Storia e paesaggio della val di Merse

Ombrone senese e Merse

MERSA, MERSE (Mersae fl.) – Fiume di second’ordine fra quelli della Toscana, poiché le sue acque si perdono in un fiume maggiore (l’Ombrone senese) dopo aver con giri tortuosi solcato profondamente una lunga vallecola, da cui le derivò il nome che porta della Mersa. Ha origine questa fiumana sul fianco orientale dei poggi di Prata a ostro di quello di Montieri, ad una elevatezza all’incirca di 900 braccia[circa 526 m] sopra il livello del mare Mediterraneo, nel grado 28.° 40’ longitudine e 43° 5’ 5’’ latitudine. Nelle sue prime mosse corre da libeccio a scirocco fra i poggi di Montieri e Boccheggiano ricevendo i tributi, a destra dal torrente Sievoli che precipita dalle pendici meridionali del poggio di Montieri, e a sinistra dai borri e rivi minori che fluiscono dai fianchi settentrionali dei monti di Boccheggiano. Di là per una via sassosa, aperta fra profonde ripe, la Merse dirigesi sotto Chiusdino, a piè del cui poggio scaturiscono di mezzo al suo letto copiose polle di acqua perenne, in guisa che cotesta località porta il nomignolo di Vene della Merse.

Costà presso la fiumana cambia direzione voltando prima da grecale finché presso il diruto tempio della badia di S.Galgano sotto Montesiepi accoglie la Feccia. Fatta onusta di acque da quest’ultimo torrente la Merse scorre intorno all’ultimo sprone meridionale della Montagnuola di Siena, in guisa che dal lato di ostro e poi dalla parte di levante lambisce i piedi al poggio della Pentolina per entrare in Val di Rosia, dove accoglie il torrente omonimo, e poco dopo quello di Serpenna.

Bacino del fiume Merse (clicca sulla carta)

A quest’ultimo confluente la Merse, dopo aver serpeggiato per Val di Rosia da libeccio a grecale, e quindi dal lato di levante, si piega bruscamente sotto il poggio d’Orgia nella direzione da settentrione a ostro scirocco per passare sotto il Ponte a Macereto; al di là del quale bagna a sinistra i piedi ai poggi di Murlo, e alla sua sinistra rode quelli del villaggio di Tocchi. – Cammin facendo fra cotesta profonda gola, la Merse lascia un miglio al suo levante i Bagni di Petriolo, dove accoglie alla destra il tributo del torrente Farma, e finalmente un miglio o poco più in avanti le acque della Merse, giunte sotto il grado 29.° 1’ 6’’ longitudine, e 43.° 5’ latitudine, si accomunano con quelle dell’Ombrone senese dopo aver percorso un giro tortuosissimo di 50 in 60 miglia toscane[1,608 km] quasi sempre fra rocce secondarie stratiformi rese per la maggior parte semicristalline da un’azione plutoniana, in mezzo a terreni terziarii marini sparsi di profondi depositi di calcarea concrezionata (travertino), e fra banchi frequenti di ciottoli e di ghiaje conglomerate a guisa di pudinghe.

(Emanuele Repetti, “Dizionario geografico fisico storico della Toscana”)

Articoli dedicati:

I mulini della val di Merse

Montieri e le attività estrattive della val di Merse

Il castello di Montarrenti

Boccheggiano e le “Roste”

Chiusdino

San Galgano abbazia

Una spada nella roccia e l’eremo di Montesiepi

Murlo di Vescovado: un castello tra la valle del Merse e dell’Ombrone senese

Nella val di Merse: il chiostro di Santa Mustiola a Torri

Nella val di Merse: la pieve a Ponte allo Spino

Nella val di Merse: la rocca di Crevole e la pieve di Santa Cecilia

Nella val di Merse: San Lorenzo a Merse

Nella val di Merse: Ponte a Macereto e Tocchi

Il caso di Murlo

A Murlo c’è un Museo… da visitare

La leggenda della Rocca di Crevole

Castel di Pietra e la leggenda della Pia

La leggenda della Pia nelle ottave di due toscani dell’Ottocento

Bagni di Petriolo

Le due direttrici storiche della Val di Merse: la strada Consolare Grossetana e la via Massetana

