I “fochi” di San Giovanni: dalle origini alle girandole

di Salvina Pizzuoli

Giovanni Signorini Firenze I fuochi di San Giovanni dal Ponte alla Carraia, 1843 Palazzo Pitti Galleria d’arte moderna (Foto originale)

[…] fanno girare quel baston mobile: tal che quando bruciano rassimigliano a una ruota di foco propriamente: onde credo che da questi sia derivato quel nome che tali machine, di girandole, fu imposto
(da Vannoccio Biringucci “Pirotechina” cap X)

La tradizione dei “fochi” a Firenze è molto antica e si perde nel lontano medioevo: vari i documenti che da allora ne attestano la presenza nel tempo e i cambiamenti legati a nuove scoperte e alla creazione di “macchine di fochi lavorati” come si legge nelle pagine di Giorgio Vasari* che rammenta l’anno in cui la realizzazione della “Girandola” fu affidata a Niccolò di Raffaello del Riccio, detto il Tribolo, scultore e architetto nato a Firenze nel 1500 e, nelle stesse pagine,  cita un ingegnere senese, Vannoccio Sanese, autore di un testo in cui spiega come  “E perché delle varie maniere di tutti questi così fatti fuochi, e particolarmente de lavorati, tratta Vannoccio Sanese ed altri”: il testo in questione  si intitola Pirotechinia ed è datato 1540 e il capitolo che si sofferma sulle girandole è il X, intitolato “Modo d’adattar fuochi lavorati che anticamente girandole si chiamavano”. Ma siamo già un pezzo avanti nella storia dei fuochi, quando era già stata scoperta la polvere da sparo. … continua a leggere I “fochi” di San Giovanni: dalle origini alle girandole

Il Sasso di San Zanobi e la sua leggenda

I miracoli di San Zanobi vescovo di Firenze (IV-V secolo)

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Siamo a pochi chilometri dal passo della Raticosa sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano che, nonostante la calura di quest’estate torrida e asciutta, mantiene vividi i suoi splendidi colori.

Lungo la strada in direzione Piancaldoli compare, ben stagliato in lontananza nel cielo azzurrissimo, il famoso Sasso. La storia lo lega ad una pagina recente quando durante la seconda guerra mondiale parte della sua roccia fu utilizzata dagli alleati per sistemare la Provinciale Piancaldolese demolendo la cappella dedicata a San Zanobi che sorgeva nei pressi e visibile in antiche foto.

Ma chi era San Zanobi?

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Leggende, aneddoti, proverbi e personaggi

Proverbi toscani sull’amore  di Giuseppe Giusti

Aneddoti su fatti e personaggi

Lorenzino de’ Medici detto Lorenzaccio

La leggenda della bella Marsilia

Bozzetti toscani di Renato Fucini

“Regole varie per la condotta pratica della vita”

Toscana terra di acque tormentose, tracimanti e mitologiche: Ambra e Ombrone

C’è un ponte in Garfagnana

Luoghi d’ispirazione collodiani tra Firenze e Sesto

Cinque leggende toscane

La leggenda della Pia nelle ottave di due toscani dell’Ottocento

La “risciacquatura dei panni in Arno”: Manzoni a Firenze nell’estate del 1827

Lui, lei e l’altro: Verga a Firenze e la tormentata relazione con Giselda Fojanesi

La Berta e la condanna a morte di Cecco d’Ascoli

Maramaldo e Francesco Ferrucci

La leggenda della Rocca di Crevole

La leggenda di Margherita Marsili

A Capraia la leggenda di un cercatore di tesori

Il Sasso di San Zanobi e la sua leggenda

Storie storielle storiacce di casa Medici

Matrimoni e banchetti: le nozze di Maria de’ Medici

Castello della Pietra e la leggenda della Pia

Luni tra storia e leggende

La battaglia di Montaperti fra storia e leggende

Luni tra storia e leggende

di Salvina Pizzuoli  

Luni nella Tavola Peutingeriana

La storia di Luni fu, come quella di molte città alla caduta dell’Impero Romano, assai travagliata a causa di diverse incursioni barbariche di cui fu vittima con saccheggi e distruzioni. Ma non furono i Goti a farla precipitare nell’oblio e nell’abbandono perché, nel suo poema in versi De reditu suo, Rutilio Namaziano, imbarcatosi a Portus Augusti per tornare in Gallia, descrisse il suo viaggio dalla foce del Tevere a Luni nel 417 d.C. e la racconta ancora circondata dalle sue bianche mura e ancora insigne. E non fu nemmeno … Continua

La leggenda della bella Marsilia

La torre di Cala di Forno

Siamo lungo la costa maremmana tra Alberese e Ansedonia: una lunga fila di torri corre sulle colline prospicienti la lunga e bassa costa. Torri dalle caratteristiche medioevali come struttura e fattura. Lo stato di conservazione non è dei migliori, ma resistono e punteggiano come sentinelle il litorale …

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Proverbi toscani sull’amore

da Giuseppe Giusti

Proverbi toscani

“Una sera a  Firenze – racconta Giuseppe Giusti nella sua raccolta di Proverbi toscani edita da Le Monnier nel lontano 1853 – mi trovai al gioco dei Proverbi che si fa mettendosi tutti in un cerchio donne e uomini, e buttandosi uno coll’altro un fazzoletto con la canzoncina Uccellin volò volò, su di me non si posò, si posò sul tale e disse…”

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Aneddoti su fatti e personaggi fiorentini

Granduchi, sigari e tirchieria: l’invenzione del “toscano”

sigari toscani

Correva l’anno 1815 quando nella Manifattura dei Tabacchi di Santa Caterina della ruota un imprevisto quanto impetuoso temporale estivo infradiciò un grosso quantitativo di tabacco della Val di Chiana lasciato all’aperto, che subito dopo cominciò anche a fermentare per il caldo. La cosa preoccupò non poco i dirigenti della Manifattura perché il tabacco, così rovinato, rischiava di dover essere gettato via ed era risaputo che il Granduca Ferdinando III di Lorena, da poco reinsediato al potere dopo il Congresso di Vienna, per quanto di larghe vedute, odiava ogni forma di spreco. … continua a leggere Aneddoti su fatti e personaggi fiorentini

Leggende toscane

Castel di Pietra e la leggenda della Pia

La leggenda della Rocca di Crevole

La leggenda di Margherita Marsili

Il Sasso di San Zanobi e la sua leggenda

Il castello di Romena fra poesia e leggenda

Castagnata del Diavolo: un piatto legato a una leggenda

Abbazia di San Salvatore e la leggenda di re Rachis

Cinque leggende toscane

 

Leggende, aneddoti, proverbi e personaggi

Proverbi toscani sull’amore  di Giuseppe Giusti

Aneddoti su fatti e personaggi

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I Presepi di Montorsaio

Siamo tornati a Montorsaio in una bella giornata di fine dicembre, siamo venuti per i presepi di cui ci avevano tanto parlato e che ora, dopo averli visti, siamo ancora più convinti meritino un viaggio! Montorsaio è uno dei paesi gioiello della bella Maremma, arroccato sulla cima di un colle, a pochi chilometri da Grosseto, incastonato nel suggestivo paesaggio maremmano che, visto da lassù, incanta sempre e oggi ancora di più, in questa giornata di sole e di vento asciutto di tramontana che ha reso tersi e luminosi i verdi della campagna e i contorni delle colline all’intorno, mentre lo sguardo si spinge fino all’orizzonte e si perde in lontananza verso il mare.    … continua a leggere  I presepi di Montorsaio