Nella vallecola del torrente Marina tra pievi, castelli e antiche strade

di SalvinaPizzuoli

Siamo in Val di Marina che prende il nome dal torrente omonimo. Per dirla con il Repetti, l’autorevole storico ottocentesco autore del Dizionario geografico fisico storico della Toscana dove non manca neanche il più piccolo borgo ma vi sono tutti documentati e situati geograficamente, “ha il monte Morello al suo levante e quello della Calvana a ponente”. Nella descrizione relativa alla Comunità di Calenzano si soffermava sulle caratteristiche geografico fisiche del territorio e ne indicava le due fiumane che l’attraversano, i cui nomi paiono quasi il gioco di chi nel lontano passato glieli aveva attribuiti e la cui origine si perde nei sedimenti del tempo

MARINA e MARINELLA, ossia VAL DI MARINA nel Val d'Arno sotto Firenze. Piccola vallecola che prese il nome da due fiumane, le quali scaturiscono dal monte delle Croci. [...]

Siamo in Val di Marina che prende il nome dal torrente omonimo. Per dirla con il Repetti, l’autorevole storico ottocentesco autore del Dizionario geografico fisico storico della Toscana dove non manca neanche il più piccolo borgo ma vi sono tutti documentati e situati geograficamente, “ha il monte Morello al suo levante e quello della Calvana a ponente”. Nella descrizione relativa alla Comunità di Calenzano si soffermava sulle caratteristiche geografico fisiche del territorio e ne indicava le due fiumane che l’attraversano, i cui nomi paiono quasi il gioco di chi nel lontano passato glieli aveva attribuiti e la cui origine si perde nei sedimenti del tempo

MARINA e MARINELLA, ossia VAL DI MARINA nel Val d’Arno sotto Firenze. Piccola vallecola che prese il nome da due fiumane, le quali scaturiscono dal monte delle Croci. […]

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Strade e palazzi storici di Firenze

Frenze piazza Santa Trinita, palazzo Bartolini Salimbeni, la facciata

Girellando per le strade di Firenze:

Palazzo Bartolini Salimbeni a Firenze

I colori della città: le pietre di Firenze

Il quartiere di Santa Croce-1949

Amerigo Vespucci tra i “visacci”

Finestre, portoni, palazzi, simboli e architetture fiorentine

La Torre degli Amidei

Chiassi chiassuoli e vicoli di Firenze (prima parte)

Chiassi chiassuoli e vicoli di Firenze (seconda parte)

Chiassi chiassuoli e vicoli a Firenze (parte terza)

Boboli com’era (Prima Parte)

Boboli com’era (Seconda Parte)

In giro per Boboli

Firenze: porte e postierle (prima parte)

Firenze: porte e postierle (seconda parte)

Odonomastica delle strade di Firenze

La famiglia Lavison e il palazzo in Piazza della Signoria

Girellando per le vie del centro di Firenze: da via dell’Agnolo a via de’ Pepi

Girellando per le vie del centro di Firenze: da via dell’Isola delle Stinche a piazza San Firenze

Girellando per le vie del centro di Firenze: da via della Condotta a Orsanmichele

Girellando per le vie del centro di Firenze: da via di Calimala a piazza de’ Salterelli

Santa Maria Novella a Firenze: storia di un’antichissima spezieria

A Firenze : Villa Fabbricotti e il suo parco

Il parco Stibbert a Firenze

Galleria foto del Parco Stibbert

Il Pantheon degli Etruschi

Le divinità etrusche

Livio definiva il popolo di Veio di gran lunga il più religioso  eo magis dedita religionibus, quod excelleret arte colendi eas (Ab Urbe condita, V, 1). Gli Etruschi furono sicuramente tra i popoli italici i primi a costruire un’immagine antropomorfa degli dei, probabilmente influenzati dai contatti con il mondo greco.

