La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: dall’Appennino pistoiese ad Arezzo (parte quarta)

da Firenze a San Giovanni Valdarno

di Giovanni Caselli

Da Montescalari la Via Cassia Adrianea scendeva al Ponte agli Stolli, un ponte ritenuto di fattura romana, quindi poco avanti il viaggiatore avrebbe raggiunto Figline, ancora non trasformata in ”colonia” fiorentina, pur facendo parte della diocesi di Fiesole, “Fegghine” rimaneva e ancora rimane sul confine tra i territori di Firenze e di Arezzo. Dal nome si deduce che si tratta di un luogo dove si lavorano argille per la fabbricazione di vasi e stoviglie in terra cotta secondo un’arte della ceramica prima etrusca e poi romana. Abbiamo notizie di Fegghine dal X secolo, allora si trattava di un castello in località San Romolo. In basso, dove sorge l’attuale Figline vi era il “mercatale” del castello.  Vicino esisteva  circa 2000 anni prima, il porto emporio etrusco . nel XII secolo Fiesole cercò di  trasferire, nella ormai cittadina , la sede vescovile, ma il tentativo di Fiesole fallì.  … continua a leggere La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: da Firenze a San Giovanni Valdarno

Le vie Romee

di Giovanni Caselli

La via percorsa e descritta da Sigerico non e’ che la più diretta – e perciò probabilmente, la più frequentata – fra l’Inghilterra e Roma – almeno in epoca antica. Essa non è però l’unica via che nel X secolo univa le coste della Manica all’Italia, né tanto meno è l’unica ad essere appellata Via Romea, o Francigena.  E’ infatti sintomatico che uno dei più noti studiosi italiani del medioevo, che è anche piemontese, il Prof. Giuseppe Sergi, la ignori nella maniera più assoluta in un suo importante lavoro sulle antiche strade colleganti il Piemonte con la Francia. Sergi, G. Potere e territorio lungo la strada di Francia: Da Chambéry a Torino fra X e XIII secolo. Napoli: Liguori.(1981). Nel Medioevo esistevano quattro principali vie Romee francigene valicanti le Alpi francesi: quelle del Piccolo e Gran San Bernardo e quella, di importanza non inferiore, del Moncenisio. Oltre tali passi le tre direttrici si ramificavano in varie direzioni: quella del Moncenisio toccava Chambery e Lione per puntare poi su Parigi o su Reims; quella del Piccolo San Bernardo scendeva in Val d’Isere, mentre quella del Gran San Bernardo puntava su Losanna, Besançon e quindi Reims, oppure su Neuchatel, Basilea, Strasburgo, Spira, Worms, ecc. E’ chiaro come l’ultima sia stata la più frequentata dai Carolingi e dai successivi imperatori germanici. Vi erano poi il Piccolo Moncenisio dove Matthew Paris fa passare la Londra-Gerusalemme, e il Monviso, uno dei passi di Annibale secondo la tradizione. Più tardi, nel XIII° secolo, i passi alpini si moltiplicano: … continua a leggere Le vie Romee