La “risciacquatura dei panni in Arno”: Manzoni a Firenze nell’estate del 1827

di Michele Chini      

Palazzo Gianfigliazzi Bonaparte in Lungarno Corsini
Palazzo Gianfigliazzi Bonaparte in Lungarno Corsini (foto Chini)

Palazzo Gianfigliazzi Bonaparte, al numero 4 di Lungarno Corsini, costituisce il nucleo più importante delle numerose case appartenute all’omonima famiglia fino alla fine del Settecento. Sull’elegante edificio coronato da un’ampia loggia, dal 1427 nel corso dei secoli furono eseguite numerose ristrutturazioni. Nel 1818 con l’estinzione dei Gianfigliazzi, il Palazzo venne destinato ad albergo, con la denominazione ‘Hotel delle Quattro Nazioni’, e gestito da Madame Fanny Hombert. Qui furono ospiti personaggi illustri tra i quali, continua a leggere    La “risciacquatura dei panni in Arno”: Manzoni a Firenze nell’estate del 1827

Il quartiere di Santa Croce-1949

di Paola Capitani   Loggia_del_pesce_in_p._dei_ciompi,_tondo_07

                                                                                                    Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà il coraggio      

Pericle

La casa dove traslocammo nel 1949 si trovava nel quartiere di Santa Croce, vicino alla Piazza detta delle “rovine”, e in quella che oggi si chiama Piazza dei Ciompi. La zona era stata bombardata e poche erano le costruzioni rimaste a testimoniare lo storico quartiere di Pratolini. …

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C’è un ponte in Garfagnana

Le leggende sul ponte a Ghifenti o della Maddalena, detto del Diavolo 

Il ponte della Maddalena, detto del Diavolo
Il ponte della Maddalena, detto del Diavolo

Posa su 4 piloni con tre arcate a sesto acuto e con angusta carreggiata. L’arco di mezzo sporge acutissimo, e costituisce una parabola, la di cui corda oltrepassa 100 braccia. La Lima un miglio innanzi di sposarsi al Serchio, entra nel territorio di questa Com. lungo la strada provinciale di Garfagnana, là dove il fiume passa sotto il ponte di Ghifenti che dal vicino villaggio (ad confluentem) ebbe nome”

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I sigilli dei documenti medievali

di Luisa Di Tolla       

Bolla papale Sigillo pendente
Bolla papale Sigillo pendenteimmagine originale

Molto spesso negli archivi e nei musei trova ospitalità una forma particolare di bene culturale: il sigillo. Tutti ne hanno visto almeno uno, sicuramente quello di metallo messo a garanzia di un prodotto alimentare, tutti hanno una minima idea di cosa sia, dato che il termine fa subito venire in mente il concetto di chiudere qualcosa per preservarne l’integrità.

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La Firenze di metà Ottocento “ricostruita” con i dipinti di Borbottoni

Visto l’interesse suscitato nei nostri lettori riproponiamo  l’articolo e l’interessante video

Pianta di firenze - Map of Florence 1864
Pianta di Firenze – Map of Florence 1864

che ricostruisce virtualmente angoli della città sovrapponendo ai documenti fotografici di oggi le immagini della Firenze dei dipinti di Fabio Borbottoni.

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L’antica Etruria rappresentata nella Tavola Peutingeriana

Antiche località dai toponimi riconoscibili o sconosciuti:

Taberna Frigida (Massa), Pisis (Pisa), Vadis Volateris (Vada), Florentia Tuscorum (Firenze) Senis (Siena),  Adretio (Arezzo) …

a cura della Redazione

Fig.1 Parte della Tabula Peutingeriana raffigurante l'Italia centrale, in basso a sinistra una parte della Sardegna e della Corsica
Fig.1 Parte della Tabula Peutingeriana raffigurante l’Italia centrale, in basso a sinistra una parte della Sardegna e della Corsica

