da: Guido Carocci, Bagni e villeggiature in Toscana, Galletti e Cocci 1899

“Villaggio della provincia di Lucca Comune di Pietrasanta- Approdo marittimo- Stazione ferroviaria di Pietrasanta sulla linea Pisa-Genova.

Il Forte Lorenese, fatto costruire dal Granduca Leopoldo I nel 1788

Uno dei piccoli fortini a guisa di torri eretti lungo la spiaggia del mare e destinati più che alla difesa, alla sorveglianza della costa, per impedire il contrabbando, ebbe nome il Forte dei Marmi, perché la località fu trovata opportuna per crearvi uno scalo dove imbarcare i marmi estratti dalle cave di Serravezza e di Stazzema. Per effetto delle grandi deposizioni di banchi di sabbia che avviene lungo questo tratto della costa Toscana, oggi il fortino che ha la forma comune a tutte le altre congeneri costruzioni del vecchio stato lucchese, è interrato, mentre l’imbarco de’ marmi si fa a qualche distanza per mezzo di un ponte caricatore in legname.

Il vecchio pontile

Il villaggio del Forte de’ Marmi, che ebbe modesta origine e fu un gruppo di capanne erette come rifugio e poi come abitazione degli operai addetti al trasporto, alla sorveglianza ed al caricamento dei marmi, è andato gradatamente accrescendosi di case, quando alle ragioni del commercio locale si è aggiunta l’opportunità di stabilirvi una stazione balnearia per comodo degli abitanti dei limitrofi comuni. Il Forte de’ Marmi è oggi una importante frazione del comune di Pietrasanta.

La natura della spiaggia piana ed arenosa come quella di Viareggio, la vicinanza di pinete che offrono un grato asilo ai raggi del sole, la vicinanza a due importanti stazioni ferroviarie, Serravezza e Pietrasanta, la comodità di un centro abitato quieto, dove la gente che desidera il mare per il mare e la gioconda tranquillità della vita campestre trova di che accontentarsi, hanno fatto del Forte dei Marmi una delle più ricercate fra le secondarie stazioni balnearie della costa Toscana.

Vecchia cartolina del Viale della Stazione

Le semplici case degli operai addetti al trasporto dei marmi furono dapprima modesto asilo ai bagnanti di Pietrasanta e di Serravezza; poi le attrattive della vita semplice e senza esigenze di un villaggio marittimo, crearono al Forte de’ Marmi una riputazione speciale ed oggi da ogni parte della Toscana si viene a cercare un quartierino o qualche stanza nelle case che si puliscono, si ampliano, si moltiplicano di continuo.

Manifesto pubblicitario attribuito a Mario Puppo (1905-1977)

Forte de’ Marmi ha oggi (1899 n.d.r.) le sue strade, un bel piazzale, dei negozi, delle trattorie dove la brezza marina stuzzica l’appetito, ha un ampio e decoroso stabilimento balneario, senza contare i passatempi di un sapore e di una semplicità tutta paesana.

La Capannina di Franceschi in una foto d’epoca

Le pinete ed i boschetti prossimi al villaggio, la facilità delle comunicazioni, le compagnie amichevoli e geniali che gli annui ospiti estivi hanno costituite, aumentano le lusinghiere seduzioni della località e Forte dei Marmi prospera e si accresce a vista d’occhio.”

Articoli correlati:

Viareggio di fine ‘800

Il Liberty lungo le coste toscane: Viareggio

Galleria immagini: Viareggio in “Liberty”

Versilia

Antiche mappe della Versilia

Massaciuccoli: tra lago e mare

La macchia di Migliarino: storia e ambiente

Galleria foto di Massaciuccoli

I Puccini e la tradizione musicale di Lucca

Giacomo Puccini, gli esordi a Lucca fra sacro e profano

Gualdo nella val di Serchio

Pieve a Elici