Nella vallecola del torrente Marina tra pievi, castelli e antiche strade

di SalvinaPizzuoli

Siamo in Val di Marina che prende il nome dal torrente omonimo. Per dirla con il Repetti, l’autorevole storico ottocentesco autore del Dizionario geografico fisico storico della Toscana dove non manca neanche il più piccolo borgo ma vi sono tutti documentati e situati geograficamente, “ha il monte Morello al suo levante e quello della Calvana a ponente”. Nella descrizione relativa alla Comunità di Calenzano si soffermava sulle caratteristiche geografico fisiche del territorio e ne indicava le due fiumane che l’attraversano, i cui nomi paiono quasi il gioco di chi nel lontano passato glieli aveva attribuiti e la cui origine si perde nei sedimenti del tempo

MARINA e MARINELLA, ossia VAL DI MARINA nel Val d'Arno sotto Firenze. Piccola vallecola che prese il nome da due fiumane, le quali scaturiscono dal monte delle Croci. [...]

Siamo in Val di Marina che prende il nome dal torrente omonimo. Per dirla con il Repetti, l’autorevole storico ottocentesco autore del Dizionario geografico fisico storico della Toscana dove non manca neanche il più piccolo borgo ma vi sono tutti documentati e situati geograficamente, “ha il monte Morello al suo levante e quello della Calvana a ponente”. Nella descrizione relativa alla Comunità di Calenzano si soffermava sulle caratteristiche geografico fisiche del territorio e ne indicava le due fiumane che l’attraversano, i cui nomi paiono quasi il gioco di chi nel lontano passato glieli aveva attribuiti e la cui origine si perde nei sedimenti del tempo

MARINA e MARINELLA, ossia VAL DI MARINA nel Val d’Arno sotto Firenze. Piccola vallecola che prese il nome da due fiumane, le quali scaturiscono dal monte delle Croci. […]

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Eremo di San Salvatore a Lecceto

p1011574Il vasto complesso architettonico ci accoglie nel mezzo di un fitto bosco di lecci. Si tratta di uno degli eremi più antichi in terra di Siena. Siamo infatti ad una decina di chilometri dalla Porta Fontebranda, e trovasi sul fianco orientale del Monte-Maggio sopra un terreno calcareo-cavernoso, scriveva lo storico Repetti per descriverne la posizione. E noi aggiungiamo: a non molta distanza dall’altro, quello di San Leonardo al Lago, detto a sua volta della Selva del Lago ed anche di Fultignano.    …   continua a leggere  Eremo di San Salvatore a Lecceto 

 

Il Convento del Bosco ai Frati: la storia, il Trittico, la Chiesa e il Crocifisso

di Salvina Pizzuoli

Una storia antichissima che affonda le sue origini nel VII secolo, così lontane nel tempo che se ne sono perse le documentazioni ma di cui restano memorie: uno splendido convento situato oggi nel comune di Scarperia San Piero dentro un bosco di cerri, in un ambiente dalla bellezza rara e per le creazioni di madre natura e per gli interventi dell’uomo: ondulazioni lievi accompagnano il viaggiatore, una campagna lussureggiante e provvida dove i verdi intensi delle colture e il verde delle presenze arboree armonizzano accompagnando lo sguardo fino all’orizzonte segnato e limitato dai monti. L’ambiente pacato e rasserenante accoglie il visitatore, insieme al silenzio che domina tra gli alberi e tra le mura dell’ampio complesso architettonico. Siamo qui per ammirare nella loro antica collocazione opere d’arte poi trasferite per le alterne vicende e vicissitudini che accompagnano la vita degli uomini e delle cose.

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L’oratorio della Madonna del Vivaio a Scarperia

di Salvina Pizzuoli

Scarperia merita un viaggio e per i “Ferri taglienti” di cui va famosa e per il trecentesco palazzo dei Vicari e per l’antico centro storico che ne rispecchia la storia delle origini: fu infatti creata e voluta da Firenze come “terra nuova”, nel lontano 1306, ovvero come avamposto per reprimere e “frenare la superbia degli Ubaldini, o di altri del Mugello e di Oltr’Alpe”*, un avamposto munito di cui restano a testimonianza parti della cinta muraria e delle torri quadrangolari.

Scriveva il Repetti a tal proposito alla voce Scarperia del suo Dizionario:

[…] una deliberazione della Repubblica Fiorentina presa nel dì 29 aprile 1306, con la quale il consiglio dei cento, quello delle capitudini delle XII arti maggiori, il consiglio del capitano del popolo e difensore del Comune di Firenze, allora mess. Bernardo di Stellato Stellati di Fuligno, ed il consiglio del potestà, ch’era mess. Bino de’Gabbrielli da Gubbio, approvarono una provvisione de’ Priori delle Arti e del Gonfaloniere di giustizia di Firenze, la quale stabiliva l’edificazione di due Terre, che una di esse da farsi nel Mugello, e l’altra di là dalle Alpi fiorentine

Oggi Scarperia festeggia ancora in quel giorno, l’8 settembre, detto affettuosamente il  Diotto, la data della sua fondazione.  … continua a leggere L’oratorio della Madonna del Vivaio a Scarperia