Storia e paesaggio della val di Merse

Ombrone senese e Merse (clicca sull’immagine)

MERSA, MERSE (Mersae fl.) – Fiume di second’ordine fra quelli della Toscana, poiché le sue acque si perdono in un fiume maggiore (l’Ombrone senese) dopo aver con giri tortuosi solcato profondamente una lunga vallecola, da cui le derivò il nome che porta della Mersa. Ha origine questa fiumana sul fianco orientale dei poggi di Prata a ostro di quello di Montieri, ad una elevatezza all’incirca di 900 braccia[circa 526 m] sopra il livello del mare Mediterraneo, nel grado 28.° 40’ longitudine e 43° 5’ 5’’ latitudine. Nelle sue prime mosse corre da libeccio a scirocco fra i poggi di Montieri e Boccheggiano ricevendo i tributi, a destra dal torrente Sievoli che precipita dalle pendici meridionali del poggio di Montieri, e a sinistra dai borri e rivi minori che fluiscono dai fianchi settentrionali dei monti di Boccheggiano. Di là per una via sassosa, aperta fra profonde ripe, la Merse dirigesi sotto Chiusdino, a piè del cui poggio scaturiscono di mezzo al suo letto copiose polle di acqua perenne, in guisa che cotesta località porta il nomignolo di Vene della Merse.

Costà presso la fiumana cambia direzione voltando prima da grecale finché presso il diruto tempio della badia di S.Galgano sotto Montesiepi accoglie la Feccia. Fatta onusta di acque da quest’ultimo torrente la Merse scorre intorno all’ultimo sprone meridionale della Montagnuola di Siena, in guisa che dal lato di ostro e poi dalla parte di levante lambisce i piedi al poggio della Pentolina per entrare in Val di Rosia, dove accoglie il torrente omonimo, e poco dopo quello di Serpenna.

Bacino del fiume Merse (clicca sulla carta)

A quest’ultimo confluente la Merse, dopo aver serpeggiato per Val di Rosia da libeccio a grecale, e quindi dal lato di levante, si piega bruscamente sotto il poggio d’Orgia nella direzione da settentrione a ostro scirocco per passare sotto il Ponte a Macereto; al di là del quale bagna a sinistra i piedi ai poggi di Murlo, e alla sua sinistra rode quelli del villaggio di Tocchi. – Cammin facendo fra cotesta profonda gola, la Merse lascia un miglio al suo levante i Bagni di Petriolo, dove accoglie alla destra il tributo del torrente Farma, e finalmente un miglio o poco più in avanti le acque della Merse, giunte sotto il grado 29.° 1’ 6’’ longitudine, e 43.° 5’ latitudine, si accomunano con quelle dell’Ombrone senese dopo aver percorso un giro tortuosissimo di 50 in 60 miglia toscane[1,608 km] quasi sempre fra rocce secondarie stratiformi rese per la maggior parte semicristalline da un’azione plutoniana, in mezzo a terreni terziarii marini sparsi di profondi depositi di calcarea concrezionata (travertino), e fra banchi frequenti di ciottoli e di ghiaje conglomerate a guisa di pudinghe.

(Emanuele Repetti, “Dizionario geografico fisico storico della Toscana”)

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I mulini della val di Merse

Montieri e le attività estrattive della val di Merse

Il castello di Montarrenti

Boccheggiano e le “Roste”

Chiusdino

San Galgano abbazia

Una spada nella roccia e l’eremo di Montesiepi

Murlo di Vescovado: un castello tra la valle del Merse e dell’Ombrone senese

Nella val di Merse: il chiostro di Santa Mustiola a Torri

Nella val di Merse: la pieve a Ponte allo Spino

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Nella val di Merse: San Lorenzo a Merse

Nella val di Merse: Ponte a Macereto e Tocchi

Il caso di Murlo

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Bagni di Petriolo

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