11 giugno 1289, la battaglia di Campaldino

di Alessandro Ferrini

Io fui di Montefeltro, io son Bonconte;

La battaglia di Campaldino è più volte ricordata direttamente o indirettamente da Dante nella Divina Commedia, battaglia alla quale lo stesso poeta partecipò fra le fila dei cavalieri fiorentini. A questo proposito è bene ricordare che in epoca medievale i cittadini erano chiamati alle armi in caso di guerra e dovevano equipaggiarsi a proprie spese. I meno abbienti andavano a piedi armati con picche o balestre e difesi dai palvesi, grandi scudi di legno su cui erano dipinte le insegne cittadine. I nobili e i più abbienti potevano permettersi di acquistare un cavallo e facevano parte della cavalleria i cui reparti erano spesso determinanti per l’esito della battaglia. Tuttavia procurarsi un cavallo e le armi adeguate di offesa e di difesa rappresentava un costo assai oneroso, Basti pensare che, secondo alcune stime, solo un cavallo da battaglia, robusto e ben addestrato, equivaleva al valore di una dozzina di mucche o al salario di quaranta anni di lavoro di un bracciante. … continua a leggere 11 giugno 1289, la battaglia di Campaldino

La battaglia di Montaperti nella Divina Commedia

«Lo strazio e ‘l grande scempio
che fece l’Arbia colorata in rosso,
tal orazion fa far nel nostro tempio».
Inf.  X, 85-88

Battaglia di Montaperti

La battaglia di Montaperti, una delle più sanguinose battaglie del medioevo, trova vari riscontri nella Divina Commedia. Lo scontro fra la guelfa Firenze e la ghibellina Siena, avvenuto nel 1260, impegnò oltre 55.000 soldati, un numero esorbitante per i combattimenti dell’epoca, e la sconfitta dei fiorentini garantì a Siena la propria autonomia per qualche secolo.

Ancora al tempo di Dante, nato 5 anni dopo, e per tutto il Trecento l’evento trova ampia eco negli scrittori dell’epoca e nell’immaginario collettivo.   … continua a leggere    La battaglia di Montaperti nella Divina Commedia

La battaglia di Colle val d’Elsa

La resa di Colle val d’Elsa

Il 17 giugno 1269 le truppe dei guelfi di Firenze al comando di Jean Britaud de’ Nangis, legato di Carlo d’Angiò e giunto in aiuto con un contingente di cavalieri, e quelle dei ghibellini di Siena capitanati da Provenzan Salvani e dal podestà Guido Novello si scontrarono in una cruenta battaglia nella pianura in prossimità di Colle val d’Elsa.
La Valdelsa, regione ricca e popolosa, assai antropizzata da secoli, era una delle aree di confine fra i due stati, percorsa da quell’importante arteria stradale che era la via Francigena e Colle era divenuto un avamposto dei fiorentini per nulla gradito ai senesi. … continua a leggere La battaglia di Colle val d’Elsa

11 giugno 1289, la battaglia di Campaldino

di Alessandro Ferrini

Io fui di Montefeltro, io son Bonconte;

La battaglia di Campaldino è più volte ricordata direttamente o indirettamente da Dante nella Divina Commedia, battaglia alla quale lo stesso poeta partecipò fra le fila dei cavalieri fiorentini. A questo proposito è bene ricordare che in epoca medievale i cittadini erano chiamati alle armi in caso di guerra e dovevano equipaggiarsi a proprie spese. I meno abbienti andavano a piedi armati con picche o balestre e difesi dai palvesi, grandi scudi di legno su cui erano dipinte le insegne cittadine. I nobili e i più abbienti potevano permettersi di acquistare un cavallo e facevano parte della cavalleria i cui reparti erano spesso determinanti per l’esito della battaglia. Tuttavia procurarsi un cavallo e le armi adeguate di offesa e di difesa rappresentava un costo assai oneroso, Basti pensare che, secondo alcune stime, solo un cavallo da battaglia, robusto e ben addestrato, equivaleva al valore di una dozzina di mucche o al salario di quaranta anni di lavoro di un bracciante. … continua a leggere 11 giugno 1289, la battaglia di Campaldino

La battaglia di Montaperti nella Divina Commedia

«Lo strazio e ‘l grande scempio
che fece l’Arbia colorata in rosso,
tal orazion fa far nel nostro tempio». Inf.  X, 85-88

Battaglia di Montaperti

La battaglia di Montaperti, una delle più sanguinose battaglie del medioevo, trova vari riscontri nella Divina Commedia. Lo scontro fra la guelfa Firenze e la ghibellina Siena, avvenuto nel 1260, impegnò oltre 55.000 soldati, un numero esorbitante per i combattimenti dell’epoca, e la sconfitta dei fiorentini garantì a Siena la propria autonomia per qualche secolo.

Ancora al tempo di Dante, nato 5 anni dopo, e per tutto il Trecento l’evento trova ampia eco negli scrittori dell’epoca e nell’immaginario collettivo.   … continua a leggere    La battaglia di Montaperti nella Divina Commedia