La Gariga costiera a Principina a Mare

Percorriamo la SP 101 che lasciamo al bivio per l’Osteriaccia e proseguiamo per una strada sterrata ma dal piano carrozzabile. Siamo dentro un bosco di lecci e querce e il luogo sa di solitario e isolato, ancora oggi, con la strada che sale per poi terminare davanti alla parete laterale, altissima, della chiesa romanico-gotica di San Leonardo, il più antico eremo dei cinque eremi medievali del senese. Siamo a circa dieci chilometri da Siena sopra il piano dell’antico lago Verano, sul fianco orientale della collina di Montecagnano, in mezzo a rilievi selvosi tanto che era indicato con il nome di eremo di Selva del lago ed era parte della pieve di Santa Colomba, un piccolo centro nella piana. Il lago Verano fu prosciugato nel XVIII secolo perché malsano ad opera del granduca Pietro Leopoldo è oggi completamente coltivato. … continua a leggere L’eremo di San Leonardo al Lago
Articoli dedicati:
La genesi del paesaggio classico (prima parte)
La genesi del paesaggio classico (seconda parte)
La genesi del paesaggio classico (terza parte)
La genesi del paesaggio classico (quarta parte)
La genesi del paesaggio classico (quinta parte)
Il paesaggio toscano: le case coloniche
Il paesaggio agrario nella Toscana del Medioevo
La casa colonica di collina: il Chianti e il Valdarno Superiore
Galleria foto: case coloniche delle colline Toscane
Alcune tipologie di capanne della Toscana rurale: capanna cilindro-conica
Alcune tipologie di capanne della Toscana rurale: capanna quadrangolare e capanna maremmana
Percorsa e descritta dal prof. Giovanni Caselli
Faesulae è un insediamento etrusco molto antico, ma se nella città i reperti non vanno più indietro nel tempo del VI secolo a.C., nei dintorni vi sono insediamenti più piccoli che mostrano una continuità dal Neolitico al Bronzo al Protovillanoviano, al Villanoviano e all’Etrusco, come nel sito di Poggio di Firenze, ora distrutto dai Vandali.
Forse lungo l’Arno, per via d’acqua, i primi coloni etruschi si spinsero fino alla paludosa valle pistoiese-fiorentina e penetrarono fino nella Val di Sieve a trovare il passo verso Rimini e Ravenna. Una ‘scia’ di toponimi etruschi avallati da reperti, segue questa direttrice senza dare adito a dubbi. … Continua La via Cassia Antica: quinto itinerario da Fiesole a Firenze
Il vasto complesso architettonico ci accoglie nel mezzo di un fitto bosco di lecci. Si tratta di uno degli eremi più antichi in terra di Siena. Siamo infatti ad una decina di chilometri dalla Porta Fontebranda, e trovasi sul fianco orientale del Monte-Maggio sopra un terreno calcareo-cavernoso, scriveva lo storico Repetti per descriverne la posizione. E noi aggiungiamo: a non molta distanza dall’altro, quello di San Leonardo al Lago, detto a sua volta della Selva del Lago ed anche di Fultignano. … continua a leggere Eremo di San Salvatore a Lecceto
di Salvina Pizzuoli
Siamo tutti puntuali al Centro Polifunzionale dell’Unione Comuni Valdarno e Valdisieve, punto di ritrovo della nostra escursione.
Siamo numerosi, un bel gruppone variegato dove non mancano giovani e giovanissimi.
In testa alla cordata la nostra guida, Caterina Gori, e iniziamo la salita sotto un cielo ancora un po’ imbronciato, ma le previsioni ci fanno sperare in una bella giornata di sole. Il percorso è di circa dieci chilometri con un dislivello di quattrocento metri: detto così potrebbe intimorire, ma in realtà il cammino è comodo su ampi sentieri e la salita agevole. Un percorso naturalistico che conserva traccia della sua storia e delle sue trasformazioni.
Come ci ha anticipato la nostra guida ci muoveremo infatti su tre tipi di viabilità strettamente legate alla storia del territorio:
… Continua a leggere Pasquetta in vetta: cronaca di un’escursione a piedi nei boschi di Rincine (Londa)
Siamo sulle prime pendici del Monte Pisano, a pochi chilometri da Lucca, in val di Serchio e precisamente in località Santa Maria del Giudice. Oggi, sebbene molto “levigata” dal tempo, la pieve di San Giovanni Battista conserva la sua struttura armoniosa ed elegante e, nonostante il logorio del tempo, si fa ancora ammirare per la bella facciata a due ordini di loggette cieche, tre in alto e due per lato al portale la cui architrave, pregevolmente decorata a fiorami, è di probabile riutilizzo da edifici romani preesistenti; gli archivolti poggiano su esili colonne e sono ingentiliti da una cornice dicroma ottenuta con l’alternanza di marmi bianchi e verdi, il verde di Prato detto anche “serpentino”. … continua a leggere La pieve di San Giovanni Battista a Santa Maria del Giudice
Una premessa geomorfologica del territorio
La Montagnola è la zona collinare ad ovest della città di Siena i cui rilievi si attestano tra i 500 e i 600 metri s.l.m. con Monte Maggio che tocca i 671 metri. Abitata sin dalle età preistoriche ha sempre rappresentato un patrimonio fondamentale per le sue risorse idriche, per i bacini estrattivi, i famosi marmi della Montagnola, i boschi mentre le aree umide bonificate hanno determinato il recupero dei terreni da destinare a coltura. Il riferimento più significativo è all’antico lago Verano, oggi scomparso, la cui opera di prosciugamento, attuata nella prima metà del Settecento, prima dal proprietario Sergardi Bindi poi con l’intervento di Pietro Leopoldo, rappresenta ancora oggi un’opera eccezionale di ingegneria idraulica. … continua a leggere In giro per la Montagnola senese
Articoli presenti nella rivista:
Lungo antiche vie di Posta: da Firenze a Bologna
L’antica via “Faventina” e la “Flaminia minor”
Articoli pubblicati sulla valle del Merse
I mulini della val di Merse: mulino del Pero e del Palazzo
I mulini della val di Merse: da mulino delle Pile a “Mulino Bianco”
Nella val di Merse: una spada nella roccia e l’eremo di Montesiepi
Montieri e le attività estrattive della valle del Merse
Nella val di Merse: San Lorenzo a Merse
Nella val di Merse: Ponte a Macereto e Tocchi
Nella val di Merse: la pieve a Ponte allo Spino
Nella val di Merse: il chiostro di Santa Mustiola a Torri
Nella Val di Merse: la rocca di Crevole e la pieve di Santa Cecilia
Murlo di Vescovato:un castello tra la val di Merse e dell’Ombrone senese
Le due direttrici storiche della Val di Merse: la strada Consolare Grossetana e la via Massetana
La rocca di Crevole e la pieve di Santa Cecilia
La leggenda della Rocca di Crevole
Castel di Pietra e la leggenda della Pia
A Murlo c’è un Museo… da visitare
Gli articoli sopra indicati sono stati raccolti e pubblicati da Edida in volume, come per la valle dell’Arno, nella collana Macchie di Toscana:
Su Amazon: La val di Merse
della stessa collana: