L’olivo una storia affascinante e millenaria

di Salvina Pizzuoli

La vite e l'olivo sono le piante che, dalle colline dell'interno fino al mare, dominano il paesaggio toscano.

Tra novembre e dicembre ricorre il rito della raccolta dei frutti, un lavoro duro ma da sempre vissuto come una grande e bella festa che raccoglie persone diverse in un lavoro all'aria aperta tra chiacchiere e mense semplici dove consumare in allegra brigata pasti veloci nelle pause di riposo tra “paracadute”, i teli per la raccolta, cassette per il deposito dei frutti, “rastrelli” per pettinare i rami e trascinare a terra le olive, raccolte opportunamente ai piedi della panta nei paracadute perché non si disperdano sul terreno

Ancora oggi in Toscana questo è il metodo di raccolta prevalente, quello fatto a mano, la cosiddetta brucatura, arrampicandosi sui tronchi per raggiungere i rami più alti, evitando i rastrelli elettrici, unico marchingegno moderno, ma che rastrella troppo i rami.

La vite e l’olivo sono le piante che, dalle colline dell’interno fino al mare, dominano il paesaggio toscano.

Tra novembre e dicembre ricorre il rito della raccolta dei frutti, un lavoro duro ma da sempre vissuto come una grande e bella festa che riunisce persone diverse in un lavoro all’aria aperta tra chiacchiere e mense semplici dove consumare in allegra brigata pasti veloci nelle pause di riposo: tra “paracadute”, i teli per la raccolta, cassette per il deposito dei frutti, “rastrelli” per pettinare i rami e trascinare a terra le olive.

Ancora oggi in Toscana questo è il metodo prevalente, quello fatto a mano, la cosiddetta brucatura, arrampicandosi sui tronchi per raggiungere i rami più alti, evitando i rastrelli elettrici, unico marchingegno moderno, ma che rastrella troppo i rami … continua a leggere L’olivo una storia affascinante e millenaria