Il loro Pantheon era presente nel cielo, nel mare, nella terra e sottoterra come risulta nel fegato di Piacenza, dove sono iscritte le divinità entro sedici caselle; gli Etruschi suddividevano il cielo in sedici regioni dentro le quali abitavano gruppi di divinità.   … continua a leggere    Il Pantheon degli Etruschi

 

Ex Fabbrica esplosivi Nobel

Archeologia industriale in provincia di Firenze

Nel comune di Signa verso il confine con il territorio di Carmignano e a alcune centinaia di metri da Comeana, in un folto bosco situato alla confluenza dell’Ombrone pistoiese con l’Arno si possono scorgere fra la vegetazione un centinaio di edifici di varia grandezza ormai in gran parte diroccati. Alcuni ruderi somigliano a edifici industriali, altri sembrano appartenere all’architettura militare, e sono visibili le garitte per le sentinelle lungo l’Ombrone: è ciò che resta dell’imponente struttura industriale della vecchia fabbrica di esplosivi della Società Alfred Nobel.

La struttura sorse nel 1913 e il luogo fu scelto per la sua particolare ubicazione:  … Continua    Ex Fabbrica esplosivi Nobel

Vino e vendemmia nella Toscana del Medioevo

di Alessandro Ferrini

E perché meno ammiri la parola

 guarda il calor del sol che si fa vino,

giunto all’ omor che da la vite colà’ (Purg. XXV, 76-78)

Nella celebre terzina Dante descrive il vino come sintesi del calore del sole e della linfa prodotta dalla vite paragonando questo processo a quello che trasforma un essere vivente in creatura umana grazie all’intervento divino che v’infonde l’anima.

Libagione con vino rosso (Tacuina Sanitatis, XIV secolo)

Le concezioni mediche del mondo antico riprese nel medioevo attribuivano al vino indiscusse qualità salutari, fino a ritenerlo esso stesso un farmaco. Pier de’ Crescensi (1233 – 1320), uno dei più celebri agronomi del medioevo, studioso di filosofia e medicina scrive nel suo Trattato che “il vino dà buon nutrimento e rende sanità al corpo … conforta la virtù digestiva così nello stomaco come nel fegato … si converte in naturale e mondissimo sangue … fa dimenticare tristezza e angoscia … è dunque conveniente ad ogni età”.    …  continua a leggere    Vino e vendemmia nella Toscana del Medioevo

L’eremo di San Leonardo al Lago

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Percorriamo la SP 101 che lasciamo al bivio per l’Osteriaccia e proseguiamo per una strada sterrata ma dal piano carrozzabile. Siamo dentro un bosco di lecci e querce e il luogo sa di solitario e isolato, ancora oggi, con la strada che sale per poi terminare davanti alla parete laterale, altissima, della chiesa romanico-gotica di San Leonardo, il più antico eremo dei cinque eremi medievali del senese. Siamo a circa dieci chilometri da Siena sopra il piano dell’antico lago Verano, sul fianco orientale della collina di Montecagnano, in mezzo a rilievi selvosi tanto che era indicato con il nome di eremo di Selva del lago ed era parte della pieve di Santa Colomba, un piccolo centro nella piana. Il lago Verano fu prosciugato nel XVIII secolo perché malsano ad opera del granduca Pietro Leopoldo è oggi completamente coltivato. … continua a leggere    L’eremo di San Leonardo al Lago

Storia del paesaggio toscano

Ambrogio Lorenzetti – Il Buongoverno (particolare)

Articoli dedicati:

La genesi del paesaggio classico (prima parte)

La genesi del paesaggio classico (seconda parte)

La genesi del paesaggio classico (terza parte)

La genesi del paesaggio classico (quarta parte)

La genesi del paesaggio classico (quinta parte)

Il paesaggio toscano: le case coloniche

Il paesaggio agrario nella Toscana del Medioevo

La casa colonica di collina: il Chianti e il Valdarno Superiore

Galleria foto: case coloniche delle colline Toscane

Alcune tipologie di capanne della Toscana rurale: capanna cilindro-conica

Alcune tipologie di capanne della Toscana rurale: capanna quadrangolare e capanna maremmana

Giganti di Toscana