Francigena

Tutti gli articoli dedicati presenti nella rivista

Percorso della Francigena in Toscana

Articoli presenti sulla rivista relativi alla Via Francigena in Toscana

Itinerario di Sigerico: il tracciato della via Francigena nella Toscana dell’anno 1000

Sigerico e “l’invenzione” della Francigena

Luoghi e paesaggi della via Francigena in Toscana

Capire il paesaggio della via Francigena in Toscana (prima parte)

Capire il paesaggio della via Francigena in Toscana (seconda parte)

Bagni termali lungo la via Francigena

Lungo la Francigena in Toscana: da Lucca a Luni

La via Francigena in Toscana: da San Miniato a San Gimignano

Lungo la Francigena in Toscana: da Siena a San Gimignano

Lungo la via Francigena: Staggia, Santa Maria a Talciona, San Pietro a Cedda, Abbadia Isola

La via Francigena in Toscana: da San Miniato a Lucca

Altopascio: un antico “ospitale” sulla via Francigena nel segno del Tau

La via Romea: una grande direttrice naturale

Da via Francigena a Strada Regia Romana

L’euforia delle strade antiche e del pellegrinaggio moderno: un po’ di chiarezza

Una variante della Francigena:

La Via del Volto Santo in 10 tappe – A piedi in Lunigiana e Garfagnana

La via Francigena in Toscana: da San Miniato a Lucca

di Salvina Pizzuoli

Il Padule di Fucecchio in località Massarella

Il percorso che seguiremo attraversa un territorio che ha subito nel tempo moltissimi cambiamenti e nella rete viaria e nella struttura stessa, basti pensare alle bonifiche che hanno determinato la scomparsa del padule di Bientina e il ridimensionamento del grande padule di Fucecchio. Ritrovare pertanto “segni” evidenti e costanti dell’antico percorso della Francigena, seguendo quanto indicato da Sigerico o nelle cronache del tempo, non è facile anche se individuati e alcuni ancora visibili. Potremmo adottare come primo esempio, lungo la statale 436 da San Miniato Basso a Fucecchio, la località di San Genesio. Oggi non v’è traccia dell’antico centro e della mansione, rinomata per le sue strutture ricettive, favoriti dalla felice posizione in un crocevia naturale di strade e fiumi: in prossimità del ponte, Vicicculi detto poi Bonifilii, sul fiume Arno e all’incrocio della Francigena con altre importanti vie e fluviali e terrestri.    … continua a leggere  La via Francigena in Toscana: da San Miniato a Lucca

Altopascio: un antico “ospitale” sulla via Francigena nel segno del Tau

di Salvina Pizzuoli

Ospizio famoso da cui ebbe nome e vita il castello omonimo in Val di Nievole […] Risiede in pianura al lembo settentrionale del padule che fiancheggia il lago di Bientina sull’antica Strada Francesca a confine del Ducato di Lucca. Prese il nome dal rio, che lo costeggia, attualmente chiamato Tassinaja, un dì Teupascio […] È luogo celebre nella storia per essere stata qui la prima Mansione, e la residenza dei maestri dell’Ordine degli Ospitalieri, da dove il loro istituto si propagò in Italia a e fuori. […] magnifica è la torre dell’Altopascio di grandi pietre di macigno, la cui sommità trovasi a braccia 88 sopra il livello del mare e da dove si domina tutta la val di Nievole”(Repetti Dizionario). Riassume così lo storico toscano le peculiarità di questo antico ospitale. Ma procediamo con ordine a scoprire l’incredibile storia di questo centro di accoglienza per pellegrini con un’organizzazione all’avanguardia, tenuto dai Frati Ospedalieri di San Jacopo detti anche Cavalieri del Tau. Ma cos’è la Tau?    continua a leggere  Altopascio: un antico “ospitale” sulla via Francigena nel segno del Tau

 

Il Decameron e la Francigena

di Alessandro Ferrini

Nel corso del Trecento, come nei secoli immediatamente precedenti, il sistema viario che in tempi recenti ha assunto il nome di Francigena, rappresentava, con i suoi percorsi ramificati, un collegamento frequentatissimo fra l’area franco germanica e Roma meta di pellegrinaggi per chierici, abati, nobili, mercanti cristiani di ogni condizione sociale. Un viaggio a Roma nell’arco della vita rappresentava un obiettivo importantissimo per ogni credente, come ancora oggi lo rappresenta La Mecca per ogni fedele musulmano.

