di Salvina Pizzuoli


Dal Passo del Cerreto un sentiero agevole di circa quaranta minuti ci conduce al Passo dell’Ospedalaccio.
Incuriosisce il dispregiatovo: in effetti il passo era detto in precedenza Passo delle Centocroci e nei pressi era presente uno spitale, di cui non resta traccia visibile, che gli studiosi hanno individuato e riconosciuto in quello medievale di San Lorenzo che accoglieva i numerosi viandanti che se ne servivano lungo la via di transito tra la pianura e la costa. Quando però la viabilità si spostò, seguendo direttive diverse, il luogo fu abbandonato e con esso l’ospitale che forse per il degrado assunse il dispregiativo che ancora oggi designa il luogo.





Oltre ad essere un sentiero che, costeggiando il crinale, resta a mezza costa senza eccessivi sbalzi di altitudine, solcato da rivi e ammantato di verde, è anche un punto panoramico e di incrocio con altri sentieri di notevole interesse: le Sorgenti del Secchia, che si raggiungono continuando, o il Monte Casarola o l’Alpe di Succiso.

Giunti al passo un cippo: in epoca napoleonica segnava il confine tra la Repubblica Cisalpina e il Granducato di Toscana. La scritta incisa recita, anche se consunta dal tempo: Empire Francais e un IX in numero romano più in basso a indicare presumibilmente il nono anno e pertanto il 1812.
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