da: Guido Carocci, Bagni e villeggiature in Toscana, Galletti e Cocci 1899
“Grosso borgo della provincia di Grosseto, comune di Massa Stazione ferroviaria sulla linea Roma-Pisa. Approdo marittimo Ufficio postale e telegrafico.

Per quanto si trovi ricordato in qualche documento di remota antichità, il nome di Follonica, l’importanza di questo borgo è cosa tutta moderna e data dal 1836, l’epoca nella quale vi furono impiantate le grandi fonderie Granducali e la Direzione delle Miniere. Le poche case o meglio capanne che sorgevano qui sulla riva del mare erano una dipendenza dell’antico e diruto castello di Valli o Valle di Follonica del quale veggonsi tuttora gli avanzi su di una collinetta poco lontana. A Valli, ridotto umile e modesto casale, era pure la pieve di S. Andrea, più tardi dedicata alla SS. Concezione, che venne trasferita a Follonica quando coll’impianto delle ferriere sorse un borgo abbastanza ampio e popoloso.

Fu, com’è già stato detto, verso il 1836 che il Governo Toscano allivellando tutte le ferriere del Pistoiese e del Pietrasantino, sopprimendo le fonderie esistenti nell’isola dell’Elba, istituiva a Follonica un ufficio generale di direzione dei vasti forni fusorj applicandovi tutti quei migliori e perfezionati sistemi che erano in uso nelle officine d’ Inghilterra. Follonica, posta in comoda posizione, in una insenatura di mare profonda, ben provvista d’acque perenni per alimentare le macchine, situata di prospetto alla Marina di Rio, dove si trasportano tutti i prodotti delle ricche miniere Elbane, fu opportunamente scelta per l’impianto della nuova industria e l’umile villaggio di baracche divenne un bel borgo, provvisto di case convenienti, di botteghe ecc. Per render più facile e sicuro l’approdo, anche ai bastimenti di notevole portata, venne costruito un ponte o molo che si spinge per circa 150 metri dalla spiaggia.

L’antica pieve di Valli venne trasferita a Follonica dove si costruì una nuova chiesa plebana dedicata a S. Leopoldo. La malaria che per tanti anni ha desolato le nostre Maremme, impedì il maggiore sviluppo di questo borgo, dove la lavorazione del ferro non poteva estendersi che dal novembre al giugno, talché negli altri mesi Follonica rimaneva un deserto. Oggi però, le condizioni locali sono cambiate. L’aria si è fatta assai migliore, le officine passate all’industria privata stanno aperte per tutto l’anno, miglioramenti d’ogni genere sono stati fatti in questi ultimi anni ed oggi Follonica va acquistando vita nuova e diviene la stazione marittima della citta di Massa.

Cosi, a cura appunto di un’eletta di cittadini di Massa, si è costruito sulla spiaggia di Follonica uno stabilimento balneario che è divenuto ben presto un importantissimo e ridente luogo di ritrovo, che assicura all’operoso villaggio una vitalità ed un brio pari a quello delle altre minori stazioni balnearie poste sulle ridenti spiagge del Tirreno. Il visitatore di Follonica non può fare a meno di recarsi a Massa Marittima, una bella e popolosa città che conserva gelosamente il severo carattere medioevale nelle sue chiese maestose e nei suoi superbi palazzi, e che è ricca di monumenti insigni, a cominciare dalla superba Cattedrale, e di opere d’arte degne di ammirazione e di studio.”
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