Maremma Medievale e Moderna
a cura della Redazione
Visitiamo oggi la sezione medievale e moderna del Museo Archeologico di Grosseto dove sono esposte le testimonianze provenienti dalla città e dai dintorni, reperti in base quali è stato possibile ricostruire la sua storia, evidenziando un insediamento divenuto più stabile e continuo intorno all’Alto Medioevo. Tra l’VIII e il XIII secolo l’abitato si sviluppò fino a diventare l’area urbana principale di quella zona pianeggiante tra l’Ombrone e il mare, in posizione viaria favorevole e strategica.
Tra il 1334 e il 1336 Grosseto passa sotto il dominio senese confermato anche dai reperti ceramici che sostituiscono quelli di fattura pisana presenti fino alla metà del XIV secolo. Quando a metà del XVI secolo Siena e quindi Grosseto entrarono nell’area di influenza medicea, le testimonianze ceramiche assommano quelle senesi, di Montelupo, ma anche di Pisa e della Tuscia.
Di seguito alcuni esemplari di reperti ceramici che occupano le teche nelle stanze dalla 35 alla 40:
In fondo al corridoio da percorrere, quasi a guardia delle teche, due leoni di pietra con le bocche aperte: furono ritrovati nel 1822 in occasione dei lavori, con il contributo granducale, per la costruzione delle Terme un edificio neoclassico con una grande piscina circolare. Le acque termali di Roselle di Poggio Moscona erano già conosciute e utilizzate nell’antichità, abbandonate e poi ristrutturate e gestite nel tempo fino alla nuova inaugurazione sotto il granduca Ferdinando III. L’edifico ancora oggi visibile accoglieva cinque leoni, due presenti al Museo, dalle cui bocche fuoriusciva l’acqua termale nella piscina. Oggi non sono più funzionanti.
Sempre lungo il corridoio un palio di seta datato 1833. Anche a Grosseto nell’Ottocento si svolgeva il palio come quello più conosciuto e ancora in auge che si svolge a Siena. Del palio grossetano resta questa testimonianza: in alto riproduce la Madonna delle Grazie di Matteo di Giovanni conservata in Duomo, quindi lo stemma dei Lorena e lo stemma della città.
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