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Le “teofanie” del Casentino: Santuario di Santa Maria delle Grazie
di Giovanni Caselli
Legate al paganesimo sono le “teofanie” o apparizioni della Madonna che hanno luogo fra il XIV e il XV secolo, quando ancora si compivano riti pagani in certi luoghi. Le apparizioni accadevano laddove si manifestavano forze soprannaturali e la Madonna vi appariva per sconfiggere il maligno causando la costruzione di un santuario.
Santa Maria delle Grazie

Mi rifaccio alle descrizioni e memorie raccolte da Don Francesco Pasetto per succintamente illustrare il santuario di Santa Maria delle Grazie.
Il giorno 20 di maggio del 1428, secondo tre diversi manoscritti dei primi del ‘400 vi fu nell’alto Casentino un terribile nubifragio. Una contadina, Monna Giovanna, vecchia e devota, si trovava in quel luogo a sarchiare i filari di frumento quando si manifestò un violento nubifragio, tutti contadini correvano a ripararsi in grotte e capanne terrorizzati. … continua a leggere Le “teofanie” del Casentino: Santuario di Santa Maria delle Grazie
Impressioni di viaggio su via degli Dei: terza tappa Madonna dei Fornelli – Bosco Mugellano
di Davide Gigli
Madonna dei Fornelli – Bosco Mugellano 25.5 km – 8 ore circa di cammino
Vai all’articolo: terza tappa Madonna dei Fornelli – Bosco Mugellano
Le altre tappe del percorso:
Impressioni di viaggio su via degli Dei: seconda tappa Brento – Madonna dei Fornelli
di Davide Gigli
Brento – Madonna dei Fornelli 21,7 km 7 ore e 5 min di cammino (circa)
Vai all’articolo: – seconda tappa Brento – Madonna dei Fornelli
Le altre tappe:
– terza tappa Madonna dei Fornelli – Bosco Mugellano
–quarta tappa Bosco Mugellano – Montesenario
Sassofortino e i ruderi del castello di Sassoforte
di Salvina Pizzuoli
Siamo nella Maremma grossetana e più precisamente nell’Alta Maremma, nella parte sud delle Colline Metallifere, in quella porzione del territorio toscano che conserva su ogni cucuzzolo borghi murati, rocche, antichi castelli come Montepescali, Roccatederighi, Sassoforte, Sassofortino, Montemassi e intorno un paesaggio che degrada verso il mare tra macchia arbustiva, olivi, vigne, coltivazioni, pascoli. Detto così parrebbe un semplice elenco, ma non è solo questo quanto visto dagli occhi del viaggiatore che li scorre su terre amene con i loro caratteristici colori, il giallo caldo e il verde intenso, tra forme ondulate e morbide che racchiudono paesaggi e panorami che fanno della Maremma una terra fastosa di bellezze naturali e di storia. Sì, perché da qui è passata tanta storia ed è qui che si è fermata e materializzata in forme suggestive lasciando traccia sul territorio. … continua a leggere Sassofortino e i ruderi del castello di Sassoforte
Costeggiando il Parco dell’Uccellina: dune sabbiose e flora
La via Fiorentina o del Monasteraccio o di Vallombrosa o della Verna
di Giovanni Caselli

Attribuisco questo nome, ricavato dal Catasto preunitario della Toscana dove questa via è così definita in vari luoghi anche a grande distanza da Firenze. Altri nomi sono Via del Monasteraccio, Via di Vallombrosa, Via Vecchia della Verna ecc. Da anni conosco un sentiero con lunghi tratti lastricati in vario modo che iniziando dal cimitero di Paterno, presso la Via Vecchia Aretina, passa il confine comunale Bagno a Ripoli-Rignano in località Poggio Gorioli, poco a nord del passo di San Donato in Collina in un crocevia che le toponomastica chiama Poggio Crocifero. Qui questa via incrocia l’antichissima via di crinale che ho definito Via Tirrenica, nella sue variante che discende a Compiobbi dalle colline sopra Fiesole e precisamente da San Clemente. Su questo incrocio chi scrive ha rilevato tutto un sistema di antropizzazione che ad oggi non è stato completamente acquisito. Sul Poggio Crucifero furono raccolti frammenti di ceramiche etrusche e romane tra i quali terra sigillata decorata ed etrusco-campana. … continua La via Fiorentina o del Monasteraccio o di Vallombrosa o della Verna
Itinerari a piedi: da Trebbio a San Giovanni in Petroio
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e all’articolo correlato: Itinerario Ischieti – Trebbio – Tagliaferro
Colonnata: marmi e lardo

Forse non avrete mai visitato Colonnata ma sicuramente avrete sentito parlare della prelibatezza che in questo luogo si produce. Parliamo ovviamente del lardo che ha conquistato i palati di tutto il mondo e magari anche i vostri. Dove siamo? Colonnata, per la sua posizione geografica, gode di una collocazione climaticamente privilegiata: a 550 metri sul livello del mare fra cave di marmo e boschi di castagno non lontana dal mare. Le Apuane fanno da cornice maestosa a questo paesaggio singolare a pochi chilometri da Carrara: solo il nome, richiama immediatamente il candido marmo che si estrae e si estraeva dalle sue cave.
Ma cominciamo questa storia dall’inizio. … continua a leggere Colonnata: marmi e lardo
Itinerari di oggi su antiche strade romane: via Aurelia ed Aemilia Scauri
Proponiamo cinque itinerari per ripercorrere oggi il tracciato dell’antica via Aurelia da Roma a Luni raccontati dal prof. Giovanni Caselli

La via Aurelia ed Aemilia Scauri: la Tirrenia di Strabone
La via Aurelia ed Aemilia Scauri: da Ostia a Centumcellae
La via Aurelia ed Aemilia Scauri: da Centumcellae a Salebro
La via Aurelia ed Aemilia Scauri: da Salebro a Portus Pisanus
La via Aurelia ed Aemilia Scauri: da Portus Pisanus a Luni fino a Vada Sabatia