Per ingrandire l’immagine ed evidenziare i particolari clicca qui 

Tra le carte geografiche dell’antichità che rispettavano le basi teoriche sulla forma, le dimensioni e la distribuzione delle terre e delle acque operata dai Greci, merita una particolare menzione la famosa Tabula Peutingeriana (prende il nome da Konrad Peutinger, un antiquario di Augusta che … continua a leggere

La torre degli Amidei

Torri e amori, delitti e potere a Firenze nel XIII secolo

di Salvina Pizzuoli  

La torre degli Amidei, particolare della facciata
La torre degli Amidei, particolare della facciata

In Por Santa Maria si fa notare per la sua altezza sopra le case e la fiera eleganza: è la torre degli Amidei, potente famiglia fiorentina i cui membri erano Capo di Ponte, come lo era la loro torre a difesa della città dalla parte dell’Arno e da una porta, Por Santa Maria, inglobata poi nella cerchia antica e da cui la strada aveva ripreso il nome. La torre oggi si presenta al visitatore elevata rispetto agli altri palazzi che la stringono e la fiancheggiano, ma sicuramente doveva essere più alta ai tempi della sua edificazione, ribassata per effetto delle “scapotizzature” che gli Ordinamenti di giustizia ispirati da Giano della Bella nella seconda metà del Duecento avevano imposto … continua

History of Tuscany

Quando a Castiglione c’era un lago…

Castiglione della Pescaia, Diaccia Botrona, Casa Rossa Ximenes, Ponti della Badia, Isola Clodia

di Salvina Pizzuoli      

Castiglione della Pescaia, particolare delle architetture medievali
Castiglione della Pescaia, particolare delle architetture medievali

Siamo in Maremma, quella della costa che oggi identifichiamo con belle spiagge, litorale da bandiere blu, mare incontaminato, pineta, pesce fresco e vacanze. Chi potrebbe oggi immaginare che Castiglione della Pescaia con la sua suggestiva struttura di borgo medioevale, arroccato sul mare e circondato da mura e torri sorgesse in tempi lontani su un lago poi colmato dai detriti trasportati dai fiumi e dalle bonifiche? Eppure è già il suo nome che ci racconta parte di quella storia. Chi crede innata la vocazione di essere proteso verso il mare, sbaglia, la vera “peschiera” di Castiglione era legata all’antico lago. …continua

Discover Tuscany –  Micro history of Tuscany

 

Microstoria in cucina: il pane toscano e la pappa al pomodoro

a cura della Redazione

Caratteristica del pane toscano siglato DOP è di essere senza sale, con crosta croccante, mollica morbida ma consistente, costituito di tre soli ingredienti: lievito madre o pasta acida, acqua, farina di grano tenero tipo contenente il germe di grano, .

Pane toscano
Pane toscano

Attestazioni storiche di un uso antico del pane “sciocco”, cioè senza sale, risalgono al Cinquecento mentre dal Settecento risulta documentato l’uso del lievito naturale detto in Toscana “formento” costituito da pasta inacidita conservata nella madia insieme alla farina. Meno storici, ma tramandati, sono i richiami al mancato uso del sale legati alla guerra tra Firenze e Pisa ( XII secolo) che avrebbe impedito l’arrivo del prezioso elemento nell’entroterra o l’alto costo del medesimo perché gravato di gabelle doganali. Di certo c’è che il pane sciocco si sposa bene con i sapori forti del companatico toscano e si presta alla creazione di piatti legati alla tradizione e che hanno nel pane l’ingrediente fondamentale.

Come non ricordare il simpatico motivetto intitolato Viva la pappa con il pomodoro che la Pavone cantava nello sceneggiato del 1964 con le musiche di Nino Rota e la regia di Lina Wertmuller, …continua

Microstoria in cucina: osterie, strade, mangiari a Firenze nel XV secolo Prima parte

Microstoria in cucina: osterie, strade, antichi mangiari a Firenze nel XV secolo – Seconda parte

Microstoria in cucina: l’acqua cotta e la Maremma toscana

Microstoria in cucina: la farina neccia e la toscana dell’Appennino