a cura della Redazione

Una chiesa romanica a tre navate, le due laterali aggiunte successivamente, absidata, forse dotata di una loggia antistante demolita: siamo a Cetica in Casentino.
Superato il passo della Consuma, una bella strada scende verso la valle segnata da vari tributari minori dell’Arno. Si prosegue verso Poppi e ci si immette nella strada che passando per Strada raggiunge poi Cetica, i Bagni di Cetica e quindi il Pratomagno. Il luogo è singolare e suggestivo: tra il verde affiora il rosso dei tetti di fattorie e di vecchi borghi industriosi insieme a campanili di antiche pievi e badie e rocche di diruti e ricostruiti castelli.

La chiesa di San Michele al centro del piccolo borgo si presenta con la sua facciata romanica e all’interno conserva la navata originaria ma soprattutto custodisce tavole pittoriche del XV secolo, tesori che meritano una visita: una Madonna con Bambino attribuita a Francesco di Stefano detto Pesellino, nomignolo derivatogli dal nonno materno Giuliano d’Arrigo detto il Pesello, datata intorno al 1450.
A destra dell’altare un trittico, originariamente nella chiesa di Santa Maria a Cetica, Madonna e il Bambino tra i santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Pietro e Paolo, e il committente di Bicci di Lorenzo (1373-1452). Il trittico raffigura al centro la Vergine con il Bambino, spicca sul rosso il blu del manto, ai piedi il committente in ginocchio sovrastato dalla figura della Madonna. A destra San Pietro con le chiavi, il libro delle Scritture e San Paolo. A Sinistra San Giovanni Battista con San Giovanni Evangelista. In basso al centro una natività e altre storie di santi.

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