Arti e mestieri del passato

Quattro chiacchiere su Firenze: antichi mestieri

Corinto Corinti: via Calimala, la via dei pannilani

I merciai a Firenze nel Medioevo

L’Arte dei Beccai e la bistecca alla fiorentina

 Firenze e l’artigianato della pelle

Santa Maria Novella a Firenze: storia di un’antichissima spezieria

Il Cappello di paglia di Firenze: un’antica manifattura toscana

Prato una vocazione antica: l’Arte della lana e del tessuto

Nei dintorni di Firenze: La Lastra e via di Monterinaldi

di Salvina Pizzuoli

La Lastra e Monterinaldi. Particolare di una pianta di Firenze e dintorni del 1890

Siamo in località La Lastra che lega il suo nome alle lastre di pietra macigno sulle quali passava la strada scavata sul fianco del monte. Siamo subito fuori Firenze, proprio lungo quella strada che in tempi trascorsi portava dal Mugello in città e viceversa e delimitava l’antico insediamento che vi era sorto, oggi detta Bolognese Vecchia, contrapposta a quella che costeggia il borgo, spostata più in basso e verso il Mugnone, detta Bolognese Nuova. Come scriveva il Carocci nel suo “I dintorni di Firenze” (1881) il centro abitato si era sviluppato proprio per la sua posizione strategica verso il contado ed era quindi zona di sosta per pellegrini e mercanti tanto che vi sorgevano alberghi, osterie e anche uno spedaletto ma che perdette quei vantaggi quando verso la metà del decorso secolo, per attenuare la ripidità della strada che girava per due lati attorno al Monte Rinaldi, se ne spostò più in basso il tracciato ed il vecchio borgo fu tagliato fuori. … continua a leggere Nei dintorni di Firenze: La Lastra e via di Monterinaldi

Architetture del Novecento a Firenze

Firenze via Borgognissanti, Casa Galleria Vichi, la facciata

Monterinaldi e le “villette” Ricci

Lo stadio Artemio Franchi di Firenze

Ex Manifattura Tabacchi di Firenze

Toscana in “Liberty”: Firenze capitale del nuovo stile 

Toscana in “Liberty”: i villini di Michelazzi e le realizzazioni di Coppedè a Firenze

Firenze scomparsa: Il Tetto dei Pisani

da Guido Carocci, Firenze scomaparsa. Ricordi storico artistici, Firenze 1897

Fabio Borbottoni, Il Tetto dei Pisani

La tettoia così detta dei Pisani era una struttura architettonica che si trovava in piazza della Signoria, di fronte a Palazzo Vecchio. Fu fatta costruire nel 1364 dai prigionieri pisani catturati dopo la battaglia di Cascina. La tettoia serviva come riparo e come luogo di ritrovo per venditori ambulanti e sfaccendati. Quando Firenze divenne capitale del Regno d’Italia, nel 1864, la tettoia e tutto il complesso adiacente venne demolito per far posto a Palazzo Lavison. Così ne scrive Guido Carocci, Firenze scomparsa. Ricordi storico artistici, Firenze 1898: … continua a leggere Firenze scomparsa: Il Tetto dei Pisani

La battaglia di Montaperti nella Divina Commedia

«Lo strazio e ‘l grande scempio
che fece l’Arbia colorata in rosso,
tal orazion fa far nel nostro tempio».
Inf.  X, 85-88

Battaglia di Montaperti

La battaglia di Montaperti, una delle più sanguinose battaglie del medioevo, trova vari riscontri nella Divina Commedia. Lo scontro fra la guelfa Firenze e la ghibellina Siena, avvenuto nel 1260, impegnò oltre 55.000 soldati, un numero esorbitante per i combattimenti dell’epoca, e la sconfitta dei fiorentini garantì a Siena la propria autonomia per qualche secolo.

Ancora al tempo di Dante, nato 5 anni dopo, e per tutto il Trecento l’evento trova ampia eco negli scrittori dell’epoca e nell’immaginario collettivo.   … continua a leggere    La battaglia di Montaperti nella Divina Commedia

Arti e mestieri del passato

Quattro chiacchiere su Firenze: antichi mestieri

Corinto Corinti: via Calimala, la via dei pannilani

I merciai a Firenze nel Medioevo

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Santa Maria Novella a Firenze: storia di un’antichissima spezieria

Il Cappello di paglia di Firenze: un’antica manifattura toscana

Prato una vocazione antica: l’Arte della lana e del tessuto

Bacino idrografico di Firenze

di Alessandro Ferrini

Firenze venne fondata nel I° secolo a.C., la morfologia della valle in cui sorse la colonia romana era assai diversa da quella di oggi.

