di Oreste Verrini
Dieci tappe che uniranno Pontremoli a Lucca ripercorrendo l’antica via del Volto Santo, una variante della via Francigena, utilizzata nel passato per sfuggire le zone malariche della costa e per rendere omaggio alla statua lignea del Volto Santo. Dieci tappe che ci porteranno ad attraversare la Lunigiana prima e la Garfagnana poi, passando per antiche mulattiere, borghi perfettamente conservati in una terra ricca di storia e di tradizioni.
INTRODUZIONE
“Sera, quasi notte.
È una sera di settembre, una di quelle sere nelle quali ti accorgi che l’estate è finita davvero. Non c’è nessuno per le strade, i bar sono semivuoti e non si sente quasi più il rumore degli insetti notturni. Ci troviamo a Bagnone; passeggiamo per le stradine che non abbiamo mai visto davvero, nonostante, si abiti abbastanza vicino. Il borgo è molto bello e visto a quell’ora lo è ancora di più. Il buio uniforma e nasconde bene alcune brutture che la luce metterebbe in evidenza.

Ad un certo punto, ai lati della strada, vediamo un cartello che riporta, sopra uno sfondo marrone: Via del Volto Santo.
La domanda arriva immediatamente – Che Via è? –
Ma, a parte capire che si tratta di una Via storica che permette di ripercorre un qualche itinerario, non sappiamo rispondere. La curiosità è forte e il non sapere alimenta le ipotesi e ammanta tutto di maggior mistero. Così, non appena giunti a casa, ci precipitiamo a cercare maggiori informazioni. E da li, da quella sera e da quella domanda, inizia il nostro progetto. Ripercorrere questa via, che poi scopriremo essere una variante della più celeberrima Via Francigena, che da Pontremoli, passando per la Lunigiana interna e poi per la Garfagnana, toccando borghi e luoghi di innegabile bellezza, permette di raggiungere Lucca.”
Così è iniziata la nostra avventura e così inizia la guida “La Via del Volto Santo –Lunigiana e Garfagnana a piedi”. Da una semplice domanda, da una curiosità, è nato un progetto che ancora oggi spinge i nostri passi e le nostre azioni. Da una domanda ne sono nate molte altre; ci chiediamo cosa sia il Volto Santo e scopriamo che si tratta di una statua lignea conservata nel duomo di San Martino a Lucca, la cui storia affonda le radici nella leggenda. Si racconta infatti che Nicodemo, colui che, aiutato da Giuseppe d’Arimatea, depose Gesù nel sepolcro, scolpi in ricordo di quei momenti la statua ma, mentre il busto fu opera sua, la testa venne scolpita da un gruppo di angeli mentre egli dormiva. Durante il periodo delle persecuzioni la scultura venne nascosta fintantoché il vescovo Gualfredo non decise di affidarne il destino alla provvidenza: pose infatti il Volto Santo su una nave lasciando che fossero le onde a decretarne il futuro. Dopo una lunga navigazione la nave raggiunse il porto di Luni e qui fu raggiunta dal vescovo Giovanni di Lucca, avvisato in sonno da un angelo. Contesa dalle due città alla fine la scultura prese la strada di Lucca, secondo una leggenda, letteralmente, perché, posta su un carro trainato da buoi, questi si diressero senza esitazioni verso la città toscana. Secondo un’altra leggenda invece gli abitanti di Luni, per liberare il Volto Santo, ricevettero in cambio un’ampolla il sangue di Cristo.
Ci chiediamo perché il Cristo sia tunicato e ci spiegano che la tunica o colobium (dal greco “Kolobium”, appunto tunica senza maniche o maniche corte) era un indumento usato dai primi monaci cristiani e la raffigurazione con gli occhi aperti e volto privo di espressione di dolore nasce da una tradizione diffusa nel VI secolo e definita del cristo “trionfante”.
Infine cerchiamo di ricostruire la storia delle due zone attraversate dalla via, la Lunigiana e la Garfagnana. Terre abitate fin dagli albori della storia dell’uomo, che sulle Alpi Apuane trovava rifugio e ricovero. Terre delle Statue Stele e della enigmatica e poco conosciuta civiltà che le scolpì attribuendogli messaggi ancora oggi avvolti nel mistero. Da sempre terre di collegamento tra la pianura padana e il mare le due regioni, crocevia di popoli e persone, hanno goduto ma anche sofferto di questa invidiata posizione.
Le domande non sono finite, ogni risposta ne portava delle altre, ogni luogo visitato, ogni borgo attraversato ci spingevano ad approfondire; così abbiamo cominciato a chiedere alle persone che incontravamo sul percorso che ci raccontassero dei luoghi attraversati, di quegli aspetti meno noti ma degni della stessa attenzione di quelli più conosciuti così che noi, moderni e dilettanti cronisti, potessimo riportare queste notizie ad un pubblico più vasto. Con l’intendo di far conoscere queste terre, ricche di storia, di tradizione, con misteri irrisolti e di difficile interpretazione. Con paesaggi invidiabili, una natura ricca e preponderante, la Lunigiana e la Garfagnana godono della presenza contemporanea degli Appennini sulla linea nord ovest – sud est e delle Alpi Apuane nella parte sud – sud ovest. Presenze che rendono unica la conformazione, la flora e la fauna di questi territori.

Elenco Articoli di prossima pubblicazione, ciascuno dedicato a una tappa dell’affascinante percorso:
Le tappe non presentano difficoltà oggettive e possono essere affrontate da chiunque abbia una buona attitudine a camminare e un discreto allenamento.
Tappa 1 Pontremoli – Lusignana: Km 18 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 7 h
Tappa 2 Lusignana – Bagnone: Km 14 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 7 h
Tappa 3 Bagnone – Monti: Km 22 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 8 h
Tappa 4 Monti – Fivizzano: Km 17 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 6 h
Tappa 5 Fivizzano – Argegna: Km 26 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 8 h
Tappa 6 Argegna – Piazza Al Serchio: Km 11 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 5 h
Tappa 7 P.za Al Serchio – Castelnuovo Garf.: Km 21- Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 8 h
Tappa 8 Castelnuovo Garfagnana – Barga: Km 27 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 9 h
Tappa 9 Barga – Borgo a Mozzano: Km 21 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 8 h
Tappa 10 Borgo a Mozzano – Lucca: Km 28 – Difficoltà: E – Tempo medio di percorrenza: 9 h
Sito dedicato: www.viadelvoltosanto.it