Le comunicazioni transappenniniche attraverso tre passi del Mugello

di Alessandro Ferrrini

Mugello

Il Mugello, nonostante la sua conformazione geologica chiusa tra catene montuose, è stato nei secoli uno snodo strategico fondamentale nelle comunicazioni tra il nord e il centro dell’Italia. Questo territorio è stato attraversato da personaggi, eserciti, mercanti e pellegrini che mai lo avrebbero visitato per motivi locali, ma che lo hanno solcato perché obbligati dalla geografia a percorrere i suoi valichi per andare da Bologna a Firenze o da Firenze verso la Romagna. In questo complesso scenario appare assai interessante ripercorrere brevemente la storia delle comunicazioni transappenniniche attraverso tre valichi: l’Osteria Bruciata, il Giogo di Scarperia e il passo della Futa. La chiave interpretativa scelta è quella della “regola dei valichi”, formulata da Raymond Oursel: ogni itinerario storico, specie in territori montuosi, deve essere tracciato partendo dai passaggi obbligati sul crinale. Questi punti obbligati determinano il corso delle strade e, di conseguenza, gli incontri, i commerci, le guerre e le peregrinazioni.

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La pieve di San Cresci a Macioli e i “Motti” del pievano Arlotto

 

La pieve di San Cresci a Macioli

Siamo a Pratolino, a pochi chilometri da Firenze, famoso per il suo splendido Parco mediceo. Si devia a destra dalla Bolognese prima di scendere verso Vaglia con  direzione Bivigliano e si gira alla prima a sinistra, via di Macioli. Percorsa tutta la strada, in un’ampia radura si eleva la pieve anticamente detta San Cresci in Albino o a Carza, il torrente che scorre a valle.

San Cresci a Macioli è un’antica pieve documentata sin dal 926. Più tarda la sua bella torre campanaria che un’iscrizione alla base data 1279. Intorno al 1460 il pievano Arlotto intraprese gli interventi più massicci di restauro, iniziati già in precedenza, terminati intorno al 1466 che avrebbero reso l’attuale pieve più alta rispetto all’originaria datata intorno al VI secolo. ….Continua a leggere  La pieve di San Cresci a Macioli e i “Motti” del pievano Arlotto

Vedi anche: Itinerari e paesaggi di Toscana