di Salvina Pizzuoli

Siamo lungo il litorale toscano e precisamente, come lo colloca geograficamente il Repetti, tra il promontorio o capo della Troia ed il castello di Castiglion della Pescaia.
Siamo in Maremma a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia: a sinistra un ampio e lungo litorale sabbioso, davanti a noi un mare limpido e trasparente, a destra uno sperone di roccia proteso sul mare e in alto, sospesa tra cielo e acque, una torre circondata da un recinto irregolare in muratura, l’antica torre d’avvistamento, la torre delle Rocchette.
È un castelletto ridotto ad una torre guardacoste sebbene da essa prendesse il nome una distrutta chiesa plebana, siccome lo prende tuttora un piccolo padule detto del Pian di Rocca. Così la descrizione del Repetti nel suo Dizionario dove ha fotografato geograficamente e storicamente paesi e borghi e città della Toscana, senza tralasciare neanche il più piccolo agglomerato.
Coloro che hanno scelto per le bellezze paesaggistiche e per il mare limpidissimo questo scorcio di Toscana, da questa descrizione hanno ben compreso la località e la torre a cui lo storico ottocentesco faceva riferimento. L’antico padule è oggi una piana fertilissima che dà splendidi e saporiti frutti ai suoi abitanti e ai molti villeggianti nella stagione estiva.

La prima documentazione storica risale al 1188 quando se ne fa menzione in una Bolla del pontefice Clemente III spedita al Vescovo Gualfredo di Grosseto ma è nel XV secolo all’occasione cioè della guerra fra la Repubblica Fiorentina e il re Alfonso d’Aragona, spiega Repetti, che la torre assurge alle cronache in quanto re Alfonso ne fece dono nel 1460, insieme al distretto di Castiglione e l’isola del Giglio, ad Antonio Piccolomini d’Aragona, un suo discendente nella metà del XVI secolo vendette i territori citati a donna Eleonora di Toledo la bellissima moglie di Cosimo I de’ Medici.
Se guardiamo gli antichi disegni che la raffigurano, la torre appare molto simile a quanto ne rimane oggi, proprietà privata, restaurata e conservata dagli attuali proprietari: nel XVIII secolo era descritta a pianta quadrata, circondata da un recinto murario assai irregolare, dotato di una piccola loggia che si affaccia sul mare. Al suo interno alloggiava quartieri per il castellano e il cannoniere.
Oggi possiamo ammirarla tra il blu delle acque, il grigio delle rocce e il verde della macchia.


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