di Michele Zazzi

Il coperchio della cd. urna degli sposi o degli sposi anziani è uno dei simboli del Museo Guarnacci di Volterra.
L’urna in terracotta (h. 41 cm) fu ritrovata nel 1743 in una tomba a camera della necropoli di Ulimeto
Il monumento è bisome e raffigura due sposi a banchetto distesi sulla klinai.
I personaggi sono cavi internamente e sulla testa hanno due fori di significativa grandezza che potrebbero essere serviti per inserire le ceneri dei defunti. Viene il dubbio che possa trattarsi dell’urna vera e propria e non del coperchio della stessa.
L’uomo è in posizione semi-recumbente, la moglie, diversamente dallo schema consueto, è in posizione prona, appoggiata sul gomito e col viso rialzato verso il compagno. La figura femminile è priva dell’avambraccio e della mano destra; forse l’artista l’aveva rappresentata nell’atto di accarezzare il marito.
Gli sposi indossano tunica e mantello, la veste della donna è senza maniche.
Il coperchio è in terracotta e presenta elementi di pregio ed originalità (volti molto ben caratterizzati) che non ne consentono l’inquadramento nella produzione standardizzata.
I coniugi sono caratterizzati come anziani: il marito ha capelli radi, la mano sinistra presenta vene in evidenza, il volto è solcato da rughe; la donna ha guance cadenti e rughe agli angoli degli occhi e sulla fronte.



La datazione, con qualche dubbio, sembra da ricondurre al I secolo a.C.
Probabilmente i committenti vollero farsi rappresentare all’antica scegliendo un modello iconografico del passato (coppia a banchetto).
Nonostante la ricchezza dei caratteri somatici dell’opera non si ritiene che l’artigiano abbia inteso rappresentare una coppia realmente esistita a Volterra (ritratto?) ma piuttosto una schematizzazione, un tipo caratterizzato di un realismo soltanto apparente (Gabriele Cateni in Le urne di Volterra e l’artigianato artistico degli Etruschi, sansoni, 1984, pag. 32).
L’urna (inv. n. 613) è esposta al Museo Archeologico Guarnacci di Volterra.
Indicazioni bibliografiche
Sull’urna degli sposi cfr, tra gli altri, Sybille Haynes, Storia culturale degli etruschi, Johan & Levi editore, 2020, pagg. 454 – 456; Gabriele Cateni, Volterra Museo Guarnacci, Pacini editore, 2004, pagg.59-60.
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