Piatti e ricette tipici: baccalà in zimino

Un piatto di magro della tradizione toscana

Baccalà in zimino

Ovviamente pesce, quello della tradizione: un buon baccalà, ma questa volta in zimino, alla fiorentina.

La voce zimino risulta documentata dal XVI secolo e da più parti il nome viene attribuito al cumino, la spezia, ma è anche vero che il cumino non trova spazio nelle preparazioni in zimino mentre l’ingrediente base è il pesce e le bietole e gli spinaci insaporiti insieme.

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Lo zafferano, spezia di Toscana

Un po’ di storia e qualche ricetta

il croco da cui si ricava lo zafferano

Et Crocon in parvos versum cum Smilace flores

(Ovidio Le metamorfosi libro IV, 283)

Il nome botanico è Crocus Sativus i cui stimmi essiccati costituiscono la spezia più costosa e più conosciuta di tutto il mondo antico: lo zafferano, dall’arabo zafarān.

La pianta, originaria dell’Asia occidentale, era molto rinomata e diffusa nell’Europa sud occidentale sin da tempi remoti e in Italia era particolarmente pregiata quella aquilana e toscana.

Ne parla Ovidio nelle Metamorfosi, riferendosi al mito di Croco e della ninfa Smilace il cui amore impossibile impietosì gli dei che li trasformarono in fiori;  … continua    Lo zafferano, spezia di Toscana

Fagioli all’uccelletto

Piatti tipici toscani, la loro storia e le loro ricette

Fagioli all’uccelletto

I fagioli sono un legume utilizzato in molti piatti della cucina Toscana. Non a caso anche una vecchia cantilena tramanda “Fiorentin mangia fagioli…”

E non solo si cucinano in vari modi, ma si coltivano anche di diverse qualità, come elenca Paolo Petroni nel suo libro sulla vera cucina Toscana:

“I fagioli in Toscana, con molte varietà note solo localmente, hanno sempre avuto un gran mercato anche se la parte del leone l’hanno sempre fatta i classici cannellini, tra i bianchi, e i fagioli “scritti” o borlotti, tra i rossi”.

E non manca di elencare le altre specie conosciute localmente con nomi propri della zona. … continua a leggere Fagioli all’uccelletto

La Scarpaccia, dolce o salata?

Gli zucchini col fiore ingrediente base della Scarpaccia e dolce e salata

Ecco un altro piatto tipico della cucina Toscana e più precisamente della Lucchesia: è la Scarpaccia.

Il suo nome è poco invitante, quell’accia finale di sicuro non la rende appetibile, ma basta assaggiarla per dimenticare il dispregiativo. Il suo etimo è poco indagato, ma nella zona d’origine, come ci raccontava Domenico Acconci nella pagina del Tirreno online, se ne danno due versioni: la prima sostiene che il nome sia legato al fatto di essere un piatto povero, quindi cosa di poco conto, come una scarpa vecchia; l’altra versione sostiene che il nome derivi dal fatto di essere schiacciata, sottile e crostata come la suola di una scarpa vecchia. In effetti la Scarpaccia si presenta anche spessa e consistente.

E allora? … continua a leggere La Scarpaccia, dolce o salata?

Trippa alla montalcinese con lo zafferano

Piatti e ricette tipiche toscane

Trippa montalcinese

TRIPPA ALLA MONTALCINESE CON LO ZAFFERANO 4 PERSONE* trippa (croce e cuffia: kg 1 1 cipolla bianca 1 bicchiere di vino bianco 1 tazza di brodo 1 bustina di zafferano 1 bicchierino di vinsanto secco 4 cucchiai di parmigiano grattato burro: g 50 olio d’oliva sale e pepe … continua a leggere Trippa alla montalcinese con lo zafferanoa

Tre dolci tipici di Carnevale

Berlingaccio in una stampa del XVIII secolo, dove si legge: “È questo il dì che gioia al cuor dispensa con urli, strida, balli e lauta mensa”

Dolcezze toscane

Un dolce Berlingozzo per il prossimo Berlingaccio

Carnevale: è tempo di Schiacciata alla fiorentina

I cenci dell’Artusi

Da: Dolci tipici toscani, la loro storia e le loro ricette

L’Alchermes, il liquore de’ Medici

Il suo è un nome che di fiorentino ha poco eppure la ricetta più famosa e diffusa di questo liquore, che ha conosciuto vari tentativi di imitazione, ha Firenze come città natale. 

L’origine di questo nome esotico è araba ed è legata al suo bel colore rosso ricavato dalla “Cocciniglia”, dall’ arabo al qirmiz, che indica e l’insetto e il colore. Le femmine della Cocciniglia secernono acido carminico per difendersi dai predatori ed è dalle femmine essiccate che si ricava una polvere colorante da cui si ottiene il colore rosso carminio che contraddistingue il liquore. Oggi, nella produzione industriale, la Cocciniglia è sostituita da coloranti alimentari.

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La cecìna o torta o farinata di ceci

… e la leggenda della battaglia della Meloria

Un piatto antico, se diamo fede alla leggenda, diffuso anche oggi in Toscana con nomi diversi nell’arco di pochi chilometri e la cui origine è contesa tra la Liguria e la Toscana.

Si tramanda che durante la battaglia della Meloria, nel lontano 1284, i Pisani della potente Repubblica marinara di Pisa furono sconfitti dai Genovesi dell’altrettanto potente Repubblica: le galee genovesi erano cariche dei vogatori pisani prigionieri quando furono sorprese da una improvvisa tempesta che ne allagò le stive in cui erano stati imbarcati diversi sacchi di farina di ceci e alcuni barili d’olio; fu così che la farina si mescolò e con l’olio e con l’acqua di mare. …  Continua a leggere   La cecìna o torta o farinata di ceci

 

La Biadina lucchese del “Tista”

La Toscana si sa va famosa per la cucina e per alcuni liquori tipici tra i quali il Vin Santo che ne è diventato il simbolo; ma anche altri, sebbene non sempre superino i confini locali, occupano un posto ben preciso nella storia del territorio da cui provengono.

Uno di questi è la Biadina, nata a Lucca nella bottega di Giovanbattista Nardini, detto il Tista

Ma procediamo con ordine.    …  continua a leggere  La Biadina lucchese del “Tista”