Manoscritto dell’Itinerarium Sigerici

Eletto arcivescovo di Canterbury nel 989 Sigierico nel 990 intraprese il viaggio verso Roma per ricevere il pallium, il mantello onorifico, dalle mani del pontefice Giovanni XV. Quello che definiamo Itinerarium Sigierici non è altro che il diario di viaggio che Sigerico fece redigere da uno scrivano del suo seguito. Il testo riporta con minuziosa precisione le tappe del percorso di ritorno da Roma fino a Calais con i vari luoghi di sosta, 78 per l’esattezza, nelle mansiones (o submansiones come lui le definisce) e ha rappresentato e rappresenta un documento di eccezionale importanza per ricostruire il tracciato dell’intera Via Francigena nell’alto medioevo. Tra le78 submansiones figurano infatti città e borghi, santuari, chiese e ospedali, ma anche altri luoghi di sosta per attendere il traghetto, rifocillarsi e lasciar riposare e le cavalcature e le bestie da soma

Così inizia l’anonimo scrivano:

 Adventus arcbiepiscopi nostri Sigerici ad Romam: … Iste sunt submansiones de Roma usque ad mare:

Segue il lungo elenco delle località precedute dal numero della tappa partendo da Roma, noi riportiamo quelle che interessano il territorio Toscano:

IX Aqua Pendente. – Acquapendente, comune oggi in provincia di Viterbo al confine con la Toscana.

X Sce Petir in Pail. – San Pietro in Paglia, monastero oggi scomparso da situare nel punto di attraversamento del fiume Paglia fra il monte Amiata e Radicofani.

XI Abricula. – Briccole di Sotto, località sopra la confluenza del fosso Galluzzi nel Vellora.

XII Sce Quiric.  San Quirico d’Orcia

XIII Turreiner. Torrenieri, piccolo borgo situato nei pressi del ponte sul torrente Asso.

XIV Arbia. – Ponte d’Arbia prima della confluenza del torrente Serra dove sorgeva un piccolo borgo e uno spedale.

XV Seocine. – da intendere Saene, Siena

XVI Burgenove. – Borgonuovo, località di difficile collocazione probabilmente presso Abbadia a Isola.

XVII Aelre. – da intendere Aelse, Elsa; si tratta di una submansiones situala in un punto di attraversamento del fiume Elsa dove sorgeva Pieve a Elsa.

XVIII Sce Martin in Fosse. – San Martino in Fosci, la chiesa di San Martino probabilmente situata al Mulino di Aiano due km a nord di Campiglia dei Foci dove una vecchia strada selciata supera il torrente Foci affluente dell’Elsa. Nei pressi sono ancora visibili i ruderi di un castello.

XIX Sce Gemiane. – San Gemignano

XX Sce Maria Glan. – La Pieve di Santa Maria assunta a Chianni situata sopra una collinetta fra il rio Petroso e il rio Chianni.

XXI Sce Petre Currant. – San Pietro Curiani corrisponde alla pieve dei SS. Pietro e Paolo di Coiano, posta su un’altura nei pressi di Castel Fiorentino.

XXII Sce Dionisii. – San Genesio, nella piana sottostante San Miniato al Tedesco all’incrocio fra la strada romana che costeggiava la riva sinistra dell’Arno da Firenze a Pisa e quella che percorreva la Valdelsa.

XXIII Arne BIanca. – Indica il punto di passaggio sull’Arno, forse nei pressi di Borgonuovo dove è attestata la presenza di un antico ponte. L’aggettivo blanca si riferisce all’acqua resa chiara dallo scorrere della corrente, mentre il successivo nigra si deve al colore dell’acqua stagnante del padule di Fucecchio

XXIII Aqua Nigra. – Usciana, nei pressi del famoso ponte a Cappiano costruito in epoca medicea su resti di un ponte precedente sul fosso dell’Usciana.

XXV Forcri. – Porcari, a nord del Padule di Bientina, dove sorgeva un lebrosario.

XXVI Luca. – Lucca

XXVII Campmaior. – Camaiore dominato dal monastero di San Pietro dell’VIII secolo

XXVIII Luna. – Luni, la fiorente città romana col suo porto ormai in netto declino già nell’alto medioevo

XXIX Sce Stephane. – Santo Stefano di Magra

XXX Aguilla. – Aulla, roccaforte strategica alla confluenza dell’Aulella col Magra.

XXXI Puntremel. – Pontremoli

XXXII Sce Benedicte. – Monastero benedettino situato a Montelungo, sul versante tirrenico del Monte Bardone, prima di valicare il passo e scendere in Val Padana

Percorso della Francigena in Toscana

Sigerico percorse questo tracciato assai noto ai pellegrini che dalla Britannia si recavano ad limina Petri già ai tempi di Paolo Diacono (720-799) che scrive:

Multi Anglorum gentis nobiles et ignobiles, viri et feminae, duces et privati, divini amoris instinctu de Britannia Romam venire consuerunt,  (Historia Longobardorum, VI, 37)

Bibliografia: Stella Patitucci Uggeri, La via Francigena e altre strade della Toscana medievale, Firenze 2004

Renato Stopani, La via Francigena in Toscana, Firenze 1984

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