A San Piero a Sieve la Pieve di San Pietro

Come tutte le pievi che sorgevano in prossimità di grandi vie di comunicazione e dei passi al fine di accogliere gli abitanti disseminati nel territorio circoscrizionale o i pellegrini che transitavano su assi viari importanti o lungo i cosiddetti diverticoli ovvero le diramazioni dalla viabilità principale, anche la nostra sorse in prossimità della confluenza tra il torrente Carza e il fiume Sieve ove era un guado e sulla direttrice viaria che portava al Passo del Giogo. Una posizione quindi importante che ne avrebbe determinato l’espansione che ne rese necessario l’ampliamento una ventina d’anni dopo.

Dai libri delle Decime che registravano i contributi fiscali in base alle proprietà, registri che insieme ai catasti permettono oggi agli storici di ricostruire pagine di storia o meglio di microstoria di un territorio, si viene a conoscenza del passaggio di proprietà ai Medici che l’arricchirono di quelle opere artistiche che ancora oggi possiamo ammirare all’interno. … continua a leggere La Pieve di San Pietro a San Piero a Sieve

La pieve di Santa Maria Assunta di Stazzema sulla valle del Vezza

Monte Forato

Da Pietrasanta ci muoviamo verso Seravezza il cui toponimo nasce dalla particolare posizione geografica tra il Serra e il Vezza i due torrenti che confluendo formano il fiume Versilia che dà il nome alla porzione nord-occidentale del territorio toscano. Subito fuori dal paese, lungo la sponda sinistra del Vezza ci accoglie, tra due lunghe strisce di prato dal verde intenso, il tracciato di accesso alla dimora estiva dei Medici: il palazzo voluto da Cosimo I fu realizzato dal celebre architetto Bartolomeo Ammannati nel 1555. Quattro massicce torri angolari attorno al cortile e al pozzo, un grande portale con lo stemma. 

Proseguiamo lungo la valle del Vezza, stretta e profonda, e verdissima in questa piovosa primavera ma ampi scorci ci riservano vedute grandiose sulle Apuane che giganteggiano sullo sfondo. Primo tra gli spettacoli naturali che ci accompagnano nel tragitto la vista del Monte Forato che deve il suo nome ad un ampio “buco” sotto l’arco che unisce due cime e, non seconda, non in ordine di maestosità e bellezza, la Pania della Croce. … Continua a leggere La pieve di Santa Maria Assunta di Stazzema

Legri e la pieve di San Severo

di Salvina Pizzuoli

La pieve di San Severo a Legri

Non si può non notarla, con la sua imponente struttura, lungo la strada principale che attraversa Legri ne occupa il margine a sinistra con le due absidi ancora intatte e la terza per buona parte diruta. Colpisce per i colori delle sue pietre a filaretto d’alberese, l’antico campanile a vela e l’alta torre campanaria che svetta  accanto, evidenziando la sua antica funzione di torre d’avvistamento.

La presenza di una pieve testimonia una rete di strade e infrastrutture viarie di primaria importanza: per qui passava infatti una delle direttrici verso il Mugello.

Dedicata a San Severo è la pieve romanica tra le più antiche del territorio in provincia di Firenze, la cui data precisa si perde nel fastello del tempo, presumibilmente attorno al X secolo, e la cui storia si conserva nelle strutture che la caratterizzano con i rimaneggiamenti di cui porta ancora i segni e che la rendono particolare, singolare.

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La pieve di Sant’Antonino a Socana in Casentino

Pieve di sant’Antonino a Socana, la facciata

Il sito su cui sorge la pieve di Sant’Antonino a Socana annovera negli edifici che vi sono stati rinvenuti millenni di storia: dall’età etrusca a quella romana e quindi medievale. La pieve si presenta come una delle molte disseminate lungo vie principali o vicinali dalle caratteristiche strutture romaniche, datata infatti tra l’ XI e il XII secolo. Sorge sui resti, oggi visibili sulla parte absidale, di un tempio etrusco di età tardo arcaica  … continua a leggere In Casentino: la pieve di Sant’Antonino a Socana

