L’antica via “Faventina” e la “Flaminia minor”

Le tre direttrici principali fra Firenze e Bologna

Le strade di epoca romana fra Arezzo, Firenze e Bologna
Antichi percorsi tra Bologna, Firenze e Arezzo

a cura della Redazione 

Fin dall’epoca etrusca esisteva la necessità di mettere in comunicazione il Valdarno e la Val Padana fino all’importante porto di Spina sull’Adriatico. Con la conquista romana la necessità di rapide comunicazioni transappenniniche divenne essenziale e fin da allora possiamo ipotizzare che esistessero almeno tre vie principali fra Bologna, Fiesole e il guado dove sorgerà Firenze alla metà del I secolo a.C.. Vennero costruite a partire dal II secolo a.C. e sono testimoniate da vari reperti archeologici e da accurati studi topografici e toponomastici, oltre a qualche vaga notizia presente in Tito Livio e Cicerone. Le tre direttrici principali si distribuivano poi in vari rami secondari che raggiungevano diverse località. Da ricordare che all’epoca esisteva Fiesole ma non Firenze e pertanto il tracciato stradale si diramava in varie direzioni verso centri più importanti come … Continua

Quando a Castiglione c’era un lago…

Castiglione della Pescaia, Diaccia Botrona, Casa Rossa Ximenes, Ponti della Badia, Isola Clodia

di Salvina Pizzuoli      

Castiglione della Pescaia, particolare delle architetture medievali

Siamo in Maremma, quella della costa che oggi identifichiamo con belle spiagge, litorale da bandiere blu, mare incontaminato, pineta, pesce fresco e vacanze. Chi potrebbe oggi immaginare che Castiglione della Pescaia con la sua suggestiva struttura di borgo medioevale, arroccato sul mare e circondato da mura e torri sorgesse in tempi lontani su un lago poi colmato dai detriti trasportati dai fiumi e dalle bonifiche? Eppure è già il suo nome che ci racconta parte di quella storia. Chi crede innata la vocazione di essere proteso verso il mare, sbaglia, la vera “peschiera” di Castiglione era legata all’antico lago.

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Discover Tuscany –  Micro history of Tuscany

 

Casentino da scoprire: San Michele Arcangelo a Cetica

a cura della Redazione 

Cetica, San Michele Arcangelo

Una chiesa romanica a tre navate, le due laterali aggiunte successivamente, absidata, forse dotata di una loggia antistante demolita: siamo a Cetica in Casentino.

Superato il passo della Consuma, una bella strada scende verso la valle segnata da vari tributari minori dell’Arno. Si prosegue verso Poppi e ci si immette nella strada che passando per Strada raggiunge poi Cetica, i Bagni di Cetica e quindi il Pratomagno. ...Continua

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Il Passo dell’Ospedalaccio

di Salvina Pizzuoli

Dal Passo del Cerreto un sentiero agevole di circa quaranta minuti ci conduce al Passo dell’Ospedalaccio.

Incuriosisce il dispregiatovo: in effetti il passo era detto in precedenza Passo delle Centocroci e nei pressi era presente uno spitale, di cui non resta traccia visibile, che gli studiosi hanno individuato e riconosciuto in quello medievale di San Lorenzo che accoglieva i numerosi viandanti che se ne servivano lungo la via di transito tra la pianura e la costa. Quando però la viabilità si spostò, seguendo direttive diverse, il luogo fu abbandonato e con esso l’ospitale che forse per il degrado assunse il dispregiativo che ancora oggi designa il luogo.

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Il Pratomagno

Un itinerario in moto prima e a piedi poi: Firenze, Passo della Consuma, Cetica, Croce di Pratomagno

a cura della Redazione che consiglia di ingrandire le immagini cliccandoci sopra

La Croce di Pratomagno

La Toscana è terra versatile e varia, offre paesaggi variegati e mossi comprendendoli un po’ tutti da quello collinare, prevalente, a quello montuoso e marittimo.

Chi in questi giorni di luglio e agosto di estrema calura ha potuto allontanarsi dalla bella e ardente Firenze ha potuto scegliere in base alle proprie preferenze. Quello che qui proponiamo prevede il Pratomagno che, come indica il nome, sul suo vasto cocuzzolo alberga un cuore verde, in questa estate torrida tendente al giallo, circondato più a valle da una fitta corona di faggete. È una lunga dorsale montuosa tra il Casentino e il Valdarno e costringe, come scriveva il Repetti nel suo Dizionario geografico fisico storico della Toscana, l’Arno nel suo corso fin nei pressi di Pontassieve a girargli intorno costituendo … continua

Itineraries in Tuscany – turismo in toscana, itinerari da scoprire

Le Strade Transappenniniche del Granducato di Toscana: ss 63 del passo del Cerreto

Massa – Aulla – Fivizzano – Passo del Cerreto – Reggio Emilia

L’epoca dei Lorena nel Granducato di Toscana fu caratterizzata da una serie di importanti progetti infrastrutturali che cambiarono radicalmente il sistema delle comunicazioni della regione. Le grandi strade transappenniniche rappresentano uno degli esempi più significativi di come la viabilità fosse considerata non solo essenziale per l’economia ma anche per la strategia militare e il progresso sociale.

