La tomba del Granduca (o Deposito del Gran Duca) a Chiusi (SI)

di Michele Zazzi

Urna di Thana Artnei

La tomba – che fa parte della Necropoli di Poggio Renzo – fu scoperta il 6 febbraio 1818 a circa due km a nord-est di Chiusi, su di una collinetta nei terreni di proprietà del Granduca di Toscana (da cui il nome della tomba), vicina alla casa colonica della Paccianese nella fattoria di Dolciano. La tomba infatti è altrimenti nota anche come “Camera della Paccianese”.
Composta da un’unica camera rettangolare (m 3,75 x 3) venne scavata nell’arenaria e rivestita con blocchi di travertino grigio murati a secco. Presenta volta a botte (si tratta di una tipologia abbastanza diffusa nel territorio chiusino, quali ad es. Tomba di Vigna Grande, Tomba Galeotti, Tomba di Vaiano, Tomba di Tassinaia, Tomba dei Tlesnei) ed è munita di banchine lungo le pareti. L’ingresso (ad est) in origine era costituito da una porta in pietra a doppio battente. All’epoca della visita di George Dennis (1842-1847) uno dei battenti era sul terreno davanti alla tomba e l’altro non girava più sui cardini. …

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La tomba dell’iscrizione di Chiusi (SI)

Di Michele Zazzi

La tomba dell’iscrizione, già nota nell’800 (e menzionata anche da George Dennis in The Cities and Cemeteries of Etruria del 1848), fu probabilmente scoperta nel corso degli anni Trenta (scavi del proprietario Bonci Casuccini). L’ipogeo situato nella Necropoli di Poggio Renzo fu riscoperto dalla Soprintendenza Archeologica per la Toscana nel 1997.
La tomba, che ha pianta cruciforme, è preceduta da un lungo dromos ed è sormontata da un piccolo tumulo. Era già violata al momento della scoperta e restituì materiali databili dalla metà del VI fino al primo quarto del V secolo a.C.. Nell’ipogeo in particolare furono rinvenuti frammenti di sarcofagi e di urna, di reperti in bronzo, di vasi di bucchero nero e grigio, di ceramica a vernice nera, di ceramica attica a figure rosse, di ceramica etrusca a figure nere e sovra dipinta e  di ceramica acroma. … continua a leggere La tomba dell’iscrizione di Chiusi

Porta bifora di Cortona

di Michele Zazzi

Porta bifora di Cortona

La Porta Bifora (o Ghibellina o Bacarelli) a doppio fornice è l’unica delle porte monumentali della cinta etrusca di Cortona che si è conservata. Si ipotizza che Cortona etrusca avesse sette porte.
Gli scavi (1986 – 1990) hanno consentito di verificare relativamente al periodo etrusco – romano due fasi costruttive della porta.
Nella prima fase risalente al IV – III secolo a.C. fu realizzata una porta ad unico fornice con connessa strada selciata.
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