Pieve di San Lorenzo in Lunigiana

di Salvina Pizzuoli

Siamo sul crinale tra Garfagnana e Lunigiana non lontani da quella che è la bella e popolosa valle del Serchio. L’antica viabilità contemplava in età romana, la Via Clodia Nova/Secunda, da distinguere dalla Via Clodia, il cui percorso da Pisa si dirigeva a Lucca, attraversava la Garfagnana fino a Piazza al Serchio e raggiungeva Fosdinovo e quindi Luni;  successivamente in età medievale, la Via del Volto Santo, una variante della Via Francigena verso Lucca, via ancora oggi percorsa da molti pellegrini: si snoda tra la Lunigiana e la Garfagnana, fino ad arrivare a Lucca dove si conserva il Volto Santo, un crocefisso ligneo nella cattedrale della città. Percorsi viari ricchi di storia che attraversano territori in cui l’impronta del passato è ancora presente nelle prestigiose vestigia siano essi pievi, castelli, borghi, come nel caso della Pieve di San Lorenzo.

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La via Francigena in Toscana: da San Miniato a San Gimignano: da: A.Ferrini e S.Pizzuoli “Lungo la via Francigena in Toscana”

Le pievi di Coiano, Chianni, Cellole

Percorriamo un altro tratto della via Francigena e precisamente quello che da San Miniato raggiunge San Gimignano. 

Anche questo tratto conserva pievi antichissime che, quasi pietre miliari, ne segnano il percorso. Ci soffermiamo su alcune di queste a partire da quella di Coiano, quindi Chianni e, anche se si discosta dal percorso, la raffinata pieve di Cellole .

Il tracciato che seguiamo è quello indicato da Sigerico, arcivescovo di Canterbury … continua a leggere La via Francigena in Toscana: da San Miniato a San Gimignano

da: A.Ferrini e S.Pizzuoli “Lungo la via Francigena in Toscana”, Edida

Pieve a Elici

Pieve a Elici

Affacciata sul mare, la Pieve a Elici, domina il paesaggio da un promontorio alla base occidentale del Monte Quiesa, sulla piana di Massarosa e sul lago di Massaciuccoli: “circa 4 miglia a grecale-levante di Viareggio […] mezzo miglio a maestrale dal borgo di Massarosa” scriveva il Repetti nel suo Dizionario storico geografico della Toscana.

Si impone allo sguardo del visitatore per il suo alto campanile appoggiato al lato esterno della navata di sinistra che si conclude con l’abside incorniciata al centro tra i muri delle due navate laterali. … continua a leggere Pieve a Elici

La pieve di Calci

Famosa per la Certosa, Calci sorge nella valle del torrente Zambra già chiamata “Valgraziosa”. Come scriveva il Repetti nel suo “Dizionario” il paese è formato da più borgate sparse a destra e a sinistra del torrente il quale solca la vellecola di Calci ad angolo retto con il fiume Arno, il cui centro era costituito dalla pieve dei santi Giovanni ed Ermolao e aggiungeva che la ricchezza de’ Calcisani consiste nella copiosissima quantità degli ulivi che coprono per ogni dove la valle dello Zambra.

Siamo in una valle ricca di storia e di monumenti che testimoniano quanto questo territorio alle pendici del Monte Pisano fosse nell’antichità attraversato e percorso e scelto come insediamento da parte dei vari popoli che vi si sono succeduti. … Continua a leggere   La pieve di Calci

Sant’Antimo tra leggenda e mistero (seconda parte)

di Salvina Pizzuoli

L’abbazia sullo sfondo della collina

L’atmosfera e lo spirito che aleggiano intorno alle pievi, le badie, i castelli da sempre incantano chi s’immerge nel passato che le antiche pietre raccontano.

E pietre e acque e valli e colli e luce e colori tutto contribuisce ancora oggi a creare nel visitatore una vibrazione consonante con il paesaggio in cui quell’antica struttura si colloca: ancora figli del medioevo respiriamo il nascosto motivo che ne ispirò la costruzione lì e non altrove. …Continua

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Nella val di Merse: la pieve a Ponte allo Spino

Pieve di ponte allo Spino

Siamo a pochi chilometri da Siena e a un chilometro da Sovicille, un antico agglomerato sorto sulla collina attorno al suo castello più volte bruciato e saccheggiato nel corso delle lotte con i Fiorentini, nel cui piano sottostante, la valle alluvionale creata dal torrente Spino, scorrono le acque dei fossi, dei righi, dei torrenti e dei fiumi, quali il Merse, di cui molte acque del piano sono tributarie. Ci delucida con la precisione di sempre il Repetti nel suo “Dizionario” e alla voce Sovicille scrive: …continua a leggere                         Nella val di Merse: la pieve a Ponte allo Spino

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