Anche nel Decameron varie novelle sono ambientate in località situate lungo il tracciato, evidenziando così, indirettamente, la frequentazione da parte dei pellegrini e l’importanza come grande via di comunicazione. … continua a leggere Il Decameron e la Francigena

La via Romea Germanica Imperiale in Toscana dall’Appennino pistoiese ad Arezzo (parte terza)

Sviluppo dell’insediamento a Firenze

di Giovanni Caselli

Pianta della città romana ricostruita su quella odiena

I romani conquistano la Toscana settentrionale fino all’Appennino già nel II secolo a.C. quando si abbandonano i centri etruschi di altura e si schiavizza la popolazione per trarne manodopera nelle fattorie che crescono come i funghi su tutta l’area fiorentina sulla base territoriale dell’amministrazione etrusca. La colonia, con la centuriazione è istituita nel 59 a.C. Non è sicuro che il primo nome della colonia sia stato Florentia in onore della dea Flora onorata con feste primaverili, forse in nome era Fluentia a causa di un porto fluviale assai attivo perché forniva merci a un territorio che la geografia aveva recinto e protetto dai flussi migratori che provenendo da nord seguivano la direttrice Emilia fino a Rimini  e Pesaro per poi girare verso Cagli, Nocera e Spoleto, Ocricoli e Roma. L’economia di ogni territorio in Europa nasce e si sviluppa col commercio, che era basato su vie d’acqua. I vascelli dei mercanti risalgono i fiumi fin dove è possibile navigare per raggiungere e impiantare empori in dei retroterra ricchi di risorse agricole, minerarie, pastorali e umane. … continua a leggere La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: sviluppo dell’insediamento a Firenze

La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: dall’Appennino pistoiese ad Arezzo (parte prima)

dall’Appennino pistoiese a Pistoia

di Giovanni Caselli

La Via Romea Germanica dell’Alpe di Serra fu descritta come “La Melior Via” dall’Abate Alberto del monastero benedettino di Santa Maria di Stade, il quale la descrisse  dettagliatamente a beneficio dei pellegrini sassoni, negli Annales stadenses. Quella dell’Abate Alberto non fu certamente l’unica via per l’Italia a scendere dal nord e portare al sole d’Italia e alla tomba di San Pietro, infatti lo stesso Abate indica tre itinerari con il suo preferito. Quello più a ovest passa per Brema, Munster, Duisburg, Neufchateau, Reims, dove ricalca la Via Francigena fino a Roma, il terzo itinerario prende la via del Reno da Duisburg a Basilea, quindi entra sulla via Francigena a Losanna. Anche l’itinerario prescelto dall’Abate Alberto differisce da quello privilegiato dall’attuale Via Romea Germanica. L’itinerario storico si divide in due dal Brennero, verso est fa la Val Pusteria fino a Treviso e Venezia, quindi per vie d’acqua raggiunge Ravenna e Forlì, mentre ad ovest passa per Bolzano, Trento, Bassano, Padova, Rovigo e Bologna. Da Bologna va a Firenze per il Passo dell’Osteria Bruciata per entrare sulla via Francigena a Poggibonsi. Ma offre la possibilità di continuare da Bologna a Forlì sulla Via Emilia. Da Forlì la Via Romea valica l’Appennino con il Passo di Serra, raggiungendo Arezzo, quindi Orvieto per entrare sulla Via di Roma a Montefiascone. La nostra variante che è ricostruita sulla base dei transiti storici di imperatori e personaggi illustri, segue da Trento l’Adige fino a Peschiera del Garda, continua  verso Volta Mantovana, Goito e Mantova. Quindi passa per San Benedetto Po, Concordia sulla Secchia e lungo il fiume, arriva a Modena, poi transita da Maranello e Spilamberto per salire a Pavullo fiancheggiando ora a destra ora a sinistra la S12 per l’Abetone, San Marcello Pistoiese, per il Passo della Croce Arcana e Pistoia, quindi da Montemurlo raggiunge Prato, Sesto Fiorentino e Firenze.  continua a leggere     La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: dall’Appennino pistoiese a Pistoia                             

