Pasqua: piatti e tradizione

Lo scoppio del carro a Firenze in una foto d’epoca

La panina di Pasqua o “gialla”

E a Pasqua uno spicchio di Pasimata

Il Pandiramerino: simbologie e leggende di un antico pandolce

Copate dolcezze da papi storia e ricetta

I’ Brindellone tra etimi e leggende

Dolci tipici di Carnevale

Ricetta e storia di tre dolci di origine toscana caratteristici del Carnevale

Berlingaccio in una stampa del XVIII secolo, dove si legge: “È questo il dì che gioia al cuor dispensa con urli, strida, balli e lauta mensa”

Un dolce Berlingozzo per il prossimo Berlingaccio

Carnevale: è tempo di Schiacciata alla fiorentina

I cenci dell’Artusi

Da: Dolci tipici toscani, la loro storia e le loro ricette

Caffè duro o in forchetta?

Il dolce tradizione della Fattoria dei Barbi in ” Dolci tipici toscani: la loro storia e le loro ricette”

Caffè in forchetta ( foto originale a questo link)

Nel suo libro ”Dolcezze di Toscana” Righi Parenti annota un’ Antica ricetta della Fattoria dei Barbi, famosa da molti anni per la produzione di un particolare squisito Brunello”

E aggiunge:

Era servito con i biscottinied il Vin Santo” alle signore mentre gli uomini sorseggiavano un robusto, annoso “Brunello”.

La ricetta è semplicissima: 6 albumi duovo e 2 tuorli, … Continua per la ricetta del caffè in forchetta

La cucina toscana: e il formaggio?

di Salvina Pizzuoli

Parlare di cucina toscana e non parlare di formaggio è sicuramente un peccato di storia…
Si sa che l’allevamento ha sempre caratterizzato il territorio della Toscana e che l’uso dei formaggi risale agli Etruschi, poi passato ai Romani e arrivato sino a noi anche  se, per una breve parentesi,  la sua presenza sulle tavole dell’Alto Medioevo spesso lo vedeva relagato su quelle dei poveri ma la diffusione nel Basso Medioevo del mangiare di magro almeno un giorno a settimana lo vide di nuovo riapparire su tutte le tavole.

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I Biscotti di Prato: si fa presto a dire cantucci…

Biscotto di Prato
Il Biscotto di Prato

Biscotti di Prato e Cantucci sono spesso usati come sinonimi, ma non lo sono. Marco Ferri* lo afferma nella sua ricerca sulla storia, ampiamente documentata, e dei cantucci e dei biscotti tagliati di traverso, con le mandorle in evidenza, duri e quindi da inzuppare. Altra caratteristica dei Biscotti di Prato è infatti quella di essere un binomio felice con il Vin Santo.     

 continua a leggere                 I Biscotti di Prato: si fa presto a dire cantucci… 

Dolci toscani tipici dell’autunno: storia e ricette

Tempo di vendemmia, tempo di schiacciata con l’uva

Ottobre tempo di castagne: storia e antiche ricette: Castagnata del diavolo, Biscottini di Barga

Il povero castagnaccio

La farina neccia e la Toscana dell’Appennino

Cucinare con le erbe: frittata di vitalbe

Cucinare con le erbe era una tradizione delle nostre campagne, una cucina povera ma che sapeva utilizzare al meglio le erbe spontanee e soprattutto riconoscerle.

Già, riconoscerle, pare poco.

Oggi è proprio quello che ci manca, l’insegnamento diretto, quella pratica che nasceva da un uso comune e tramandato che a seconda delle stagioni sapeva indirizzare e dove e cosa cercare. Sapori semplici ma invitanti, come quello dell’asparagina o dei germogli di vitalba, per soffermarci su due delle erbe di più antica tradizione rurale toscana, arrivate fino a noi e ancora diffuse. Vitalba, l’etimo del nome suggerisce la struttura erbacea: il nome completo è Clematis Vitalba, dal greco klematís, diminutivo di klêma, tralcio di vite, e dal latino vitis alba vite bianca, per i suoi rami che si sviluppano come quelli della vite e per le sue infiorescenze biancastre. È una pianta rampicante il cui fusto legnoso è leggermente peloso. … continua a leggere La frittata di vitalbe

Pasqua: piatti e tradizione

Lo scoppio del carro a Firenze in una foto d’epoca

La panina di Pasqua o “gialla”

E a Pasqua uno spicchio di Pasimata

Il Pandiramerino: simbologie e leggende di un antico pandolce

Copate dolcezze da papi storia e ricetta

I’ Brindellone tra etimi e leggende

L’Alchermes, il liquore de’ Medici

Il suo è un nome che di fiorentino ha poco eppure la ricetta più famosa e diffusa di questo liquore, che ha conosciuto vari tentativi di imitazione, ha Firenze come città natale. 

L’origine di questo nome esotico è araba ed è legata al suo bel colore rosso ricavato dalla “Cocciniglia”, dall’ arabo al qirmiz, che indica e l’insetto e il colore. Le femmine della Cocciniglia secernono acido carminico per difendersi dai predatori ed è dalle femmine essiccate che si ricava una polvere colorante da cui si ottiene il colore rosso carminio che contraddistingue il liquore. Oggi, nella produzione industriale, la Cocciniglia è sostituita da coloranti alimentari.

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Caffè duro o in forchetta?

Il dolce tradizione della Fattoria dei Barbi in ” Dolci tipici toscani: la loro storia e le loro ricette”

Caffè in forchetta ( foto originale a questo link)

Nel suo libro ”Dolcezze di Toscana” Righi Parenti annota un’ Antica ricetta della Fattoria dei Barbi, famosa da molti anni per la produzione di un particolare squisito Brunello”

E aggiunge:

Era servito con i biscottinied il Vin Santo” alle signore mentre gli uomini sorseggiavano un robusto, annoso “Brunello”.

La ricetta è semplicissima: 6 albumi duovo e 2 tuorli, … Continua per la ricetta del caffè in forchetta