di Michele Zazzi

A circa 2 km a sud di Montalcino su Poggio Civitella (661 metri sul livello del mare) è stata ritrovata una fortezza etrusca di età ellenistica (della fine del IV secolo a.C.), che si era sovrapposta ad un villaggio di età arcaica (prima metà del VI secolo a.C.).
La fortificazione è stata portata alla luce a seguito di scavi effettuati dal 1993 dall’Università di Siena, dall’Associazione di Studi Etruschi ed Italici di Montalcino e dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità “G. Pasquali” di Firenze (negli anni 1950 – 1951 erano stati ritrovati nel sito reperti ceramici del periodo arcaico ed ellenistico).
La struttura si componeva di tre anelli difensivi: una muraglia circolare in pietra costruita sulla sommità del colle era circondata da due cinte fortificate ellittiche di fango, pietrisco e legname. Il livello più basso della struttura nella parte settentrionale si raccordava con l’anello intermedio.


La fortificazione posta più in alto aveva mura a doppio paramento, era spessa in media quattro metri e si sviluppava lungo un perimetro circolare di circa 40 metri di diametro.

Era provvista di una porta sufficientemente larga per il passaggio dei carri (circa 2,5 metri). Al lato della porta vi era una larga rampa per accedere sugli spalti. La muraglia era provvista anche di una stretta porticina di emergenza (postierla) in posizione defilata, protetta da una specie di garitta.
Al centro del piazzale interno fu realizzato un edificio, composto da due corpi di fabbrica collegati ad elle e suddivisi in vari ambienti. Nel corpo meridionale un tramezzo separava un grande ambiente da un piccolo vano; alcuni elementi farebbero pensare all’esistenza di una scala di accesso ad un piano superiore.

Il corpo di fabbrica settentrionale (l’ala dell’edificio) risultava ripartito in tre ambienti di uguali dimensioni. Relativamente alla funzione dell’edificio, che aveva copertura in laterizi, è stato ipotizzato che i locali servissero per lo stoccaggio (i tre ambienti della parte settentrionale), come rimessa per i carri e per la stalla (il grande ambiente del corpo di fabbrica meridionale) e gli alloggi dei soldati (al primo piano).
Si ritiene che la fortezza, che rientrava nel territorio di Chiusi, facesse parte di un complesso sistema di fortificazioni disposte sulle alture di Montalcino. La fortificazione fu abbandonata nei primi anni del III secolo a.C. e gli scavi non hanno evidenziato tracce di distruzione.

Indicazioni bibliografiche
Sulla fortezza di Poggio Civitella cfr., tra l’altro, Montalcino Musei di Montalcino. Raccolta Archeologica, Medievale, Moderna. Sezione Archeologica, Silvana editoriale, 2008, pagg. 20, 26 e ss.; Luigi Donati, Gli etruschi su Poggio Civitella, Archeologia Viva n. 68 marzo – aprile 1998, pagg. 64 – 69; Luca Cappuccini, Il Castellum di Poggio Civitella (Montalcino, Siena) in Aristonothos Scritti per il Mediterraneo antico Il ruolo degli oppida e la difesa del territorio in Etruria: casi di studio e prospettive di ricerca, Tangram edizioni Scientifiche, 2012, pagg. 299 e ss.
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