Bosco Mugellano – Montesenario: 30 km – 9 ore circa di cammino
Vai all’articolo: quarta tappa Bosco Mugellano – Montesenario
Le altre tappe del percorso:
Bosco Mugellano – Montesenario: 30 km – 9 ore circa di cammino
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Le altre tappe del percorso:
di Salvina Pizzuoli
Sin dal medioevo il colle di Montughi era popolato da ville e palazzi di agiate famiglie fiorentine che lo avevano eletto a luogo di villeggiatura. È alla famiglia degli Ughi che probabilmente si deve il nome del colle che questa omonima e silenziosa strada in salita percorre in parte: ha inizio dopo il Museo Stibbert e nel suo toponimo conserva memoria del “monte degli Ughi o Mons Ugonis” dove l’antica e illustre famiglia ebbe molte residenze.
Ma il nome di Mons Ugonis, scriveva lo storico Guido Carocci nel suo “I dintorni di Firenze” (1875), è più remoto e trasse forse origine dai beni de’ Marchesi di Toscana o di qualche altra famiglia d’origine longobarda.
… continua a leggere Su per il colle di Montughi a Firenze
Girellando per le strade di Firenze:
Palazzo Bartolini Salimbeni a Firenze
I colori della città: le pietre di Firenze
Il quartiere di Santa Croce-1949
Amerigo Vespucci tra i “visacci”
Finestre, portoni, palazzi, simboli e architetture fiorentine
Chiassi chiassuoli e vicoli di Firenze (prima parte)
Chiassi chiassuoli e vicoli di Firenze (seconda parte)
Chiassi chiassuoli e vicoli a Firenze (parte terza)
Boboli com’era (Seconda Parte)
Firenze: porte e postierle (prima parte)
Firenze: porte e postierle (seconda parte)
Odonomastica delle strade di Firenze
La famiglia Lavison e il palazzo in Piazza della Signoria
Girellando per le vie del centro di Firenze: da via dell’Agnolo a via de’ Pepi
Girellando per le vie del centro di Firenze: da via dell’Isola delle Stinche a piazza San Firenze
Girellando per le vie del centro di Firenze: da via della Condotta a Orsanmichele
Girellando per le vie del centro di Firenze: da via di Calimala a piazza de’ Salterelli
Santa Maria Novella a Firenze: storia di un’antichissima spezieria
di Edoardo Lavison
Grato per l’ospitalità concessami dalla vostra rivista desidero far luce sul percorso che portò la famiglia Lavison a giungere a Firenze a metà ottocento ed a intraprendere la costruzione del palazzo che viene chiamato delle Assicurazioni o del Leone. Fu la necessità di sfuggire ai moti rivoluzionari del 1789 a costringere Jean Joseph Antoine proprietario terriero di Saint Chamas, feudo dell’arcivescovo di Arles, a noleggiare un veliero ed imbarcarsi nel 1793, con suo figlio Joseph nato nel 1767, la moglie di questi Marie Catherine Paul ed i loro due figli Joseph Antoine Jacque Etienne di anni 3 ed il più piccolo Paul Martin Prosper di soli 2 anni.
Il veliero fece rotta prima sulla Liguria e poi sulla Toscana dove la famiglia sbarcò. … continua a leggere La famiglia Lavison e il palazzo in Piazza della Signoria
Storie bizzarre di strade
di Salvina Pizzuoli
Le strade di una città, come i fili di una fitta ragnatela, tessono un reticolo che si snoda e s’apre o si strozza e chiude o s’immette in altri reticoli. Più antica è la città più le sue strade ne scandiscono la storia impressa anche nella odonomastica e in tutta quella serie di architetture che la caratterizzano e rendono unica. Più antica è la via e più i suoi nomi si sovrappongono o, se restano originari, hanno perso di senso e, sconosciuti ai più, la loro denominazione diventa solo un modo per chiamare o meglio indirizzare il visitatore e il cittadino.
Questo che proponiamo è quindi il primo dei viaggi curiosi per le vie del centro di Firenze, alla scoperta di storie e bizzarrie contenute non solo nella odonomastica ma in quanto le contraddistingue e rivela. … Continua
Sulle pendici della collina di Montughi un’elegante villa con parco: siamo su via VittorioEmanuele II poco prima di via Trieste e dopo via Stibbert, nome dell’omonimo museo con un parco che confina con quello della cosiddetta villa Fabbricotti la cui sistemazione “romantica”, in entrambi, si deve all’architetto Poggi.
La storia di villa Fabbricotti la racconta nel suo libro “I dintorni di Firenze” (1875) Guido Carocci …Continua
la galleria di foto sarà aggiornata periodicamente
Chiasso, se cercato nel dizionario degli Accademici della Crusca, indica un viuzza stretta, dal latino viculus, angiportus; chiassuolo e chiassolino ne sono i diminutivi. Seguono gli esempi e le diverse accezioni relative agli usi del termine tra cui bordello o nell’espressione “andar per chiasso”, recarsi nelle case delle meretrici cui si aggiungono altri utilizzi quali burla e rumore. …Continua