
Di forma ellittica è quasi interamente montuosa, è l’isola maggiore, dopo l’Elba, dell’Arcipelago Toscano. Popolata sin da epoca antica, in età romana è nota col nome di Igilium ed è possesso dei Domizi Enobarbi, come la vicina Giannutri, e nell’alto Medioevo dei monaci cistercensi dell’abbazia delle Tre Fontane, presso Roma. Contesa poi a lungo da varie signorie, nel 1558 passa al granducato di Toscana. Isola del Giglio costituisce un comune autonomo che comprende i tre centri abitati di Giglio Castello, sede comunale, Campese, sulla costa nord-occidentale, e Giglio Porto sulla costa orientale, ed anche l’isola di Giannutri. Il nome antico Igilium è attestato da varie fonti classiche, in particolare in Pomponio Mela «ultra aliquot sunt parvae Dianium, Igilium, Carbania, Urgo, Ilva…» che lo ricorda menzionando altri nomi di isole, e, successivamente, nell’Itinerarium Antonini (sec. IV)
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