
Monterinaldi e le “villette” Ricci
Lo stadio Artemio Franchi di Firenze
Ex Manifattura Tabacchi di Firenze
Toscana in “Liberty”: Firenze capitale del nuovo stile
Toscana in “Liberty”: i villini di Michelazzi e le realizzazioni di Coppedè a Firenze

Monterinaldi e le “villette” Ricci
Lo stadio Artemio Franchi di Firenze
Ex Manifattura Tabacchi di Firenze
Toscana in “Liberty”: Firenze capitale del nuovo stile
Toscana in “Liberty”: i villini di Michelazzi e le realizzazioni di Coppedè a Firenze


Su per il colle di Montughi a Firenze
galleria foto del Parco Stibbert
A Firenze: villa Fabbricotti e il suo parco
*vai a Firenze settecentesca nelle “vedute” di Giuseppe Zocchi
ovvero Firenze che non c’è più
(si consiglia di ingrandire le immagini cliccandoci sopra)

Tra le 100 cartoline che Corinto Corinti ultraottantenne disegnò in omaggio alla città che la ventata di “nuovo” aveva stravolto e dimenticato, ne abbiamo scelte cinque che illustrano palazzi, vicoli e chiese della zona del Mercato vecchio cuore antico di Firenze, abbattuti intorno alla fine dell’Ottocento per il rinnovamento del centro cittadino secondo il progetto dell’architetto Poggi. …Continua Corinto Corinti Firenze medievale
tratto da Guido Carocci, Firenze scomparsa, ricordi storico artistici, Firenze 1897

“La via che dal lato di tramontana fiancheggia Palazzo Vecchio si diceva in antico Via delle Prestanze dal nome di un pubblico ufficio che vi ebbe la sua sede : si chiamò , dipoi dei Gondi quando Giuliano di Lionardo Gondi acquistò tutto un gruppo di antiche case per edificarvi sopra lo stupendo palagio disegnato da Giuliano da S. Gallo. Il palazzo de’ Gondi non fu poi finito che in parte e la facciata principale corrispondente sulla Piazza di S. Firenze, già di S. Appollinare, si arrestava accanto ad una massiccia fabbrica di pietra di carattere del XVI secolo che sporgeva irregolarmente, tanto verso la Chiesa di S. Firenze, quanto verso Palazzo Vecchio. La necessità di render più facile il passaggio in quel punto centrale e frequentatissimo della città, portò alla distruzione di quella vecchia casa ed all’allargamento della strada fino a Piazza della Signoria.
… continua a leggere Firenze scomparsa: via de’ Gondi

Monterinaldi e le “villette” Ricci
Lo stadio Artemio Franchi di Firenze
Ex Manifattura Tabacchi di Firenze
Toscana in “Liberty”: Firenze capitale del nuovo stile
Toscana in “Liberty”: i villini di Michelazzi e le realizzazioni di Coppedè a Firenze
di Salvina Pizzuoli
Ogni città si configura per la sua storia, per la sua posizione geografica, per il territorio e il paesaggio naturale in cui si inserisce. Sono questi aspetti che le conferisco un carattere; la rendono infatti unica e riconoscibile nelle sue forme. Non per ultima, c’è una componente che la caratterizza in maniera visibile, quella che scaturisce ….
continua a leggere I colori della città: le pietre di Firenze

Monterinaldi e le “villette” Ricci
Lo stadio Artemio Franchi di Firenze
Ex Manifattura Tabacchi di Firenze
Toscana in “Liberty”: Firenze capitale del nuovo stile
Toscana in “Liberty”: i villini di Michelazzi e le realizzazioni di Coppedè a Firenze
da Guido Carocci, Firenze scomaparsa. Ricordi storico artistici, Firenze 1897

La tettoia così detta dei Pisani era una struttura architettonica che si trovava in piazza della Signoria, di fronte a Palazzo Vecchio. Fu fatta costruire nel 1364 dai prigionieri pisani catturati dopo la battaglia di Cascina. La tettoia serviva come riparo e come luogo di ritrovo per venditori ambulanti e sfaccendati. Quando Firenze divenne capitale del Regno d’Italia, nel 1864, la tettoia e tutto il complesso adiacente venne demolito per far posto a Palazzo Lavison. Così ne scrive Guido Carocci, Firenze scomparsa. Ricordi storico artistici, Firenze 1898: … continua a leggere Firenze scomparsa: Il Tetto dei Pisani
di Salvina Pizzuoli

Spesso trascurato a favore della Casa-Museo o vissuto solo come area verde dove trascorrere alcune ore soprattutto nella stagione calda, è da visitare e scoprire: in realtà secondo alcun studiosi, sotto l’aspetto di giardino romantico all’inglese, cela una chiave di lettura simbolico-massonica.
La sua storia ha inizio con l’acquisto da parte della famiglia di Federigo Stibbert della villa Mezzeri nel 1849, al tempo con un giardino detto all’italiana, caratterizzato da geometrie che racchiudono gli spazi con siepi e sempreverdi e aiuole fiorite di cui pare individuare un rimasuglio nell’area antistante la palazzina.
Successivamente, con l’acquisizione di nuovi spazi aperti e di ville limitrofe, fu dato all’architetto Poggi, il cui nome richiama la realizzazione dell’omonimo Progetto del viale dei Colli e del Piazzale, l’incarico di trasformare la villa, di creare una limonaia che ancora oggi possiamo ammirare ai confini nord della proprietà, in prossimità delle scuderie i cui locali furono ricavati dopo l’acquisto della villa Rossellini, nonché di riorganizzare tutto il terreno in uno unico. … continua a leggere Il parco Stibbert a Firenze