
Galleria di immagini: i “villini” di Michelazzi e le realizzazioni di Coppedè a Firenze

Pubblichiamo nuove foto, stampe e pagine tratte dai Lunari stampati a Firenze quando era capitale.
Le immagini sono correlate ai testi pubblicati nell’ebook
Fatti e fattacci al tempo di Firenze Capitale
Proponiamo anche un interessante video che ricostruisce angoli della città sovrapponendo ai documenti fotografici di oggi le immagini della Firenze dei dipinti di Borbottoni.
la galleria foto sarà aggiornata periodicamente
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Sulle pendici della collina di Montughi un’elegante villa con parco: siamo su via VittorioEmanuele II poco prima di via Trieste e dopo via Stibbert, nome dell’omonimo museo con un parco che confina con quello della cosiddetta villa Fabbricotti la cui sistemazione “romantica”, in entrambi, si deve all’architetto Poggi.
La storia di villa Fabbricotti la racconta nel suo libro “I dintorni di Firenze” (1875) Guido Carocci …continua a leggere A Firenze: villa Fabbricotti e il suo parco
Dalla descrizione di Gaetano Cambiagi* nel 1757
illustrata con immagini attuali
Entrati per tanto dalla Porta, che resta tra il Palazzo, e lo stanzone già detto delle legna, sopra la quale principia il corridore, che da questo Palazzo partendosi conduce per la lunghezza di circa mezzo miglio all’altro detto già della Signoria, in oggi Palazzo Vecchio, si ritrova uno spazioso Prato, circondato a man dritta da una parte di salvatico**, e da sinistra, e nella testata da una muraglia con spalliere di Aranci, al principio della quale è posta una Statua di marmo sedente sopra una testuggine, dalla cui bocca scaturisce una fontana d’acqua, la quale statua fu fatta da Valerio Cioli di Settignano, rappresentante un Nano della Corte di Cosimo I nominato Pietro Barbino,
che per la sua ridicolosa persona, cioè basso di statura, e altrettanto grosso, e panciuto fu dal medesimo Gran Duca a tal’effetto fatto scolpire, e al dire del Vasari era un nano ingegnoso, letterato e molto gentile; dal volgo però detta Statua è nominata Bacco, e la sopradetta Porta la Porta di Bacco, non perché questa lo rappresenti, ma per esser così panciuta l’hanno così chiamata, e la chiamano di presente. …continua a leggere In giro per Boboli nel 1757
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Il 1865 è l’anno del trasferimento della capitale da Torino a Firenze; nel maggio di quell’anno il Municipio fiorentino stipula un accordo con i fratelli Monari di Bologna per la concessione del servizio di omnibus urbano. Così dal primo giugno, dalle otto del mattino alle dieci di sera inizia il via vai delle carrozze da Piazza Signoria alle varie porte (San Gallo, Croce, Prato, Romana, San Niccolò), prezzo della corsa 10 centesimi. …continua a leggere Trasporti pubblici a Firenze alla fine dell’Ottocentoa
Tre articoli sul parco divertimenti della Firenze di fine Ottocento
“Un parco divertimenti sul viale dei Colli. Con tanto di giostre, salone da concerti, caffè chantant, bazar all’orientale, teatro, fabbrica per la birreria e trattoria, tiro al bersaglio cosiddetto “alla Flobert” e non ultimo un gazometro per l’illuminazione dello stabilimento”. Continua
“Nell’idea originaria che risale all’Ottocento, doveva essere un parco divertimenti sulla passeggiata dei Colli, con tanto di giostre, salone da concerti e caffè. Così Firenze Capitale non avrebbe avuto niente da invidiare alle altre città europee come Parigi o Copenaghen. Rimase però aperto solo due anni. Oggi parte del giardino ex Tivoli è stato riqualificato dopo i lavori decisi dal Comune”. Continua
-‘Rivive’ in foto il parco divertimenti di Firenze Capitale, il Giardino di Tivoli realizzato nel 1869 sul viale de’ Colli, fra Porta Romana e piazzale Galileo, in attività per pochi anni e di cui oggi è rimasta solo una strada che porta il suo nome. (Ansa Firenze) … continua a leggere Tivoli: un parco giochi nella Firenze capitale
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