e Monte Amiata

Il paese, in provincia di Siena, è situato sul fianco nord orientale del monte Amiata, in alto sopra il tracciato della via Francigena lungo la sottostante valle del Paglia; sorse in epoca alto medievale attorno alla bella abbazia da cui prende il nome. L’abbazia fu costruita nel 745 sotto il regno del longobardo re Rachis e divenne una delle più ricche della Toscana. Fu prima Benedettina, poi Camaldolese e infine Cistercense dal 1228 fino alla sua chiusura decretata dal granduca Leopoldo I nel 1782.
Il termine abbazia deriva dal latino tardo abbatia da abbas (abbatis) abate. Indicava propriamente la comunità dei religiosi e la dignità dell’abate. In toponomastica il termine è connesso alla località sorta intorno all’edificio ecclesiastico.
Monte Amiata.
Monte della Toscana meridionale; sorge isolato tra le valli dell’Orcia, del Fiora e del Paglia ed è formato da un cono vulcanico. Nella zona di adesione, tra i prodotti vulcanici ed i sottostanti terreni sedimentari, emergono numerose sorgenti che hanno favorito la nascita di diversi centri: Abbadia San Salvatore, Pian Castagnaio, Arcidosso, Castel del Piano. Ma il M. Amiata è noto soprattutto per le miniere di solfuro di mercurio (cinabro) già sfruttate in epoca etrusca (la lavorazione moderna risale al 1860); le miniere più importanti sono quelle di Abbadia San Salvatore.
L’oronimo riflette una formazione ad meata dal latino meatus ‘corso, via, passaggio’, poiché il M. Amiata è al confine» tra le province di Siena e di Grosseto. Il nome si confronta ad esempio con Amiate, toponimo presso Massa Pisana, che nell’anno 1260 è Admiata, probabile forma notarile, presunto genitivo di admeata inteso come femminile singolare. (Dizionario Toponimi Italiani, UTET, 1990)
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