di Michele Zazzi

La tomba della Biga di Castro fu scavata unitamente ad altre nel 1967 nella necropoli etrusca di Ischia di Castro (VT) dal centro Belga di Studi Etrusco-italici.
L’ipogeo, al quale si accedeva tramite un lungo dromos a cielo aperto, presentava un vestibolo con due porte ed un’unica camera in posizione asimmetrica rispetto agli accessi. Per qualche motivo la terza porta (individuabile dai segni sulla parete) non fu mai realizzata.
Nella camera, già oggetto di scavi clandestini, furono trovati elementi di un letto di legno che era appoggiato su una banchina e parte di un ricco corredo (compreso vasellame in bucchero ed in metallo da banchetto).
Vi era un unico defunto (per quanto desumibile dai resti ossei); forse poteva trattarsi di una giovane donna come farebbero pensare alcuni effetti personali quali, un pendente d’oro con scarabeo, una coppia di sandali in bronzo e legno con inserti di oro ed ambra, anello in bucchero, un sonaglio in bronzo ed argento, un manico bronzeo relativo forse ad un flabello, un’armilla a capi sovrapposti in bronzo ed un lydion per oli profumati.
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