
Coreglia Antelminelli un antico borgo in Garfagnana


di Salvina Pizzuoli

La fortezza delle Verrucole si staglia nitida sullo sfondo del cielo e della valle che pare chiusa davanti agli occhi del viaggiatore con le sue mura merlate e il suo mastio, lì a pochi chilometri da San Romano in Garfagnana sulla riva sinistra del fiume Serchio: la rocca e il suo circuito di mura più in alto rispetto al borgo omonimo, un borgo munito perché in tempi lontani era porta d’ingresso alla Alta val di Serchio e quindi importante punto strategico di passaggio.
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Le leggende sul ponte a Ghifenti o della Maddalena, detto del Diavolo

“Posa su 4 piloni con tre arcate a sesto acuto e con angusta carreggiata. L’arco di mezzo sporge acutissimo, e costituisce una parabola, la di cui corda oltrepassa 100 braccia. La Lima un miglio innanzi di sposarsi al Serchio, entra nel territorio di questa Com. lungo la strada provinciale di Garfagnana, là dove il fiume passa sotto il ponte di Ghifenti che dal vicino villaggio (ad confluentem) ebbe nome”

Siamo al confine tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, in provincia di Siena.
Una campagna rigogliosa accoglie il visitatore con le sue colline a vigne e olivi in un paesaggio punteggiato da paesi arroccati e turriti. Il castello occupa la sommità della collina, circondato da un ombroso parco con lecci secolari che lo separano dal resto dell’abitato che s’inerpica fino alla sommità lungo strade strette e lastricate, affiancate da bei palazzi e chiese con spazi che si aprono in piazzette suggestive, come quella omonima davanti a San Martino.
…continua a leggere Il castello di Sarteano e la leggenda della lupa senese
Palazzo Altoviti e il mistero del vero volto di Vespucci.
di Salvina Pizzuoli

Borgo degli Albizi porta il nome e conserva palazzi appartenuti a questa antica famiglia. Tra i tanti uno è conosciuto come “palazzo dei visacci” così soprannominato dal popolo fiorentino.
La lunga storia del palazzo annovera vari proprietari a partire da Rinaldo degli Albizi fino a Giovanni Altoviti; a Baccio Valori, esponente dell’Accademia del Disegno e bibliotecario della Laurenziana si devono, nel tardo Cinquecento, una serie di ampliamenti e rifacimenti con il probabile apporto di Giovanni Caccini cui si attribuiscono le quindici erme di “uomini scienziati” che ornano la facciata e alle quali si deve il nomignolo. …continua a leggere
di Salvina Pizzuoli
Ogni città si configura per la sua storia, per la sua posizione geografica, per il territorio e il paesaggio naturale in cui si inserisce. Sono questi aspetti che le conferisco un carattere; la rendono infatti unica e riconoscibile nelle sue forme. Non per ultima, c’è una componente che la caratterizza in maniera visibile, quella che scaturisce ….
continua a leggere I colori della città: le pietre di Firenze
di Salvina Pizzuoli
Ogni città si configura per la sua storia, per la sua posizione geografica, per il territorio e il paesaggio naturale in cui si inserisce. Sono questi aspetti che le conferisco un carattere; la rendono infatti unica e riconoscibile nelle sue forme. Non per ultima, c’è una componente che la caratterizza in maniera visibile, quella che scaturisce ….
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Siamo al confine tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, in provincia di Siena.

Una campagna rigogliosa accoglie il visitatore con le sue colline a vigne e olivi in un paesaggio punteggiato da paesi arroccati e turriti. Il castello occupa la sommità della collina, circondato da un ombroso parco con lecci secolari che lo separano dal resto dell’abitato che s’inerpica fino alla sommità lungo strade strette e lastricate, affiancate da bei palazzi e chiese con spazi che si aprono in piazzette suggestive, come quella omonima davanti a San Martino.
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In posizione suggestiva, arroccata tra boschi di castagno e terrazzamenti a vigneti, sullo sfondo del monte Giovo e del Rondinaio, a circa 600 metri di altitudine, vanta un’antichissima origine. Oggi è luogo di villeggiatura: siamo nella media valle del Serchio in provincia di Lucca, in un territorio cui fanno corona le Alpi Apuane e l´Appennino tosco-emiliano.
Fu un antico castello, sulle cui fondamenta sorge ancora circondata dalle mura della roccaforte, di cui mostra i resti delle fortificazioni volute da quel Castruccio Castracani che la cinse d’assedio contro i Guelfi. Feudo prima dei Rolaldinghi ne conserva l’antica torre, poi campanile della chiesa di San Michele.
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di Salvina Pizzuoli

La fortezza delle Verrucole si staglia nitida sullo sfondo del cielo e della valle che pare chiusa davanti agli occhi del viaggiatore con le sue mura merlate e il suo mastio, lì a pochi chilometri da San Romano in Garfagnana sulla riva sinistra del fiume Serchio: la rocca e il suo circuito di mura più in alto rispetto al borgo omonimo, un borgo munito perché in tempi lontani era porta d’ingresso alla Alta val di Serchio e quindi importante punto strategico di passaggio. … continua leggere La fortezza delle Verrucole in Garfagnana