di Veronica Fucci

L’opera del secolo decimottavo, com’è noto è appannaggio quasi esclusivo dei cantanti, vere star del palcoscenico ed in particolar modo dei castrati, “prodotto” nato per il divieto originario imposto alle donne di calcare il palcoscenico, poi diventato un vero e proprio fenomeno a se stante.

Ora, la volontà di avviare uno o più figli alla carriera di musico era eventualità tutt’altro che remota presso le famiglie poco abbienti dell’Italia del secolo diciottesimo. Decidendo in tal senso per il futuro del figlio, gli veniva così garantita da un lato la possibilità di istruirti ed intraprendere poi una rigogliosa carriera; d’altro canto, la famiglia stessa poteva “eliminare” una bocca da sfamare.

… continua a leggere Conti Gizziello nelle testimonianze del console inglese Horace Mann

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