescatori non rientravano per due giorni con le barche, lavoravano le fichemaschie a bordo, spaccandole per essiccarle al sole e salandole con acqua di mare. Questa sorta di baccalà istantaneo serviva poi per diverse preparazioni culinarie”.

Potassoli

A voi la scelta della versione più gradita e, se doveste saperne di più, fatecelo sapere!

E vediamole allora queste diverse preparazioni culinarie. Ci siamo serviti di ricette argentarine:

Polpettine di Fichemaschie

1kg di Fichemaschie, 20 gr di parmigiano, 1 uovo, 2 patate, pangrattato, aglio, prezzemolo. pasta d’acciughe, peperoncino, pepe qb, pomodori pelati, olio, sale

Spinare le fiche maschie, ripassarle in padella con olio, 1 spicchio d’aglio in camicia e peperoncino, cuocere per circa 10 min. Nel frattempo lessare le patate. Appena cotte schiacciarle con una forchetta, aggiungere il pesce, l’uovo, il parmigiano grattugiato, 1 spicchio d’aglio tritati finemente, poca pasta d’acciughe, prezzemolo tritato, un poco di pangrattato, sale e pepe. Lavorare bene l’impasto e formare delle polpettine da cuocere in un sugo di pomodoro preparato con olio, aglio, peperoncino appena soffritti, pomodori sale e prezzemolo. Cuocervi le polpettine per circa dieci minuti

Per cucinare le Fichemaschie a Stochetto, ecco la ricetta per lo Stocchetto
Stocchetto

Mettere lo stocchetto in acqua per due ore, togliere pelle, spina, sfilacciare la polpa. Affettare la cipolla a cubetti e soffriggere con olio extra vergine e peperoncino. Abbassare la fiamma mettere lo stocchetto sfilacciato con ½ bicchiere di vino bianco. Dopo 15 minuti di cottura aggiungere pomodoro e cuocere per 20 minuti. Mettere patate tagliate a cubetti 3cm x 3cm, quantità pari al sugo in pentola A patate cotte, spengere il fuoco, mettere pinoli, olive nere snocciolate e tagliate.
E per finire un sugo di Potassolo:

400 g di potassolo, 2 spicchi di aglio, sale fino, 1 dl di olio extravergine di oliva, 400 g di polpa di pomodoro a cubetti, un  mazzetto di prezzemolo, 1 peperoncino, 1 dl di vino bianco

Tritare l’aglio e parte del prezzemolo, farli rosolare in una padella con l’olio e il peperoncino. Unire i potassoli sfilettati, far insaporire e bagnare con vino bianco. Quando l’alcol è evaporato, aggiungere la polpa di pomodoro a cubetti e far cuocere per circa venti minuti, aggiustando di sapore con il sale.

Sugo di Potassolo

Insomma non manca la scelta, non resta che acquistare un po’ di Fichemaschie o gustarle direttamente a Porto Ercole!

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