Il mulino di Monterifrassine e il mulino spagnolo di Orbetello

di Salvina Pizzuoli

Roberto Baldini e Massimo Casprini nel testo intitolato Mulini a vento in Toscana. «Macchine artificiose» poco diffuse in Italia mostrano come e nella nostra regione e in Sicilia, rispetto al resto della penisola, sia possibile reperire ancora alcuni esemplari di queste macchine nate per sfruttare il vento come fonte di energia. I pochi esemplari rimasti, che non hanno mai visto una vera e propria fioritura, neanche nelle due uniche regioni in cui sono maggiormente presenti, proprio per la mancanza dell’elemento chiave o comunque con forza poco costante, si trovano prevalentemente in due zone: la Val di Sieve e la costa tirrenica.

E noi siamo andati a vederne due e decisamente meritano il viaggio.

Nell’immaginario il mulino con le sue grandi pale si associa al paese del vento, l’Olanda, e alla Mancha di donchisciottesca memoria.

In giro per la nostra Toscana non è facile incontrarne e forse riconoscerne la funzione. Gli studi recenti precisano infatti che spesso la loro pianta circolare, mancante della parte superiore, ne ha fatto interpretare l’utilizzo come torri d’avvistamento o di difesa. Nel XVII secolo si verificò un incremento nella costruzione di queste macchine sfrutta vento anche se fu l’acqua l’elemento ad essere preferito, come lamenta nei suoi viaggi proprio Targioni Tozzetti avendone visti in costruzione ben sei a Valle Benedetta (Livorno) dove possiamo ancora trovarne le antiche vestigia settecentesche anche se in gran parte dirute. In realtà nessun mulino ha conservato nel tempo la copertura con gli ingranaggi per la macina. Anche quello di Monterifrassine (Pontassieve) era stato per lungo tempo ritenuto una torre. Oggi possiamo ammirarlo restaurato e ricostruito con i suoi ingranaggi fatti di precisione e incastro e con l’uso di legname poderoso.

Monterifrassine, il mulino a vento

Monterifrassine, il mulino a vento

Monterifrassine

Monterifrassine il retro con la porta di accesso

Monterifrassine

Ed ora eccolo davanti ai nostri occhi. Dopo aver percorso un paesaggio che incanta per i poggi che si succedono, i fianchi rivestiti di vigne e antiche olivete, dove il lavoro e la maestria dell’uomo sanno coniugarsi in modo esemplare con quello della natura e che trasmettono a chi vi si trova a passare una grande serenità e piacere indicibile perché le parole  sarebbero povera cosa in confronto.

Non è stato facile trovarlo, poche indicazioni o spesso fornite in modo errato. Ma per chi volesse vederlo basterà arrivare a Monterifrassine dalla via Colognolese e, tra una distesa di olivi, riuscirete a vederne le pale anche se tra il fitto fogliame degli alberi. Oltre alla sua collocazione colpisce l’ingranaggio che lo compone all’interno. Per vederlo dovrete rivolervi alla Bottega del Mulino*, che troverete attraversando la strada.

Particolare non da poco è che questo è l’unico mulino a vento funzionante dell’Italia centro settentrionale, anche se solo a scopo dimostrativo.

L'interno del mulino, gli ingranaggi

L’interno del mulino, gli ingranaggi

L'interno del mulino, gli ingranaggi

Ci siamo poi spostati lungo la costa per ammirare quello che ormai è oltre alla laguna un simbolo della città di Orbetello. Siamo entrati dalla Porta monumentale e ci siamo diretti verso il lungo lago dove, parcheggiata l’auto nel grande parcheggio che lo affianca, ci siamo indirizzati verso l’unico superstite di nove esemplari, il mulino detto spagnolo. E sì, la storia ci racconta che furono i senesi nel XVI secolo a costruire alcuni mulini nella laguna sfruttando la forza della marea. In documenti fotografici dei primi anni del ‘900 si possono infatti ravvisare i ruderi di cinque mulini fuori dalla cosiddetta Porta a Mare presso la Diga. Quando Orbetello divenne il centro principale dello Stato dei Presidi spagnoli (1557 – 1736), i mulini furono restaurati per la macinazione del grano e muniti di pale, come i molti che abbondano e abbondavano nella loro terra d’origine, in Andalusia e nella Mancha. E ora eccolo in mezzo alla laguna, suggestiva immagine che si impone all’attenzione del visitatore, a documentare tempi lontani.

Orbetello, mulino
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Orbetello, la laguna, il mulino
Orbetello, la laguna, il mulino

*Nella Bottega del Mulino, oltre al gestore gentilissimo, troverete prodotti locali e di artigianato oltre a piatti gustosi per uno spuntino a pranzo o a merenda nella bella veranda affacciata su uno scenario incantevole.