Pieve a Elici

Pieve a Elici

Affacciata sul mare, la Pieve a Elici, domina il paesaggio da un promontorio alla base occidentale del Monte Quiesa, sulla piana di Massarosa e sul lago di Massaciuccoli: “circa 4 miglia a grecale-levante di Viareggio […] mezzo miglio a maestrale dal borgo di Massarosa” scriveva il Repetti nel suo Dizionario storico geografico della Toscana.

Si impone allo sguardo del visitatore per il suo alto campanile appoggiato al lato esterno della navata di sinistra che si conclude con l’abside incorniciata al centro tra i muri delle due navate laterali. … continua a leggere Pieve a Elici

La pieve di Calci

Famosa per la Certosa, Calci sorge nella valle del torrente Zambra già chiamata “Valgraziosa”. Come scriveva il Repetti nel suo “Dizionario” il paese è formato da più borgate sparse a destra e a sinistra del torrente il quale solca la vellecola di Calci ad angolo retto con il fiume Arno, il cui centro era costituito dalla pieve dei santi Giovanni ed Ermolao e aggiungeva che la ricchezza de’ Calcisani consiste nella copiosissima quantità degli ulivi che coprono per ogni dove la valle dello Zambra.

Siamo in una valle ricca di storia e di monumenti che testimoniano quanto questo territorio alle pendici del Monte Pisano fosse nell’antichità attraversato e percorso e scelto come insediamento da parte dei vari popoli che vi si sono succeduti. … Continua a leggere   La pieve di Calci

S. Jacopo a Lupeta

di Salvina Pizzuoli 

San Iacopo a Lupeta

Siamo a un chilometro circa da Vico Pisano, sulla strada per Buti verso Lupeta il cui toponimo si lega presumibilmente all’uso, in età antica, di zoonimi legati agli animali che vivevano o venivano allevati in un determinato territorio. Lo storico Repetti così indica la località nel suo Dizionario:

LUPETA nel Val d’Arno Pisano. – Casale che diede il nome a due antichi monasteri, di cui restano tuttora le chiese con qualche annesso. … Continua    S. Jacopo a Lupeta

Nella val di Merse: una spada nella roccia e l’eremo di Montesiepi

Eremo di Montesiepi, la spada nella roccia

Come potrebbe la spada nella roccia di Montesiepi non richiamarne un’altra, quella mai vista ma conosciuta negli scritti che l’hanno immortalata e relativi alla leggenda di Re Artù, alla Tavola rotonda e al Santo Graal? Ma la spada di Montesiepi è lì protetta da una teca e, da recenti studi, pare proprio sia autentica, coeva all’ epoca in cui visse il santo. E non solo. Un’ elegante costruzione romanica, dall’enigmatica forma circolare, inusuale per il periodo storico che la data, fu costruita attorno ad essa: l’eremo di Montesiepi. … Continua a leggere Nella val di Merse: una spada nella roccia e l’eremo di Montesiepi

The sword in the stone in Tuscany

 

Sant’Antimo tra leggenda e mistero (seconda parte)

di Salvina Pizzuoli

L’abbazia sullo sfondo della collina

L’atmosfera e lo spirito che aleggiano intorno alle pievi, le badie, i castelli da sempre incantano chi s’immerge nel passato che le antiche pietre raccontano.

E pietre e acque e valli e colli e luce e colori tutto contribuisce ancora oggi a creare nel visitatore una vibrazione consonante con il paesaggio in cui quell’antica struttura si colloca: ancora figli del medioevo respiriamo il nascosto motivo che ne ispirò la costruzione lì e non altrove. …Continua

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L’abbazia di Sant’Antimo (parte prima)

ovvero un gioiello dell’architettura romanica in val di Starcia tra le crete senesi

di Salvina Pizzuoli 

L’abbazia di Sant’Antimo

A Sant’Antimo occorre andarci, non ci si può passare per caso o capitarci: bisogna prima arrivare a Montalcino e poi scendere nella conca che accoglie l’abbazia tra colli verdeggianti che l’autunno colora col giallo oro dei pampini e i rossi delle foglie caduche, dipingendone i declivi. La natura fa da cornice splendida insieme agli olivi centenari, …Continua

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La chiesa di Santa Maria e San Niccolò a Spugnole

Siamo sulla via Bolognese all’altezza di Tagliaferro, direzione Firenze /San Piero: giriamo a sinistra per una strada che le indicazioni danno per Spugnole e Trebbio.

Santa Maria e San Niccolò a Spugnole

Il tracciato, in massima parte sterrato, conduce al castello del Trebbio, importante complesso che testimonia la presenza medicea nel territorio e, molto prima, dopo circa un chilometro,  alla chiesa di Spugnole.

La chiesa faceva parte di un agglomerato dipendente da un castello appartenuto ad un ramo degli Ubaldini distrutto da Castruccio Castracani ma ricostruito dal Comune fiorentino nel 1324. …

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Donne e castelli…delitti e congiure

L’antica via “Faventina” e la “Flaminia minor”

La pieve di San Cresci a Macioli e i “Motti” del pievano Arlotto

 

La pieve di San Cresci a Macioli

Siamo a Pratolino, a pochi chilometri da Firenze, famoso per il suo splendido Parco mediceo. Si devia a destra dalla Bolognese prima di scendere verso Vaglia con  direzione Bivigliano e si gira alla prima a sinistra, via di Macioli. Percorsa tutta la strada, in un’ampia radura si eleva la pieve anticamente detta San Cresci in Albino o a Carza, il torrente che scorre a valle.

San Cresci a Macioli è un’antica pieve documentata sin dal 926. Più tarda la sua bella torre campanaria che un’iscrizione alla base data 1279. Intorno al 1460 il pievano Arlotto intraprese gli interventi più massicci di restauro, iniziati già in precedenza, terminati intorno al 1466 che avrebbero reso l’attuale pieve più alta rispetto all’originaria datata intorno al VI secolo. ….Continua a leggere  La pieve di San Cresci a Macioli e i “Motti” del pievano Arlotto

Vedi anche: Itinerari e paesaggi di Toscana

Tra le pievi romaniche in Mugello: Santa Maria a Fagna

A pochi chilometri da Scarperia, la bella pieve

Santa Maria a Fagna
Santa Maria a Fagna

in posizione sopraelevata colpisce il visitatore con la sua chiara facciata e la struttura architettonica, anche del quadrato campanile, che non appartengono allo stile romanico: le prime documentazioni la menzionano nel 1085 e nel 1170 quando diviene Collegiata, ma i rimaneggiamenti subiti ne hanno modificato l’aspetto … Continua 

Nella val di Merse: il chiostro di Santa Mustiola a Torri

Uno stretto viale alberato con due filari di cipressi accoglie il visitatore che sale verso la sommità della collina dove sorge Torri. Il piccolo centro si apre con una porta ad arco che immette in uno slargo che si ricongiunge a se stesso per una stradicciola circolare che segna il percorso dell’antica cerchia muraria. In un primo momento non è facile individuare l’ubicazione della chiesa di Santa Mustiola che occupa con il suo lato meridionale il margine a destra di un corridoio al quale si accede da un una volta ad arco. È evidente che il borgo si sia sviluppato attorno alla sua abbazia. Sì, perché si trattava di un’abbazia che conserva oggi solo la chiesa e al suo interno uno splendido chiostro …Continua    Nella val di Merse: il chiostro di Santa Mustiola a Torri