antiche carte di seme francese dipinte a mano

L’origine delle carte da gioco è avvolta nel mistero, pare comunque fossero presenti in Cina fin dal X secolo. In Europa fecero la loro comparsa verso la fine del XIV secolo e si diffusero rapidamente assumendo caratteristiche diverse, nelle dimensioni, nel numero (il mazzo era composto da 40, da 52 o anche 56 carte), nei semi e nelle figure, a seconda delle varie aree geografiche. Già nel 1377 un’ordinanza parigina ne vietò l’uso nei giorni feriali e quasi nello stesso tempo a Firenze furono bandite le naibbe nome di derivazione araba con cui venivano chiamate allora le carte da gioco.

xilografia siciliana

Interessante notare come a partire dal XV secolo nelle figure compaiono rappresentanti di famiglie regnanti (re regine cavalieri), personaggi biblici, eroi di miti greci o legati all’epopea cristiana come il paladino Orlando.

francesi dipinte a mano

Nacquero così varie tipologie di mazzi con caratteristiche grafiche e tipografiche diverse: le francesi, quelle più comunemente usate oggi in tutto il mondo, le spagnole, le tedesche (i cui semi, ghiande foglie cuori e campanelli, differiscono dalle altre tipologie europee), le italiane tutte con mazzi di 40 carte e con i semi di bastoni (a volte chiamati anche mazze), coppe, denari (detti anche ori) e spade e con le figure fante, cavallo (o donna) e re; le figure in alcune casi sono intere, in altre simmetriche (o a due teste) per impedire che il giocatore distrattamente rigirasse la carta fornendo indizi all’avversario.

carte trevigiane con massime per i giocatori

Le così dette italiane in realtà sono diffuse solo nell’area dell’antica repubblica di Venezia, nel bergamasco e nel bolognese. nelle altre regioni prevale l’uso delle spagnole con alcune varianti, come nel caso delle famosissime napoletane.

Alcune figure delle napoletane

Fra queste le toscane e le fiorentine.

Il mazzo delle toscane, è utilizzato in tutta la regione tranne alcune zone appenniniche come la Garfagnana e l’area fiorentina, è costituito da quaranta carte dei classici quattro semi del tipo francese: picche, cuori, fiori e quadri (detti in Toscana mattoni) a differenza di altre regioni in cui i semi sono denari, coppe, bastoni e spade.

toscane fiorentine

Le carte comprendono i valori di Asso, 2, 3, 4, 5, 6, 7, gobbo (o fante), donna (il cavallo nelle napoletane) e regio (o re) sono intere e riportano in alto a sinistra il segno del seme.

re di cuori in un mazzo del XV

Le fiorentine in uso solo a Firenze e dintorni sono uguali alle toscane tranne che per le dimensioni: mentre le toscane misurano 58×88 mm le fiorentine, che sono le carte da gioco più grandi d’Italia, misurano 67×101 mm.

Giochi e passatempi toscani