Fiano e Loppeglia nel Comune di Pescaglia

di Salvina Pizzuoli

FIANO nella Valle del Serchio. Villaggio con parrocchia (S. Pietro) nel piviere di Val d’Ottavo, Comunità Giurisdizione Diocesi e Ducato di Lucca, da cui il villaggio di Fiano è circa 8 miglia a maestro. È situato in costa sui poggi che scendono da Monte magno, i quali dividono la vallecola della Freddana da quella del torrente Padogna.

Così lo storico ottocentesco Emanuele Repetti traccia nel suo Dizionario la posizione geografica di Fiano. Siamo nel territorio comunale di Pescaglia, lungo la Strada Provinciale 1, in direzione di Camaiore, e incontriamo Fiano (420 m slm) che porta nel nome la sua antica origine legata alla presenza romana nel territorio. Documentato nell’847 ci accoglie subito all’entrata del centro abitato con la chiesa dedicata a San Pietro. Su un piccolo promontorio domina la valle con il suo alto e datato campanile e la sua facciata che reca i segni di un’edificazione molto successiva a quella della sua torre campanaria: documentata dal 983 fu infatti riedificata nel XX secolo proprio per il suo stato di conservazione. Anche il suo campanile conserva solo in basso l’originaria struttura medievale.

Continuiamo a scendere verso Camaiore e incontriamo Loppeglia alla quale il nostro dedica molto più spazio

LOPEGLIA o LOPPEGLIA (Lupelia) nella Valle del Serchio. – Casale con parrocchia (S. Maria) la quale comprende i casali di Batone e di Frenello, nel piviere di Monsagrati, Giurisdizione, Diocesi e Ducato di Lucca, da cui Loppeglia trovasi circa 8 miglia a maestrale. Il casale giace sul crine dei poggi che scendono dal Monte Magno fra il torrente Padogna e la Freddana, sino alla ripa destra del Serchio. Il paese di Loppeglia sino dall’anno 754 è rammentato in un istrumento di permuta di beni fra la mensa vescovile di S. Martino e altri di pertinenza regia.Si parla dello stesso luogo in altre due carte scritte in Lucca ed esistenti nello stesso archivio arcivescovile.

Dopo la collocazione geografica si sofferma sulla Villa Malpighi

È altresì nota la villa di Loppeglia per l’accoglienza con cui nei secoli andati vi si ricevevano i dotti della nobile famiglia Malpighi di Lucca la quale costà in Loppeglia aveva una casa di campagna. – Né con minore ospitalità la gente Bonvisi faceva festa ai culti ingegni nella vicina villa di Forci. Per modo che a queste due case riferir voleva lo storico fiorentino Benedetto Varchi, quando nelle sue rime cantava : “or fia che col Menocchio e col gentile Balbano, e gli altri che nel cor mi stanno riveder possa un dì Forci e Loppeglia”.

La nobile famiglia Malpighi posseva infatti a Loppeglia una villa dove fu ospitato Benedetto Varchi che la citò in un suo sonetto come riporta il Repetti.

Ma a Loppeglia c’è anche un piccolo museo, aperto a tutti e interessante per i reperti che annovera: tutti strumenti per la lavorazione artigianale del legno.

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