Nel 1787, gli abitanti di Fivizzano e della valle rivolsero una richiesta a Pietro Leopoldo per la costruzione di una strada carrozzabile che collegasse Pietrasanta e Fivizzano oltre il confine appenninico. In effetti fin dall’epoca romana e medievale esisteva un percorso assai scomodo e difficoltoso che superando il passo del Cerreto congiungeva la pianura Padana al Tirreno, ma già alla fine del Settecento risultava del tutto inadeguato alle nuove esigenze. … continua a leggere Le Strade Transappenniniche del Granducato di Toscana: ss 63 del passo del Cerreto

Cetona nella bella campagna toscana

 

Cetona La fontana di piazza Garibaldi

Cetona accoglie il visitatore con la sua grande piazza, piazza Garibaldi, che caratterizza tutto l’abitato insieme alla torre della Rocca e al Rivellino. La piazza è dedicata all’eroe del risorgimento che soggiornò in una delle abitazioni che ancora oggi viene indicata da una grande piastra in fondo a destra del grande rettangolo che la costituisce: colpisce perchè inattesa in un borgo che può vantare origini etrusche e romane, ma soprattutto medioevali attorno alla sua bella rocca, oggi ridimensionata nelle sue originarie strutture. Stupisce il Rivellino che si staglia circolare, quasi un’appendice anomala, ma gradevole e che abbellisce di non poco il già notevole colpo d’occhio che la bella piazza riserva al visitatore. Lastricata in travertino è luminosa

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Il castello di Sarteano e la leggenda della lupa senese

Sarteano Il castello

Siamo al confine tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, in provincia di Siena.

Una campagna rigogliosa accoglie il visitatore con le sue colline a vigne e olivi in un paesaggio punteggiato da paesi arroccati e turriti. Il castello occupa la sommità della collina, circondato da un ombroso parco con lecci secolari che lo separano dal resto dell’abitato che s’inerpica fino alla sommità lungo strade strette e lastricate, affiancate da bei palazzi e chiese con spazi che si aprono in piazzette suggestive, come quella omonima davanti a San Martino.

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Girellando per Firenze: da via dei Bastioni al lungarno Serristori

di Salvina Pizzuoli

Siamo davanti all’imponente arco sotto il quale s’apriva l’antica Porta San Miniato, l’unica senza torre e munita di un camminamento per il giro di ronda, la cui scala d’accesso è ancora ben visibile a sinistra. Di aspetto trecentesco presenta sulla facciata archetti ciechi pensili in laterizio. Passati sotto l’arco giriamo immediatamente a destra per iniziare la nostra salita lungo via di Belvedere fino al Forte omonimo o di San Giorgio, costeggiando le antiche mura, alte e strette e intervallate da torri quadrate, facenti parte originariamente della seconda cerchia e successivamente incorporate nella terza, quella trecentesca o arnolfiana. La salita è ripida e corre tra le mura e i contrafforti a destra, lato in cui si aprono alcuni spazi erbosi e a olivi, e muri che costeggiano la strada a sinistra. … continua a leggere Girellando per Firenze: da via dei Bastioni al lungarno Serristori

La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: insediamenti umani nella piana da Pistoia a Firenze

di Giovanni Caselli

La romana via Cassia esce da Pistoia per raggiungere la stazione di Hellana, oggi Agliana. Agliana era sicuramente in epoca antica, collegata con la Via Emilia lungo l’attuale via SS25 e anche mediante la SP 24 per Fognano e Fossato. Esistono vie di crinale di origine preistorica che traversano l’Appennino in vari punti collegando la Via Cassia alla Via Emilia. Ricerche archeologiche relativamente recenti, cioè condotte con metodo scientifico non da storici dell’arte, testimoniano che la pianura pistoiese-fiorentina è stata abitata fino dal Mesolitico, da circa 9000 anni fa, quindi da popolazioni neolitiche, da 7000 anni fa e poi continuamente attraverso tutte le fasi preistoriche e storiche in virtù della fertilità del suoli, di facili comunicazioni per vie d’acqua e stradali che mediante una serie di controcrinali consentivano l’attraversamento dell’Appennino collegandosi con la viabilità che poi sarebbe diventata la Via Emilia. La linea di comunicazione pedemontana da Firenze a Pistoia per strade e vie d’acqua è stata, fin dalla più antica preistoria, densamente popolata da genti provenienti in massima parte dalla Pianura Padana.  La civiltà etrusca orientalizzante, raggiunse queste popolazioni per vie marittime e fluviali, sia dall’Adriatico per l’estuario del Marecchia e per la via pedemontana a nord, oppure da Pisa lungo l’Arno e il Bisenzio canalizzati già dall’Età del Bronzo. … conrinua a leggere La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: insediamenti umani nella piana da Pistoia a Firenze