di Salvina Pizzuoli

Il piccolo museo vide nascere il suo primo nucleo nel 1967 nel Palazzo Municipale, per poi arricchirsi di nuove opere non limitate soltanto al territorio comunale di Vicchio ma ad una vasta area del Mugello comprensiva di cinque zone comunali (Borgo San Lorenzo, San Piero a Sieve, Barberino, Scarperia, oltre Vicchio).
Il museo assumeva dunque un carattere comprensoriale pertanto i reperti staccati dal loro contesto originario per non esserne completamente avulsi e perdere quelle caratteristiche che li rendevano frutto di un preciso ambiente, richiesero di necessità la lettura non solo alla luce della loro storia artistica ma nel loro contesto del territorio da cui provenivano e di cui erano espressione come documenta l’interessante filmato (vedi il collegamento in fondo a questa pagina).
La nuova sede fu inaugurata nel 2000 e si fregiava di un considerevole numero di opere spaziando da quelle illustri a oggetti di devozione e liturgici.
Se nella prima fase di creazione la volontà era stata quella di proteggere quanto presente nelle chiese, nelle pievi, negli oratori ormai abbandonati per motivi socio economici e pertanto potenzialmente passibili di furti o danneggiamenti, nella seconda fase si aggiunse anche la volontà di valorizzare quanto era di fatto un patrimonio del territorio:
l’insieme di tradizioni e usi della devozione popolare ed anche i molteplici aspetti, sociali e storici, in cui erano stati prodotti.
Si articola in sette sezioni:
Sala 1 – Arte e devozioni nel Mugello – La dispersione del patrimonio – Furti e recuperi – Le pievi del Mugello Sala 2 – Le pievi del Mugello Sala 3 – Tabernacoli e processioni. Compagnie e confraternite religiose Sala 4 – Lo studio del pievano Sala 5 – Patronati e committenze Sala 6 – Arredi liturgici e paramenti sacri Sala 7 – Chiese e devozioni nel Mugello
di cui offriamo una breve panoramica delle opere in esse contenute cui si aggiunge un filmato che racconta la provenienza di molti dei reperti.
Non resta che visitarlo e, come tutti i piccoli musei, non sfuggire alla possibilità di osservare tutto con calma, soffermandosi o tornando indietro per riguardare, leggere le didascalie o consultare il Catalogo.
Galleria immagini, cliccare per ingrandire










Articoli correlati:
La pieve di Santa Felicita a Faltona e le opere conservate nel Museo di Vicchio
La pieve di Santa Felicita a Larciano nella valle del Faltona