Disegno di Leonardo sul corso dell’Arno a monte di Firenze fra i torrenti Africo e Mensola

Il nucleo più antico della città era situato in una zona pianeggiante nei pressi della confluenza dell’Arno con il Mugnone, A quell’epoca il letto del fiume era molto più ampio di quello attuale, poco profondo, con numerosi guadi, ramificazioni e isole che venivano regolarmente inondate durante le piene.

Ancora alla fine del Quattrocento, come ci mostra una carta disegnata da Leonardo da Vinci, il fiume presentava un alveo largo quasi 500 metri nelle zone fuori città … Continua a leggere   Bacino idrografico di Firenze

4 novembre 1333 – 4 novembre 1966

Giovanni Signorini alluvione ottobre 1844
Giovanni Signorini alluvione ottobre 1844

Per ricordare l’alluvione del 4 novembre del 1966, riproponiamo l’articolo già pubblicato:

“Firenze e l’Arno un rapporto difficile”

cui aggiungiamo alcuni versi tratti da Antonio Pucci dal “Novello sermintese lagrimando” dedicato ad un altro 4 novembre del lontano 1333: incredibilmente le date si ripetono!

Tra vespro e la nona il fiume rompe gli argini e travolge i ponti:

E, poco stando, tra vespro e la nona,

 

si come per chi ‘l vide si ragiona,

il fiume ruppe, che si forte sprona,

ogni pescaia;

e fe’ cadere il ponte alla Carraja

[…]

I’ dico che non ero a meza via

A ritornare in verso casa mia,

ch’i’ udì dir che Ponte Vecchio già

per l’acqua rotto.

[…]

E riponendo verso l’acqua cura

(e questa ben li parve cosa scura!)

Vide venir per la fortuna dura

in una culla

O ver fanciul che fosse o ver fanciulla,

e non parea ch’ avesse addosso nulla:

chi le suol dar le cose e chi ‘l  trastulla

or che ne fia?

Egli era vivo e tuttavia piagnia

E l’acqua forte nel menava via;

 

e poi di dietro a lui ratto venia

 

un greve legno!

[…]

Giù per quel fiume ch’era tanto rio

Più cose venner ch’io no le vid’io,

ma i’ ò scritto il vero da que’ ch’io

d’altrui ascoltai

Per l’Arno ne venivano e telai

con l’orditura, e capanne e pagliai,

e dietro a questo poi veniva assai

d’ogni legname;

iscope sciolte, ed anche con legame;

e una pieta fu pure ‘l bestiame;

ancor si vide molta lana e stame

ed alcun panno;

persona non s’andò la notte a letto,

chi fuggì in alto palco e chi sul tetto,

piangiendo (forte), picchiandosi ‘el petto

ognun gridava

misericordia ciaschedun chiamava,

piccoli e grandi forte lagrimava.

 

Alluvione del 6 novembre 1864 in un disegno dell'epoca
Alluvione del 6 novembre 1864 in un disegno dell’epoca

Vai all’articolo:   “Firenze e l’Arno un rapporto difficile”

Su per il colle di Montughi a Firenze

di Salvina Pizzuoli

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Sin dal medioevo il colle di Montughi era popolato da ville e palazzi di agiate famiglie fiorentine che lo avevano eletto a luogo di villeggiatura. È alla famiglia degli Ughi che probabilmente si deve il nome del colle che questa omonima e silenziosa strada in salita percorre in parte: ha inizio dopo il Museo Stibbert e nel suo toponimo conserva memoria del “monte degli Ughi o Mons Ugonis” dove l’antica e illustre famiglia ebbe molte residenze.

Ma il nome di Mons Ugonis, scriveva lo storico Guido Carocci nel suo “I dintorni di Firenze” (1875), è più remoto e trasse forse origine dai beni de’ Marchesi di Toscana o di qualche altra famiglia d’origine longobarda.     

… continua a leggere      Su per il colle di Montughi a Firenze

La valle dell’Arno fra storia e geografia: da Firenze a Pisa

Dalle origini al 1333

di Salvina Pizzuoli

La valle dell’Arno dalle origini al 1333

Firenze e l’Arno: un rapporto difficile

Empoli e l’Arno: dalle origini al 1333

Pisa e l’Arno: storia e geografia di un antico sistema portuale

Visita al Museo delle antiche navi di Pisa: un entusiasmante viaggio nel passato

La valle dell’Arno fra storia e geografia: Da Firenze a Pisa: dalle origini al 1333 (Macchie di Toscana  su Amazon)