La via Romea Stadense o Germanica Imperiale

di Giovanni Caselli

E’ la via per Roma per il Brennero, dei viaggiatori tedeschi, scandinavi, baltici e polacchi, nota in Italia come Via Romea Germanica o dell’Alpe di Serra per Arezzo e Orvieto. Arezzo medievale, ad esempio, deve in gran parte la sua rinascita a questa strada.Oltre ad essere una delle due principali vie per Roma questa fu la via della città vescovile di Arezzo situata sull’antico luogo di culto pagano e dove si trovava la tomba di San Donato (363), su questa bassa collina chiamata Pionta, a breve distanza da Arezzo attuale. Il Pionta divenne la città vescovile con sue proprie strutture: Cattedrale, ospitale per pellegrini, Palazzo vescovile, e “studium”. Punto di riferimento obbligatorio  dei viaggiatori tedeschi, scandinavi, baltici e polacchi, e di chiunque  si recava a Roma per il Brennero, nota come Via Romea Germanica o dell’Alpe di Serra per Arezzo e Orvieto.  Arezzo medievale, ad esempio, deve in gran parte la sua prosperità a questa strada. … continua a leggere La via Romea Stadense o Germanica Imperiale

La via Tyrrenica e il sentiero degli Dei: da Monte Bastione a Firenze

di Giovanni Caselli

La via Tyrrhenica da Monte Bastione a Firenze

Transitiamo più in basso della sommità scoscesa, dove sono resti di un castellare protostorico e troveremo di fianco al nostro sentiero il più settentrionale dei tratti di strada lastricata messi in luce dal gruppo dell’Avv. Agostini fra qui e La Futa negli anni ’80, contrassegnato come “Via Flaminia Militare”. … continua a leggere La via Tyrrenica e il sentiero degli Dei: da Monte Bastione a Firenze

A proposito del paesaggio toscano

Ambrogio Lorenzetti – Il Buongoverno (particolare)

Il paesaggio della via Francigena in Toscana e i bagni termali

La genesi del paesaggio classico

Il paesaggio toscano: le case coloniche

Il paesaggio agrario nella Toscana del Medioevo

Immagini di paesaggio agrario del Medioevo: miniature e dipinti

La casa colonica di collina: il Chianti e il Valdarno Superiore

Galleria foto: case coloniche delle colline Toscane

Alcune tipologie di capanne della Toscana rurale: capanna cilindro-conica

Alcune tipologie di capanne della Toscana rurale: capanna quadrangolare e capanna maremmana

Giganti di Toscana

Altopascio: un antico “ospitale” sulla via Francigena nel segno del Tau

di Salvina Pizzuoli

Altopascio la torre campanaria e le mura del vecchio ospitale

Ospizio famoso da cui ebbe nome e vita il castello omonimo in Val di Nievole […] Risiede in pianura al lembo settentrionale del padule che fiancheggia il lago di Bientina sull’antica Strada Francesca a confine del Ducato di Lucca. Prese il nome dal rio, che lo costeggia, attualmente chiamato Tassinaja, un dì Teupascio […] È luogo celebre nella storia per essere stata qui la prima Mansione, e la residenza dei maestri dell’Ordine degli Ospitalieri, da dove il loro istituto si propagò in Italia a e fuori. […] magnifica è la torre dell’Altopascio di grandi pietre di macigno, la cui sommità trovasi a braccia 88 sopra il livello del mare e da dove si domina tutta la val di Nievole”(Repetti Dizionario). Riassume così lo storico toscano le peculiarità di questo antico ospitale. Ma procediamo con ordine a scoprire l’incredibile storia di questo centro di accoglienza per pellegrini con un’organizzazione all’avanguardia, tenuto dai Frati Ospedalieri di San Jacopo detti anche Cavalieri del Tau. Ma cos’è la Tau?    continua a leggere  Altopascio: un antico “ospitale” sulla via Francigena nel segno del Tau